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    TELEFONI BOLLENTI – PALAZZO CHIGI PROVA A “SCIPPARE” LE INTERCETTAZIONI PREVENTIVE AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO: IL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO, CHE TOGLIE AL GUARDASIGILLI IL POTERE SULLE REGISTRAZIONI FATTE DAI SERVIZI SEGRETI E GLI LASCIA SOLO QUELLE “TRADIZIONALI”, PER LE QUALI DIMINUIRANNO I FONDI. MA LA NORMA RISCHIA L’INAMMISSIBILITÀ…


     
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    Estratto dell'articolo di Liana Milella per “la Repubblica”

     

    alfredo mantovano giorgia meloni alfredo mantovano giorgia meloni

    Palazzo Chigi "sfila" a Nordio le intercettazioni preventive. Quelle top secret fatte dai servizi segreti. Di cui non resta traccia nelle carte dei magistrati. E di cui non saprà più nulla proprio il Guardasigilli che, tra Senato e Camera, ne ha vantato la riservatezza, giusto quella che manca agli ascolti delle procure che, dice lui, finiscono sui giornali.

     

    Vedremo però se, alla fine, l'emendamento guadagna l'ammissibilità, visto che la relazione tecnica ammette che, al momento, è impossibile fare previsioni economiche […] perché andrà aperta una trattativa, si presuppone complessa, con le ditte d'ascolto sulla possibilità di "un canone annuo forfettario" al posto dell'attuale "pagamento al consumo".

     

    GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - ILLUSTRAZIONE - IL FATTO QUOTIDIANO GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - ILLUSTRAZIONE - IL FATTO QUOTIDIANO

    Ma è questo lo spunto utilizzato dall'autore materiale dell'emendamento - il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano, il magistrato che ha ottenuto anche la delega ai servizi - per "scippare" le intercettazioni preventive a via Arenula. Motivando la mossa tecnicamente. Perché il pagamento delle registrazioni comportava la possibilità di risalire al numero di telefono, e quindi alle possibili ragioni dell'ascolto.

     

    CARLO NORDIO STRINGE LA MANO A GIORGIA MELONI DOPO IL GIURAMENTO CARLO NORDIO STRINGE LA MANO A GIORGIA MELONI DOPO IL GIURAMENTO

    Ora tutto passa direttamente al Mef, e al Guardasigilli resteranno in mano le intercettazioni tradizionali, per cui diminuisce pure la disponibilità di fondi. Non è detto però che alla fine le opposizioni (il Pd ed Enrico Costa di Azione) non la spuntino sull'inammissibilità. […]

     

    L'ex procuratore generale di Roma Giovanni Salvi, sul sito di Repubblica, sottolinea i dubbi sulla collocazione nella manovra, ma vede «un meccanismo di pagamento che aumenta la segretezza rispetto allo spionaggio di Stati stranieri».

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    Tecnicamente le regole delle preventive non cambiano granché rispetto alle attuali. Ascolti per 40 giorni, con proroghe successive di venti in venti, fino a sei mesi di tempo per depositare i verbali, ma dati conservabili fino a 24 mesi. […]

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