PAPA SALUTA METROPOLITA ANTONIJ, MINISTRO ESTERI DI KIRILL
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 03 MAG - Al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro, al momento del 'baciamano' sul sagrato vaticano, papa Francesco ha salutato per primo il metropolita ortodosso Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. Il Papa ha subito baciato la croce pettorale di Antonij e scambiato con lui doni e alcune battute. In passato Antonij, successore di Hilarion come 'ministro degli esteri' del patriarca Kirill, è stato rettore della chiesa di Santa Caterina Martire a Roma, a due passi dal Vaticano.
Estratto dell’articolo di Gian Guido Vecchi per il “Corriere della Sera”
PAPA BERGOGLIO E VLADIMIR PUTIN
Il Papa non ha parlato a caso, quando ai giornalisti che lo avevano seguito nel viaggio in Ungheria ha rivelato, domenica, che «anche adesso è in corso una missione» per «cercare una strada di pace» in Ucraina, «ma ancora non è pubblica, vediamo...
Quando sarà pubblica, ne parlerò».
I «non sappiamo» arrivati ieri da Kiev e Mosca, piuttosto, mostrano tutta la difficoltà di un’impresa che quattordici mesi di conflitto hanno reso sempre più ardua: una soluzione diplomatica alla guerra iniziata con l’invasione russa. Chi doveva sapere, spiegano Oltretevere, era stato informato per tempo; le due parti ne erano al corrente e non l’hanno certo saputo dai giornali.
PUTIN BERGOGLIO
Del resto Francesco ha parlato di «missione», non di un piano di pace già definito. E ha detto che è in corso «anche adesso» […] Alla vigilia della partenza per Budapest, il Papa aveva ricevuto il premier ucraino Denys Shmyhal. In Ungheria, ha esortato l’Europa a «ritrovare la sua anima», e opporre all’«infantilismo bellico» la coscienza di avere un «ruolo» autonomo nella ricerca della pace: «Unire i distanti, non lasciare nessuno per sempre nemico».
VOLODYMYR ZELENSKY PAPA FRANCESCO
Ha incontrato Orbán, il leader europeo più vicino a Putin. Ha riabbracciato il metropolita Hilarion, già «ministro degli Esteri» del Patriarcato di Mosca, poi «licenziato» per la sua opposizione alla guerra mentre il patriarca Kirill benediceva l’invasione. Ha elogiato l’ambasciatore di Mosca in Vaticano, « il rapporto con i russi principalmente è con lui». Si tratta di non chiudere alcuna strada: «La pace si fa sempre aprendo canali, mai si può fare una pace con la chiusura».
VOLODYMYR ZELENSKY PAPA FRANCESCO INCONTRO PUTIN E BERGOGLIO