1. ECCOLA QUI LA SUBLIME GRANDE BRUTTEZZA DI ROMA, QUELLA CHE NESSUN REGISTA OSCAR POTRÀ MAI RACCONTARE SE NON L’HA VISSUTA IN PRIMA PERSONA ALMENO UNA VOLTA 2. "VAFFANCULO!, VAFFANCULO!”, ERA IL SALUTO ALL'INGRESSO DEL PAOLO PAZZAGLIA PARTY, DAL POETICO TITOLO “LO SCHIFO CONTINUA, ADESSO BASTA, TIRIAMO FUORI I COGLIONI!” 3. UNA BABILONIA DI CORPI INDISTINGUIBILI AI 5 SENSI, AI 3 SESSI, AI 2 CESSI, AL BUONSENSO 5. ARRIVANO IN CENTINAIA CON I CAPELLI “ALL’ANNEGATA”, ANCHE IN ABITO DA SERA, TETTE POMPATE CHE STRABORDANO, BOCCHE A CANOTTO CHE CAMMINANO E PARLANO DA SOLE 6. DA MILLY D’ABBRACCIO A GIOIA SCOLA, DA MIRKA VIOLA A FLAVIA VENTO, DAL “MUTANDA’’ ZEQUILA ALLO SCHERMIDORE ALDO MONTANO, UN BORDELLONE CHE HA RICHIAMATO L’ARRIVO DELLA POLIZIA. LA TRANS-AVANGUARDIA PIÙ SCATENATA ERA BEN RAPPRESENTATA DA CLAUDIA ARCARA E MANILA GORIO, LE TRANS AMICHE DI PATRIZIA D’ADDARIO, GIUNTE DALLA PUGLIA...

Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia

 

Gabriella Sassone per Dagospia

 

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Eccola qui la vera Grande Bruttezza di Roma, quella che nessun regista Oscar potrà mai raccontare se non l’ha vissuta in prima persona almeno una volta. Perché la Roma di notturbina è fatta di personaggi talmente astrusi, a volte ridicoli, sicuramente falsi e bugiardi, tutti moine, sorrisini e “adorato qua, adorata là”, personaggi che credono di essere qualcuno anche se non sono nessuno, basta che ogni sera si infilano ad una festa e scroccano quel che c’è da scroccare, perché il più delle volte non fanno manco la spesa a casa loro. Ma si vogliono sentire svippati a tutti i costi. E costi quel che costi, anche qualche porta sbattuta in faccia e qualche lite col buttafuori di turno che non li trova in lista all’ingresso.

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Una vera fotografia della Grande Bruttezza ce la regala il consueto festone iper strappone e pieno di zoccolame vario e avariato di Paolo Pazzaglia, playboy che ha nel suo curriculum perfino Isabella Ferrari, che non sa più come far divertire i morti di fama e i fancazzisti nullafacenti di Roma godona e strappona.

 

Così, ogni anno apparecchia un party anti-crisi – questa volta per titolo “Lo schifo continua…Adesso basta, tiriamo fuori i coglioni!!! Vuoi vedere i miei??!!” – per tenere alta la bandiera del Cafonalesimo capitolino, visto che questa nostra gran bella città ultimamente non regala più brividi e emozioni da filmare e scrivere sui nostri Cafonal.

 

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Le feste pazzagliane, che costano pure un bel po’ di danaro per organizzarle, sono ormai diventate un must, tanto che lui assolda ogni anno per riempire casa e chiamare paparazzi e giornalisti la pierre Giorgia Giacobetti. E chissenefrega se a fine serata a far visita al buon Pazzaglia è arrivata pure la Polizia, che ha fatto capolino per controllare la situazione, forse chiamata da qualche vicino per il rumore della musica e gli schiamazzi degli invitati.

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Presi d’assalto come sempre i 3 piani della lussuosa dimora di Pazzaglia a Palazzo Ferrajoli, finestre su Palazzo Chigi, annessa discoteca all’ultimo piano e terrazza che regala una vista a 360 gradi sulle bellezze di Roma, dal Vittoriano al Quirinale. Dopo il maleodorante party della merda di 2 anni fa (ve lo ricordate?) che tanto clamore suscitò, stavolta il playboy bolognese ha puntato sui coglioni: “Dopo tanta merda servono i coglioni”, recitava il suo Sms di invito spedito a mezza Roma.

 

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Ovviamente voleva prendere di mira i potenti della terra, e incitare tutti noi pecoroni a ribellarci alla crisi. Pazzesca come sempre la rappresentazione inscenata grazie a una serie di bravissimi artisti di strada. Anche se veramente un po’ troppo splatter.

