1. SCHRÖDER, GUAI (E DIFFIDE) PER IL QUINTO MATRIMONIO
Elena Tebano per www.corriere.it
schroeder nudo sulla copertina di stern
Non c’è pace (coniugale) per Gerhard Schröder. L’ex cancelliere della Spd,74 anni, ha sposato a maggio a Seul la quinta moglie Soyeon Kim, 48 enne sudcoreana e sua ex interprete. I due avevano annunciato il fidanzamento a gennaio, in conferenza stampa sempre da Seul. Ed è qui che qualcosa è andato storto. «Ho letto i lanci di agenzia mentre ero a una seduta del parlamento della Bassa Sassonia — ha raccontato la ex moglie di Schröder Doris Schröder-Köpf, 55 anni, che è deputata regionale con la Spd —. Fino ad allora la nostra famiglia non ne sapeva niente». Anche perché all’epoca Doris e Gerhard erano ancora ufficialmente sposati: «Eravamo sì separati — precisa—, ma non avevamo divorziato».
kim so yeon e gerhard schroeder
Davanti ai giornalisti, a Seul, Schröder parlò anche della fine del suo matrimonio, affermando di essere andato via dalla casa in cui viveva con Köpf all’inizio del 2015, dopo che erano già «separati in casa» e che la quarta moglie gli aveva chiesto il divorzio nel 2016 perché «voleva essere libera per il suo nuovo partner». Kim, al suo fianco, traduceva per la stampa coreana. Quando però Doris si è fatta a sua volta tradurre le parole della donna, ha scoperto che aveva «aggiunto sue dichiarazioni», dicendo che i due ex coniugi «erano separati in casa da molti anni» e che «è impossibile visti i tempi» che Kim avesse a che fare con la loro separazione perché all’epoca Schröder non l’aveva ancora conosciuta.
gerhard e doris schroeder
Köpf è andata su tutte le furie e ha diffidato l’ex marito: adesso un tribunale gli vieta di affermare che il matrimonio fosse finito già due anni fa. Anche Kim ha dovuto firmare un impegno ad evitare dichiarazioni simili in futuro. «Ha parlato, per di più dicendo cose false, di me, del mio nuovo partner e della mia famiglia», ha aggiunto. Ma i guai non sono finiti: anche l’ex marito di Kim si è rivolto ai giudici e ha chiesto un risarcimento di 77 mila euro. I due neosposi sono decisi comunque a festeggiare le nozze: hanno invitato amici e parenti a inizio ottobre all’Hotel Adlon, il famoso (e storico) 5 Stelle di Berlino.
gerhard schroeder
2. CYBER, SWIFT, NORD STREAM 2. COME LA GERMANIA DI MERKEL SI SMARCA DAGLI USA DI TRUMP
Chiara Rossi per www.startmag.it
Troppo irriverente questo Trump per il Vecchio Continente. Si va a concludere un’estate in cui il presidente degli Stati Uniti non ha perso occasione per rimbeccare gli alleati europei. D’altronde Trump aveva già messo in dubbio le garanzie di sicurezza della Nato, scartato gli accordi internazionali come il trattato sul clima di Parigi e l’accordo sul nucleare con l’Iran. L’ultimo colpo (non di sole) di The Donald verso l’Unione europea riguarda l’‘intenzione di applicare una tariffa del 25% su ogni auto importata dall’Ue la scorsa settimana.
gerhard schroeder e vladimir putin
CI DIFENDIAMO DA SOLI
Come ha sottolineato Bloomberg questa mattina, i leader tedeschi e francesi sembra che ne abbiano abbastanza, nel giro di 24 ore hanno invitato l’Europa a stabilire una maggiore autonomia dagli Stati Uniti. Lunedì infatti il presidente Emmanuel Macron ha dichiarato che l’Europa deve mettere in scena “l’autonomia strategica” in materia di difesa, dal momento che gli Stati Uniti hanno “voltato le spalle” ai partner del dopoguerra.
