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    “ALLA MIA ETÀ NON PENSAVO PIÙ DI EMOZIONARMI GUARDANDO UNA PARTITA DI TENNIS, IERI MI SONO ADDIRITTURA COMMOSSO” – ADRIANO PANATTA PAZZO DI NADAL “NON SOLO COME GIOCATORE MA SOPRATTUTTO COME UOMO” – "MARCA": "LO SPIRITO DI NADAL È UN VACCINO PER COMBATTERE LO SCORAMENTO DI QUESTO TEMPO PANDEMICO COL SUO SACRIFICIO, LA SUA RESISTENZA, CON UN COSTANTE SPIRITO DI RIVINCITA. POTEVA ESSERE A CASA A VIVERE DI RENDITA, INVECE HA SCELTO DI…"


     
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    Da ilnapolista.it

     

    nadal marca nadal marca

    “Poteva dire basta: ho già fatto tutto. Nadal poteva essere a casa a vivere di rendita, godendosi tutto ciò che ha guadagnato, una vita stabile, l’obiettivo di invecchiare in pace”. E invece ha scelto di diventare immortale nella sofferenza. Buttandocela in faccia, tutta questa resistenza alle cose della vita. Tra i tanti commenti che affollano tutti i giornali del mondo, per Marca Nadal è una lezione ambulante. Che va oltre lo sport. E’ un’icona di questo tempo pandemico.

     

    “Pensate a voi stessi. Alla durezza della pandemia. Gli adolescenti hanno perso anni che non torneranno mai più. I rapporti sociali sono andati in frantumi. Le famiglie si sono trovate faccia a faccia. La solitudine ci ha preso tante volte, ci siamo lasciati andare, fisicamente e psichicamente, abbiamo smesso di battere le mani dalle finestre.

     

    rafa nadal 2022 rafa nadal 2022

    Ci siamo abituati a vivere con la mascherina, a scappare dal bancone di un bar, abbiamo smesso di comprare giornali, di viaggiare, siamo diventati più ermetici e scontrosi, molto diffidenti, poco solidali, i bambini vanno a scuola uno schermo, gli adulti lavorano da casa con un figlio che gli salta sulle spalle, abbiamo smesso di abbracciarci e baciarci con le persone che amavamo. Eppure ci siamo ancora.

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    Pensate a Rafa Nadal, atleta di 36 anni a giugno, da sei mesi non gareggiava ai massimi livelli, a dicembre anche lui è stato contagiato dal coronavirus, ha passato giornate difficili, a Natale non sapeva se poteva essere di nuovo Rafa Nadal. Pensate al suo sacrificio, al suo costante spirito di rivincita, alla sua inesauribile voglia di continuare a fare ciò che gli piace, contro tutto, contro tutti, contro l’inesorabile scorrere del tempo. Pensate a quanto sia difficile essere all’altezza della propria leggenda“.

     

     

    Per Marca le obiezioni sul “miliardario Nadal, con la sua casa a Manacor e il suo yacht, la sua vita negli hotel di lusso, la sua fama, le sue copertine, il suo brand” non hanno senso, perché “la sofferenza non contempla il conto in banca. Il suo nome sarà ricordato per sempre. Ha raggiunto l’immortalità. Eppure è ancora qui che piange, soffre, si arrabbia. Con i suoi piccoli tic, i suoi vamos, la competitività. Il suo spirito, come quello di tanti altri, è un vaccino per combattere lo scoramento di questo tempo”.

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