MILINGO E MARIA SUNG
Ivan Francese per www.ilgiornale.it
Ritorna prepotentemente d'attualità, nel dibattito interno alla Chiesa cattolica, di ordinare preti uomini già sposati. A riproporre l'argomento alle cronache è la mossa del cardinale Claudio Hummes, presidente della Commissione episcopale per l'Amazzonia: il porporato avrebbe chiesto a Papa Francesco di considerare questa eventualità per supplire alla mancanza di vocazioni che da tempo affliggerebbe le comunità cattoliche più isolate all'interno della foresta vergine.
cardinale Claudio Hummes
Il tema, che sarà discusso e posto ai voti dai vescovi del Paese sudamericano, era del resto già stato oggetto delle attenzioni del Santo Padre, che a marzo aveva parlato esplicitamente della possibilità di modificare la disciplina del celibato ecclesiastico, ammettendo all'ordine sacro anche i Viri probati (uomini di provata fede, ndr) già sposati. "Bisogna determinare - disse allora il Pontefice - quali compiti possano essere loro affidati, soprattutto nelle comunità più remote."
Importante poi ricordare che per la Chiesa cattolica il celibato dei preti non è un dogma ma una disciplina e non è considerato dunque una verità rivelata per Fede, come del resto è anche dimostrato dal fatto che per tanti secoli i sacerdoti hanno potuto sposarsi ed avere figli.
PAPA BERGOGLIO CON I GIORNALISTI
Il tema è particolarmente scottante in America Meridionale che da grande bacino di fedeli cattolici negli ultimi decenni si è trasformata in terra di conquista per le arrembanti comunità evangeliche, che anno dopo anno raggiungono sempre più persone. In Amazzonia si conta appena un prete ogni 10mila fedeli: una proporzione inquietante.
Attualmente gli unici ministri del culto cattolici a cui è consentito essere sposati sono gli ex pastori anglicani convertiti e i preti copti e di alcuni riti orientali specifici. Ma dal 2019, quando si riunirà il Sinodo per la regione Panamazzonica, tutto potrebbe cambiare.