Clarida Salvatori per corriere.it
covid drive-in civitavecchia
Era attesa da giorni, ma l’ordinanza tra le Regioni Lazio e Sardegna per i controlli agli imbarchi per chi lasciava l’isola dopo le vacanze estive si è arenata. Nonostante l’intervento iniziale del Governo che spingeva per trovare un accordo di reciprocità. E oggi, alla saga che ha portato all’individuazione di 764 casi positivi con link epidemiologico proprio alla Sardegna nei drive-in di Fiumicino, Ciampino e Civitavecchia, si aggiunge un’altra puntata: il dossier, preparato dall’assessorato regionale alla Sanità e spedito al ministero della Salute.
Dal documento emerge che «449 (il 59%) sono casi sintomatici». Persone che, quando sono state sottoposte al tampone, una volta arrivate a Roma, avevano già «tosse, febbre o bruciore agli occhi», ha spiegato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato.
covid drive-in
«La Costa Smeralda è stata per noi come per la partita Atalanta-Valencia per la bergamasca. Un’esplosione virale senza paragoni, almeno per i tracciamenti che avevamo realizzato fin qui nel Lazio», aveva già spiegato l’assessore D’Amato in un’intervista al Corriere il 20 agosto. «È un tema preoccupante e adesso il ministero della Salute dovrà affrontarlo. Anche per questo abbiamo deciso di realizzare questo rapporto e altre analisi saranno elaborate nelle prossime settimane».
Un altro dato spicca nel dossier: il 43% dei positivi finora è stato scoperto grazie al «contact tracing», ovvero l’opera certosina di tracciamento a posteriori, messa in atto dai medici delle Asl: un procedimento che avanza per cerchi concentrici fino all’individuazione dell’ultimo contagiato di un focolaio.
covid drive-in
Il che, d’altro canto, fa emergere che un positivo su due era in qualche modo sfuggito alla rete dei controlli in entrata. Per la Sardegna, a differenza di quanto disposto dall’ordinanza ministeriale per i quattro Paesi ad altro rischio contagio (Grecia, Spagna, Malta e Croazia), non c’è infatti l’obbligo di effettuare il tampone al rientro. Il test è volontario.
d'amato