Simone Di Meo Per “la Verità”
vino oliviero toscani
C'è da giurarci che la giornata di Oliviero Toscani sarà iniziata con un sentito e profondo segno della croce alla notizia di essere stato multato di 4.000 euro per vilipendio della religione cattolica. Tutta colpa della Zanzara, non l' insetto ma la trasmissione in onda su Radio 24. Giuseppe Cruciani e David Parenzo il 2 maggio di cinque anni fa vollero il vulcanico (e controverso) fotografo toscano in trasmissione per commentare gli ultimi casi di pedofilia nella Chiesa.
Tutto preso dall' entusiasmo del microfono aperto e dal libertinaggio linguistico dei due conduttori, l' artista del teleobiettivo aveva ben presto abbandonato il tema centrale della puntata e iniziato una sventagliata di attacchi frontali alla Chiesa che nemmeno il buon Karl Marx della religione oppio dei popoli.
OLIVIERO TOSCANI
Immaginando di essere un extraterrestre precipitato sulla terra, Toscani aveva preso a visitare virtualmente chiese e monasteri: «Vedi uno inchiodato alla croce, un altare con dei bambini nudi che volano. Lui non sa che sono angeli. Poi vedi quell' altro sanguinante, ce n'è di tutti i gusti». Poi aveva spiegato meglio il suo alieno-pensiero: «Io credo che un club sadomaso non sia così all' avanguardia. La Chiesa sembra un club sadomaso».
Abbandonate la tuta spaziale di Et, Toscani aveva fotografato così il Vaticano: è «la più grande organizzazione omosessuale» e «la più grande associazione maschilista» del mondo. E per questo aveva invitato le donne ad arrabbiarsi per non avere «la stessa parità dei diritti». Con buona pace delle Sacre Scritture e di duemila anni di tradizione (al netto della papessa Giovanna, ovviamente).
oliviero toscani
Pieno di pietas cristiana, Toscani aveva aggiunto pure che «Papa Wojtyla era contro il preservativo in Africa. Ha fatto dei disastri». E per essere appena appena più diretto aveva specificato: «Uno che dice in un posto dove c'è l' Aids di non usare il preservativo è un assassino». Alla fine, il fotografo aveva ceduto al dolore dei ricordi e aveva raccontato in diretta un presunto atto di pedofilia che non aveva subito solo «perché sono stato veloce a evitarlo».
La dura requisitoria contro la Chiesa dalle frequenze di Confindustria aveva sollevato critiche e polemiche che due associazioni cattoliche, Giuristi per la Vita e Pro Vita, avevano deciso di trasformare in una querela. Cinque anni dopo quel pomeriggio di chiacchiere in libertà, è arrivato il responso: accogliendo la richiesta del pubblico ministero Stefano Civardi, il giudice del Tribunale di Milano Ambrogio Moccia ha deciso di condannare Oliviero Toscani a 4.000 euro di multa per vilipendio della religione cattolica. Alle due organizzazioni che si erano rivolte all' autorità giudiziaria il magistrato ha deciso di riconoscere un indennizzo di appena 500 euro rispetto ai 100.000 che avevano richiesto al momento di formalizzare la denuncia.
OLIVIERO TOSCANI
Sempre nel 2014 e sempre sulla Zanzara, Toscani era stato protagonista di un altro show verbale che gli aveva portato altri problemini giudiziari. Era stato infatti condannato a 8.000 euro di multa per una salva di insulti destinati a Matteo Salvini, all' epoca rampante capo leghista in ascesa e non ancora potente ministro dell' Interno e vicepremier. Toscani gli aveva dedicato questi versi alla Dolce Stil Novo: «Fa i pomp..., va benissimo per quello. Salvini fa i pomp... ai cretini, fa anche rima. Prende per il culo chi lo vota». Dalla zanzara che succhia il sangue a quella che succhia i soldi il passo è stato breve come il clic della macchina fotografica. E stavolta Toscani non ha avuto la possibilità di urlare: «Stop, ne facciamo un' altra».