Mario Sconcerti per il Corriere della Sera
lerager con il braccio
È stata un' Inter importante, nel secondo tempo anche bella, perché non era facile fare gioco in trenta metri di campo dove correvano insieme venti giocatori. E adesso è di nuovo in testa alla classifica. L' uomo della partita è stato Barella che ha trovato la prodezza unica che ormai serviva per vincere, ma molto merito generale va a De Vrij. Da quando Brozovic è diventato un grande regista viene sempre marcato a uomo, specie dalle squadre meno forti.
Questo ha messo in difficoltà l' Inter nelle ultime giornate e causato anche parte di quella «stanchezza» denunciata in modo spettacolare da Conte. Con Brozovic con l' avversario addosso le idee da dietro arrivano lentamente, si normalizzano, tocca alla verticalità di Barella e Vecino arrivare in area e soprattutto ai laterali mettere palloni al centro per Lukaku e Lautaro. Così il compito di ricominciare l' azione capita sempre più spesso a De Vrij, liberato proprio dal marcamento di Brozovic. Il centrocampo gli si apre per una quarantina di metri. È un gioco un po' elementare ma eseguito con insistenza da giocatori che sono ormai coscienti di poter ricevere sempre dalla partita quello che investono in fatica.
insigne
Continuano a impressionare Lautaro e Lukaku. Il gigante è stato meno brillante, ma il cinquanta per cento della capacità di tenere basso il Verona è stato sulle sue spalle e nei suoi movimenti. È una vittoria particolare perché il Verona è una squadra complessa, riesce a moltiplicarsi, soprattutto quando non deve fare gioco. Ma è stato travolto fisicamente, chiuso negli ultimi metri, quasi fatale prendere i due gol. Non c' è stato niente oggi di un' Inter stanca. Non di grandissima qualità, ma non stanca.
E di grande carattere. Colpisce il ritorno del Torino in una partita da cui ha avuto molto, due rigori iniziali e un' espulsione. Ma la facilità del risultato è una risposta netta, ovvia, a chi ha parlato di lotta per non retrocedere. Non è un problema del Torino. Intanto il Napoli aggrava le sue difficoltà. La partita è quella prevista, piena di trappole mentali.
insigne
C' è un gradino molto alto tra quello che il Napoli fa e quello che saprebbe fare. La crisi tecnica diventa forse ingiusta nelle dimensioni ma molto evidente. L' errore è dovunque, inutile parlare di calcio giocato.
Nessuno ha più fiducia nell' altro, in nessun luogo. Questo toglie importanza anche all' arma del peccato: il ritiro.
A SKY NESSUN DUBBIO
Da www.ilnapolista.it
Nessun dubbio a Sky sul tocco di braccio di Lerager sulla punizione di Mertens. La posizione del braccio del difensore in barriera non è corretta da regolamento.
Dal campo nessuno dei giocatori del Napoli si è accorto dell’accaduto e nessuno ha protestato, ma è un episodio lampante che non ha neanche bisogno di essere rivisto al Var
ancelotti de laurentiis AURELIO DE LAURENTIIS CARLO ANCELOTTI A CAPRI IN BARCA ancelotti de laurentiis
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