Gianni Dragoni per Il Sole 24 Ore
FRANCESCO TRAPANI
Tra i sottoscrittori del fondo di private equity Opera2 c' è malumore. Il fondo è nato nel 2004 in Lussemburgo su iniziativa di manager e investitori, tra cui Francesco Trapani ex a.d. di Bulgari e Renato Preti. Su 80 milioni di euro raccolti ad oggi, secondo fonti finanziarie, ci sarebbe una perdita di valore del 65% circa.
Tra gli investitori anche Sergio Dompè, Angelini, Bnp Paribas, The Horizon Trust. Tra alterne fortune fino a maggio 2007 il controllo del fondo era in mano a Bulgari, poi è subentrato come dominus della gestione Michele Russo. Ma per gli investitori la situazione sarebbe peggiorata.
SERGIO DOMPE E FIGLIA
Il fondo avrebbe dovuto rimborsare il capitale dopo dieci anni, invece un'assemblea controversa ha prolungato la durata di tre anni. I "nuovi" investimenti sono stati quasi tutti in perdita (come nell' azienda di mobili Emu, pagata 11,9 milioni e rivenduta a 6,8) o nella Cucine Minotti (comprata dal fallimento per 3,1 milioni e mai rilanciata), altre imprese sono finite in concordato preventivo come Pinco Pallino (abbigliamento). Rimane in portafoglio Vetrerie Riunite, i conti sono positivi ma rispetto ai 21 milioni dell' acquisto adesso varrebbe solo 12 milioni. E la vendita è in stallo.