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    ORA E SEMPRE, DESISTENZA – IL SINISTRATO MELENCHON ANNUNCIA: “RITIREREMO LA NOSTRA CANDIDATURA LADDOVE SI VERIFICASSERO TRIANGOLAZIONI E IL NOSTRO CANDIDATO FOSSE TERZO”. LO STESSO FARÀ ANCHE IL LEADER DI “PLACE PUBLIQUE”, GLUCKSMANN, PER BLOCCARE L’ASCESA DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL DI LE PEN - MACRON HA DETTO DI VALUTARE “CASO PER CASO”. MA I SUOI MODERATI ELETTORI SARANNO DISPONIBILI A VOTARE PER L’ESTREMISTA ANTISEMITA MELENCHON, CHE IERI SI È PRESENTATO CON L'EURODEPUTATA CON KEFIAH RIMA HASSAN?


     
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    Raphael Glucksmann 45 Raphael Glucksmann 45

    1. GLUCKSMANN, 'RITIRO I CANDIDATI DOVE SIAMO TERZI'

    (ANSA) - Raphael Glucksmann, il leader di Place Publique tra i principali esponenti della coalizione 'Nuovo Fronte Popolare', chiede a tutti i candidati che arriveranno in terza posizione nelle 'triangolari' di domenica prossima di ritirarsi per bloccare l'accesso al potere del Rassemblement National. "Ciò che facciamo, ciò che diciamo per i giorni e per le ore che vengono, determinerà il nostro posto nella storia del nostro Paese", ha avvertito Glucksmann.

     

    2. LA MOSSA DEL TRIBUNO MÉLENCHON «DOVE SIAMO TERZI CI RITIREREMO»

    Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”

    manuel bompard jean luc melenchon rima hassan manuel bompard jean luc melenchon rima hassan

     

    A Jean-Luc Mélenchon piace stupire. Giornalisti, candidati e semplici militanti guardano in alto, alle balconate ornate di maioliche dipinte dei Magazzini Boulanger, scelti come comitato elettorale della sua France Insoumise. Lui invece esce da una porticina al pianterreno, sbucando sul palco da dietro.

     

    Gli tocca schiarirsi la voce al microfono per avvertire gli astanti della sua apparizione.

    Gli fanno compagnia i suoi fedelissimi, ai quali mentre risaliva la scalinata aveva impartito con voce stentorea la parola d’ordine. «È tutto aperto, le proiezioni sono sempre sballate, ogni possibilità è sul tavolo, quindi evitiamo di dire stupidate».

     

    manifesti elettorali di bardella e le pen strappati manifesti elettorali di bardella e le pen strappati

    È un modo sbrigativo per dire che sarà lui a dare la linea, e che tutte le dichiarazioni seguenti dovranno essere una copia conforme delle sue. «Questo voto infligge una sconfitta pesante e indiscutibile a Emmanuel Macron» è l’esordio. «Il presidente pensava di condizionare ancora una volta il suffragio universale a una scelta che nessuno vuole più fare, o lui o l’estrema destra del RN. Ebbene, la trappola è stata sventata».

     

    Brigitte ed Emmanuel Macron in abiti casual a Le Touquet dopo il voto per le legislative Brigitte ed Emmanuel Macron in abiti casual a Le Touquet dopo il voto per le legislative

    [...] Pausa teatrale, il vecchio tribuno sa come si fa, e conosce bene quelli che chiama i suoi ragazzi. «Per il secondo turno, il Nuovo Fronte Popolare è presente in un duello nella maggior parte dei casi contro il RN. Se l’esponente dell’estrema destra arrivasse primo e il nostro fosse in terza posizione, laddove si verificassero delle possibili triangolazioni, ritireremo la nostra candidatura. Perché le nostre istruzioni sono semplici, dirette e chiare: né un voto, né un seggio in più per il RN».

     

    [...] Gli applausi ci sono, ma non scroscianti come prima. L’ex deputato socialista diventato fondatore e demiurgo di LFI sta facendo un appello alla desistenza. In molti collegi, i suoi militanti dovranno votare per un candidato di quella che viene chiamata «Macronie», la galassia Macron, detestata quasi alla pari dell’estrema destra lepenista.

     

    gabriel attal gabriel attal

    È una posizione coerente con quanto detto la notte del primo turno delle presidenziali, due anni fa che sembrano due secoli. Ma allora, non c’erano alternative, Mélenchon era rimasto escluso dal ballottaggio a due. Il sacrificio che verrà richiesto tra una settimana è più grande. [...] «Non si tratta di votare un centrista, ma di votare per un altro futuro, per la Francia, la Republique, per la nostra comune idea di società».