Le dichiarazioni di Macron seguono quelle del cancelliere tedesco Angela Merkel in quanto entrambi stanno spingendo l’Ue ad assumere una maggiore responsabilità globale per la difesa.
gerhard schroeder e vladimir putin
CYBER-SECURITY MADE IN GERMANY
Nel frattempo, la Germania studia come difendersi per conto suo. Ieri Reuters ha riportato l’annuncio del ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer, del lancio di una nuova agenzia per finanziare la ricerca sulla sicurezza informatica. L’obiettivo è porre così fine alla dipendenza dalle tecnologie digitali dagli Stati Uniti, dalla Cina e da altri Paesi. “In quanto governo federale, non possiamo restare a guardare quando l’uso di tecnologie sensibili con un’elevata sicurezza è controllato da altri governi. Dobbiamo garantire ed espandere tali tecnologie chiave della nostra infrastruttura digitale “, ha dichiarato Seehofer. Il ministro dell’Interno ha sottolineato l’importanza di puntare sulla sicurezza e l’indipendenza europea dalle tecnologie statunitensi.
schroeder gazprom
SWIFT SÌ SWIFT NO
Se Francia e Germania intendono spingere per una maggiore autonomia nel settore della difesa, allo stesso tempo auspicano un’indipendenza dal sistema dei pagamenti internazionali Swift incentrato sugli Stati Uniti. In un incontro tenutosi a inizio settimana, il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire e il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas hanno suggerito che i paesi dell’Ue istituiscano sistemi di pagamento indipendenti dagli Usa.
claudia schiffer franz beckenbauer gerhard schroder
“Siamo determinati a lavorare su uno strumento finanziario europeo o franco-tedesco indipendente che ci consenta di evitare di essere le vittime collaterali delle sanzioni extraterritoriali degli Stati Uniti”, ha affermato Le Maire, “Voglio che l’Europa sia un continente sovrano e non un vassallo, e questo significa avere strumenti finanziari totalmente indipendenti che oggi non esistono”.
Già la settimana scorsa, il ministro tedesco Maas aveva espresso la stessa opinione in un editoriale sul quotidiano economico Handelsblatt a cui era seguita una dichiarazione della Merkel che si mostrava d’accordo con il suo ministro degli Esteri precisando tuttavia che “sulla questione dei sistemi di pagamento indipendenti, abbiamo alcuni problemi nei nostri rapporti con l’Iran, senza dubbio, d’altra parte sappiamo che sulle questioni del finanziamento del terrorismo, per esempio, Swift è molto importante”.
Come ha spiegato Marcello Bussi su Mf, Swift è una rete di pagamenti globale con sede in Belgio che consente alle istituzioni finanziarie di tutto il mondo di inviare e ricevere informazioni sulle transazioni finanziarie.
gerhard schroeder e vladimir putin
I nuovi modelli in esame includono un sistema alternativo a Swift e un meccanismo che consentirebbe, ad esempio, di stabilire contratti petroliferi contro altri accordi.
MERKEL PREFERISCE IL GAS RUSSO AL GNL USA
Ma è nel campo energetico che la più punzecchiata dal presidente americano pare essere proprio la Germania di Angela Merkel, definita da Trump “una prigioniera” di Putin a causa della sua dipendenza dal gas russo. Se da una parte la cancelliera nega l’accusa americana dall’altra procede dritta con il gasdotto Nord Stream 2, “orribile” secondo Trump. Nord Stream 2, progettato dalla russa Gazprom, raddoppierà la capacità di esportazione della Russia in Europa a 110 miliardi di metri cubi. Questo gasdotto è ben accolto da gran parte dell’industria tedesca, dal momento che la Germania ha importato il 39% del suo gas dalla Russia nella prima metà del 2018, secondo i dati del BAFA, l’autorità statale per il commercio estero.
vladimir putin angela merkel
Non a caso, la cancelliera ha incontrato due settimane fa il presidente russo Vladimir Putin per discutere proprio di “proiezioni sul consumo di gas naturale in Europa”, come ha riportato il portavoce del Cremlino. Tuttavia, dopo il vertice, Angela Merkel è volata in Azerbaigian per discutere dello sviluppo di un oleodotto meridionale per fornire gas all’Europa dal Caspio. Anche se rimane impegnata nel Nord Stream 2, la visita sottolinea l’apertura di Merkel alla ricerca di fonti alternative di gas in una duplice mossa difensiva dalle accuse del presidente Usa e dalla dipendenza russa.
vladimir putin angela merkel nord stream 2
Gasdotto nord stream NORD STREAM