Italo Carmignani ed Egle Priolo per ''Il Messaggero''
luca palamara a passeggio con cosimo ferri
Luca Palamara ha spiegato per otto ore mercoledì, ma non è detto che la procura perugina gli abbia creduto. Anzi. Otto ore fino a notte inoltrata per contestare le nuove accuse che la squadra di Raffaele Cantone muove all' ex pm: la violazione del segreto istruttorio sull' esposto presentato dall' ex pm Stefano Fava al Csm contro l' ex procuratore di Roma Giuseppe Pignatone e l' aggiunto Paolo Ielo, più due casi di corruzione per quei quattro weekend trascorsi tra il 2011 e il 2018 in un albergo di lusso a Capri in cambio di favori al fratello dell' imprenditore proprietario dell' hotel e i due scooter che Palamara avrebbe ricevuto tra il 2018 e l' aprile 2019 dal titolare di Aureli Meccanica con tanto di pagamento di alcune multe.
Anche in questo caso per la procura si tratterebbe di regalie in cambio del suo interessamento in un processo che vedrebbe coinvolte madre e moglie del proprietario degli scooter. Otto ore di serrata partita a ping pong, tra contestazioni precise, mirate e quelle carte che per i sostituti procuratori Gemma Miliani e Mario Formisano rappresentano prove granitiche. L' ex consigliere del Csm ha risposto punto per punto: i viaggi deluxe a Capri con la famiglia, la moglie e l' amica Adele Attisani?
luca palamara
Frutto di «rapporti di amicizia decennale con Leonardo Ceglia Manfredi (titolare della srl proprietaria del Punta Tragara, cinque stelle da 500 euro al giorno, ndr) e nessun interessamento su procedimenti che riguardano lui o i suoi familiari», ribattono i legali.
Gli scooter? Solo un mezzo «a disposizione degli amici in Sardegna, preso in prestito per un periodo limitato di tempo e le multe pagate direttamente o restituendo i soldi». La comunicazione del nome della moglie dell' imprenditore al pm romano che seguiva il caso? Nessuna interferenza, ma solo «un interessamento» per conoscere le novità sul procedimento delle parenti di un amico praticamente fraterno. L' accusa sull' esposto invece ha sollevato questioni interne al Csm, dinamiche interne alla procura di Roma, nell' ambito della successione a Pignatone, con quella fuga di notizie contestata dai legali dell' ex presidente dell' Anm perché «le notizie uscite sui giornali erano già note».
LUCA LOTTI
L' UDIENZA
E non fossero bastate le otto ore di mercoledì («Poi vedremo gli sviluppi», ha vaticinato la difesa), ieri mattina Palamara si è trovato di nuovo davanti ai pm perugini e al gip Lidia Brutti, che deve decidere quali intercettazioni trascrivere nell' ambito del procedimento principale che vede l' ex pm indagato sempre per corruzione per le ristrutturazioni e altri viaggi (da Favignana a Londra fino a Dubai) regalati secondo la procura per favori all' imprenditore Fabrizio Centofanti.
Più strateghi che sfibrati, gli avvocati hanno rinunciato a presentare eccezioni davanti al gip all' acquisizione delle intercettazioni, comprese quelle parlamentari che vedono coinvolti anche Cosimo Maria Ferri, deputato di Italia viva e giudice in aspettativa, e l' ex ministro Luca Lotti, entrambi non interessati dal procedimento perugino. «Per quanto riguarda le intercettazioni che coinvolgono i parlamentari riteniamo che sia competente la Camera dei deputati», ha detto però al termine dell' udienza l' avvocato Benedetto Buratti. Tutto rinviato quindi al 21 settembre per la nomina del perito.
fabrizio centofanti
Data utile per la difesa per studiare tutte le carte, ma anche perché successiva al 15, quando inizia il procedimento disciplinare (con il Csm che ha già detto no alla ricusazione di Piercamillo Davigo) sul cosiddetto mercato delle toghe e il «sistema delle correnti» in magistratura. Per quelle nomine pilotate, è l' accusa, a Roma come a Perugia. Dove, però, dopo il terremoto nel Csm, l' ha spuntata proprio Cantone.
ADELE ATTISANI palamara adele attisani