     

    Sotto al palco, Florence Travaillé e Florien Baudoin, venti e 22 anni, studentessa lei dottorando lui, dicono che obbediranno. «Ma i macronisti devono prima riconoscere che la diabolisation della sinistra che hanno fatto in queste settimane, equiparandoci all’estrema destra, è stata un errore. Devono ammettere che non siamo sullo stesso piano. Se lo fanno, li votiamo».

     

    proteste contro il rassemblement national 9 proteste contro il rassemblement national 9

    [...] Raphael Glucksmann ripete gli stessi concetti. Ritiro dei candidati in terza posizione nelle triangolari di domenica prossima, per negare la maggioranza assoluta al RN. «Ciò che facciamo, ciò che diciamo per i giorni e per le ore che vengono, determinerà il nostro posto nella storia del nostra Paese».

     

    Ma ogni frase del leader di Place Publique viene accompagnata da battute malevole, frizzi e lazzi, occhi al cielo, a essere gentili. Lo stesso tocca al segretario socialista Olivier Faure, appena rieletto nel suo collegio della Seine-et-Marne: i descamisados Insoumis rivolgono commenti corrosivi al suo inappuntabile completo blu.

     

    RISULTATI PRIMO TURNO ELEZIONI LEGISLATIVE FRANCESI RISULTATI PRIMO TURNO ELEZIONI LEGISLATIVE FRANCESI

    Quando sullo schermo appare l’ex Francois Ruffin, l’uomo della «rupture» che considera Mélenchon un ostacolo alla vittoria del NFO, in grossa difficoltà nel collegio della Somme, mancano solo le pernacchie. «A noi interessano soprattutto i nostri candidati» sogghigna di passaggio il capo della segreteria di LFI Manuel Bompard, braccio destro di Mélenchon.

     

    Il problema è che meno di tre settimane fa, quello che sarebbe poi diventato il Nuovo Fronte popolare era un campo di battaglia. La sinistra aveva finito la campagna elettorale per le Europee completamente divisa come non mai. La France Insoumise aveva accusato Glucksmann e il partito socialista che lo aveva fatto capolista di essere «agenti della Cia pagati con i soldi delle lobby», ottenendo come replica la sottolineatura delle difficoltà dei melenchonisti a condannare l’invasione russa in Ucraina o a definire Hamas come una organizzazione terroristica.

     

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    Ora stanno insieme, ma in fondo continuano a pensarla nello stesso modo. Ieri sera, alla sinistra del leader spesso accusato di antisemitismo dai suoi stessi alleati e da alcuni suoi deputati, prontamente purgati subito dopo la dissoluzione dell’Assemblea nazionale decisa da Macron, c’era Rima Hassan

     

    È l’eurodeputata di LFI che una settimana fa ha pubblicato sui suoi social la falsa notizia su Israele che addestra dei cani per violentare le donne palestinesi nei campi di detenzione. [...]

    TWEET DI MATTEO SALVINI DOPO LE ELEZIONI LEGISLATIVE IN FRANCIA TWEET DI MATTEO SALVINI DOPO LE ELEZIONI LEGISLATIVE IN FRANCIA Raphael Glucksmann 49 Raphael Glucksmann 49 ELEZIONI LEGISLATIVE FRANCESI - VIGNETTA BY GIANNELLI ELEZIONI LEGISLATIVE FRANCESI - VIGNETTA BY GIANNELLI supporter del rassemblement national supporter del rassemblement national jordan bardella al seggio per il voto jordan bardella al seggio per il voto emmanuel macron vota emmanuel macron vota proteste contro il rassemblement national proteste contro il rassemblement national proteste contro bardella a parigi proteste contro bardella a parigi marine le pen dopo la vittoria al primo turno delle elezioni legislative marine le pen dopo la vittoria al primo turno delle elezioni legislative JEAN LUC MELENCHON CON L EURO DEPUTATA FRANCO PALESTINESE RIMA HASSAN DOPO LE ELEZIONI LEGISLATIVE JEAN LUC MELENCHON CON L EURO DEPUTATA FRANCO PALESTINESE RIMA HASSAN DOPO LE ELEZIONI LEGISLATIVE proteste contro il rassemblement national proteste contro il rassemblement national proteste contro il rassemblement national 10 proteste contro il rassemblement national 10

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