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    "DOBBIAMO PREGARE PER LA PACE IN QUESTO TEMPO DI GUERRA MONDIALE" - PAPA FRANCESCO TORNA A INVOCARE LO STOP AI CONFLITTI IN UCRAINA, PALESTINA E MYANMAR: “IL MONDO E’ IN GUERRA NON DIMENTICHIAMOLO. DOVE NON C'È UMILTÀ, C'È GUERRA, C'È DISCORDIA, C'È DIVISIONE - MENTRE L'ORGOGLIO E LA SUPERBIA GONFIANO IL CUORE UMANO, FACENDOCI APPARIRE PIÙ DI QUELLO CHE SIAMO, L'UMILTÀ RIPORTA TUTTO NELLA GIUSTA DIMENSIONE: SIAMO CREATURE MERAVIGLIOSE MA LIMITATE, CON PREGI E DIFETTI…” - IL NO ALL’EUTANASIA, LA CRISI DELLE VOCAZIONI IN ITALIA E L’APPELLO AI CRISTIANI: “SIANO AMICI, HANNO GIÀ TANTI NEMICI FUORI…”


     
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    IL PAPA, VIVIAMO LA GUERRA MONDIALE, PREGHIAMO PER LA PACE

    (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAG - "Preghiamo per la pace, abbiamo bisogno di pace, il mondo è in guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che sta soffrendo tanto. Non dimentichiamo Palestina, Israele, che si fermi questa guerra. Non dimentichiamo il Myanmar e non dimentichiamo tanti Paesi in guerra". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale invitando a "pregare per la pace in questo tempo di guerra mondiale".

    vladimir putin papa francesco vladimir putin papa francesco

     

    IL PAPA, 'DOVE NON C'È UMILTÀ C'È LA GUERRA'

    (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAG - L'umiltà "è la fonte della pace nel mondo e nella Chiesa. Dove non c'è umiltà, c'è guerra, c'è discordia, c'è divisione". Lo ha detto il Papa nell'udienza generale. Parlando dell'umiltà, e in particolare della Madonna che ha incarnato a pieno questa virtù, Papa Francesco ha sottolineato che questa virtù "è la grande antagonista del più mortale tra i vizi, vale a dire la superbia.

     

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    Mentre l'orgoglio e la superbia gonfiano il cuore umano, facendoci apparire più di quello che siamo, l'umiltà riporta tutto nella giusta dimensione: siamo creature meravigliose ma limitate, con pregi e difetti. La Bibbia fin dall'inizio ci ricorda che siamo polvere e in polvere ritorneremo. Umile infatti deriva da humus, terra. Eppure nel cuore umano sorgono spesso deliri di onnipotenza, tanto pericolosi". "Beate le persone che custodiscono in cuore questa percezione della propria piccolezza: sono preservate dall'arroganza", ha concluso il Papa.

    PAPA FRANCESCO PUTIN PAPA FRANCESCO PUTIN

     

    IL PAPA, IN ITALIA POCHE VOCAZIONI, PREGHIAMO PER QUESTO

    (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAG - Il Papa, alla fine dell'udienza generale, ha salutato le novizie presenti a Piazza San Pietro. "Io vedo queste novizie e mi domando: quante sono italiane? Poche. C'è una scarsità di vocazioni in Italia", "preghiamo per le vocazioni", ha chiesto ai fedeli Papa Francesco.

     

    IL PAPA, CRISTIANI SIANO AMICI, HANNO GIÀ TANTI NEMICI FUORI

    (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAG - "Nemici, ne abbiamo tanti fuori. Siamo amici! Nemici, fuori; qui, amici". Lo ha detto il Papa nell'udienza alla delegazione dell'Hong Kong Christian Council. "È vero quando dico nemici, perché è una realtà che il Signore ci ha detto: la Chiesa, sempre sarà perseguitata. Il martirio della fede sempre c'è nella storia delle nostre Chiese, sempre, non è vero? Andiamo avanti", ha aggiunto Papa Francesco.

    Papa Francesco saluta il Primo Ministro Netanyahu Papa Francesco saluta il Primo Ministro Netanyahu

     

    PAPA, 'EUTANASIA CONTRARIO COMPASSIONE, SÌ A CURE PALLIATIVE'

    (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 22 MAG - "La vera cura palliativa è radicalmente diversa dall'eutanasia, che mai è sorgente di speranza né preoccupazione genuina per i malati e i morenti. Piuttosto, è un fallimento dell'amore, riflesso di una 'cultura dello scarto' nella quale 'le persone non sono più considerate valore fondamentale di cui prendersi cura e da rispettare' (Fratelli tutti, 18)".

     

    E' quanto afferma papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti al Simposio "Towards a Narrative of Hope: An International Interfaith Symposium on Palliative Care" promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla Conferenza Episcopale Canadese, che ha luogo a Toronto (Canada) dal 21 al 23 maggio.

    papa francesco vladimir putin 2 papa francesco vladimir putin 2

     

    Infatti, prosegue il Pontefice, "spesso l'eutanasia è presentata falsamente come una forma di compassione. Invece, 'compassione' - che significa 'soffrire con' - non prevede un'azione intenzionale per porre fine a una vita, quanto piuttosto la volontà di condividere il peso delle persone che stanno affrontando l'ultima parte del nostro pellegrinaggio terreno".

     

    "La cura palliativa, invece, è una forma genuina di compassione perché risponde alla sofferenza - sia essa fisica, emotiva, psicologica o spirituale - affermando la dignità fondamentale e inviolabile di ciascuna persona, in particolar modo dei morenti, e aiutandoli ad accettare l'inevitabile attimo di passaggio da questa vita alla vita eterna", sottolinea. Secondo Francesco, il tema del Simposio - "Verso una narrazione di speranza" - "è attuale e necessario. Ai giorni nostri, di fronte ai tragici effetti della guerra, della violenza e di ingiustizie di diverso tipo, è fin troppo facile lasciarsi andare al dolore, addirittura alla disperazione".

    Putin e Papa Francesco a novembre Putin e Papa Francesco a novembre

     

    Eppure, avverte, "come membri della famiglia umana e soprattutto in quanto credenti, siamo chiamati ad accompagnare, con amore e compassione, le persone che lottano e fanno fatica a trovare ragioni di speranza". Infatti, "è la speranza che ci dà la forza di far fronte alle domande che le sfide, le difficoltà e le preoccupazioni della vita ci pongono".

     

    "Questo è vero ancor più quando ci si trova di fronte a malattie gravi o alla fine della vita aggiunge -. Tutti coloro che hanno sperimentato l'incertezza che spesso viene dalla malattia e dalla morte, hanno bisogno della testimonianza della speranza data da coloro che si prendono cura di loro e rimangono al loro fianco".

     

    A questo proposito, "la cura palliativa, mentre cerca di alleviare il più possibile il peso della sofferenza, è in primo luogo un segno concreto di vicinanza e solidarietà con i nostri fratelli e sorelle che stanno soffrendo". "Allo stesso tempo, questo tipo di sollecitudine aiuta i pazienti e i loro cari ad accettare la vulnerabilità, la fragilità e la finitezza che contraddistinguono la vita umana in questo mondo", conclude il Pontefice.

    PAPA FRANCESCO A COLLOQUIO CON IL PRIMO MINISTRO NETANYAHU PAPA FRANCESCO A COLLOQUIO CON IL PRIMO MINISTRO NETANYAHU

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