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    IL CARROCCIO DEI FESTINI - ORGE CON COCA E MINORENNI A BOLOGNA, SEI INDAGATI: AI DOMICILIARI IL LEGHISTA LUCA CAVAZZA, CANDIDATO CON BORGONZONI ALLE ULTIME REGIONALI (FECE RUMORE, ALL'EPOCA, LA SUA VISITA SULLA TOMBA DI MUSSOLINI). IN CARCERE L'IMPRENDITORE DAVIDE BACCI - TUTTO È PARTITO DALLA DENUNCIA DI UNA MADRE CHE AVEVA INTERCETTATO DEI VIDEO NEL CELLULARE DELLA FIGLIA…


     
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    Da repubblica.it

    luca cavazza luca cavazza

     

    Il nucleo operativo dei carabinieri della compagnia Bologna Centro ha eseguito sei misure cautelari di vario tipo nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo di induzione alla prostituzione e reati in materia di stupefacenti. Tra le vittime figurerebbero anche ragazzine minorenni, coinvolte in 'festinì dove giravano sostanze stupefacenti. Per uno degli indagati è stato disposto il carcere.

     

    festini con minorenni festini con minorenni

    Tra le persone coinvolte nell'indagine ci sono un avvocato e un agente immobiliare, aspirante politico, molto noto negli ambiti ultras della Virtus pallacanestro: Luca Cavazza, 27 anni, candidato per la Lega con Lucia Borgonzoni alle ultime elezioni regionali, è ai domiciliari. Nel 2016, a 23 anni, fu il più giovane in corsa per Forza Italia alle elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco di Bologna. Fece rumore, all'epoca, la sua visita sulla tomba di Mussolini e il post su Facebook: "Tutto quello che fu fatto non potrà essere cancellato. A noi!".

    luca cavazza luca cavazza

     

     

    Domiciliari anche per Fabrizio Cresi. Per l'imprenditore Davide Bacci, invece, è scattata la custodia in carcere, sulla base dell’ordinanza del gip Letizio Magliaro e delle richieste del pm Stefano Dambruoso,. E' nella sua villa, secondo la ricostruzione dell'accusa, che si sarebbe tenute vere e proprie orge.

     

    Ieri sono state eseguite perquisizioni. Secondo quanto ricostruito l'ipotesi degli investigatori è di un giro di ragazzine arruolate e portate in un residence fuori città, per prestazioni sessuali in cambio di droga. Tutto è partito dalla denuncia di una madre che aveva intercettato dei video nel cellulare della figlia. Gli indagati sono difesi tra l'altro dagli avvocati Gabriele Bordoni e Giovanni Voltarella.

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