 

Benvenuti nel girone infernale pazzagliano: comincia la festa! Ecco il Grillo Parlante, all’ingresso di Palazzo Ferrajoli che manda a fanculo tutti quelli che entrano. “Vaffanculo, vaffanculo”, grida l’attore. E i coglioni e le coglione che arrivano in abito da sera, tette pompate al silicone che strasbordano qua e là, boccone a canotto che ormai camminano e parlano da sole, chiappe all’aria delle più smutamdate che ringraziando Dio non mancano mai, ridono divertiti.

paolo pazzaglia e i poliziottipaolo pazzaglia e i poliziotti

 

Poco più in là, ecco un tavolo operatorio con una paziente stesa e un chirurgo allegro che tira fuori cuore, fegato, budella, interiora varie e avariate, col sangue sparso sul tavolo. Truculenta immagine. Nel bel mezzo del cortile ecco anche un canotto in mezzo al mare circondato di cacca, come dire che stiamo tutti affogando nella merda.

 

paolo pazzaglia con demetra hampton e jolanda gurreripaolo pazzaglia con demetra hampton e jolanda gurreri

La messinscena continua sulle scalinate del Palazzo e dentro casa, tra lenzuoli bianchi, un soldato americano e un terrorista che sul più bello sparano colpi finti di pistola, teste mozzate di mostri sparse qua e là, una finta escort seduta su un barile di petrolio col telefono a forma di cazzo che chiama Putin… ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti non è puramente casuale, vien da dire.

 

milly d abbracciomilly d abbraccio

Inutile raccontare che i famosi coglioni di cui sopra erano sparsi sui tavoli e in ogni angolo della casa in vari formati, ma davano anche il benvenuto appesi sulla porta d’ingresso. Per fortuna a rilassare gli animi ci sono gli occhioni dolci e la voce vellutata di Daniela Martani, che canta tutta la sera al pianoforte ed è sempre più decisa a dedicarsi alla carriera di cantante, visto che si esibisce con successo la sera in vari locali ed è sempre molto richiesta.

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Inutile raccontare pure, perché tanto già ve lo immaginate, l’assalto al buffet quando si sono aperte le danze mangerecce, con lotta all’ultima forchetta e all’ultimo piatto (non parliamo dei bicchieri che finiscono subito) cercando di spiluccare il menu proposto: primi piatti, carne, verdurine e trionfo di dolci. Ma solo i più esperti riescono a riempirsi la pancia bene, gli altri si devono accontentare di un po’ di riso per attappare lo stomaco.

loredana e natalialoredana e natalia

 

Chi c’era a divertirsi da Pazzaglia? L’alto e il basso, come sempre, ben amalgamato. Perché la notte in posti così cadono tutte le barriere, i divari sociali e culturali, non esiste la ricchezza e la povertà, si è tutti subito immediatamente amici e simili. E si può finire pure a letto insieme in un battibaleno (sperando che qualche fanciulla un po’ troppa allegra non ti chieda prima un regalino…).

liliana ramos liliana ramos

 

Ecco il megafarmacista Vincenzo Crimi, l’avvocato Nino Marazzita con l’ex Miss Barbara Silva, l’ex assessore Fabio De Lillo, il marchese Giuseppe Ferrajoli, Elena Aceto di Capriglia, il principe Carlo Giovanelli e persino il “Mozzarella” Massimo Garcia che si incontra con uno dei suoi protetti, Er Mutanda Antonio Zequila, piazzato a suo tempo per un breve periodo a consolare Ivana Trump dopo la fine del matrimonio con Rossano Rubicondi.

 

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A mezzanotte appare come la Madonna Roberto D’Agostino con l’imprenditrice Francesca Ferrone. E’ un viavai tutta la sera di gente che tormenta Dago per avere un selfie con lui. C’è la mastodontica Milly D’Abbraccio con la lesbo-compagna Barbara, talmente felice di aver ormai conclamato la sua omosessualità da annunciare urbi et orbi le nozze con la sua innamorata il prossimo 30 novembre.

latisha latisha

 

Questa sì che è una bella notizia, altro che il matrimonio-farsa spettacolarmente pubblicitario di George Clooney e l’avvocatessa Amal, sposati da quel triste di Veltroni (scelta che già non promette niente di buono) con 3 giorni di festeggiamenti in Laguna messa a ferro e fuoco e colonizzata dagli amici americani di George.

 

Appaiono anche Maurizio Micheli, le onnipresente Irene Bozzi e Jolanda Curreri, la bravissima attrice Laura Lattuada che in teatro sta impersonando nientedimeno che Marina Berlusconi, Lino Patruno e compagnia cantante.

irene bozzi maurizio micheliirene bozzi maurizio micheli

 

La transavanguardia più scatenata è ben rappresentata dalle belle Claudia Arcara e Manila Gorio, la trans amica di Patrizia D’Addario, arrivata direttamente dalla Puglia per l’occasione. Il colpo di scena finale che non ti aspetti? Il giorno dopo il festone horror-splatter-stratrash, Pazzaglia è volato a Cuba. “Mi godo il sole su una bella spiaggia, mi diverto e soprattutto non incontro i romani”, dice al telefono.

 

A dimostrazione che i veri coglioni siamo noi...

ingresso al partyingresso al partygrillo parlantegrillo parlante

 

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