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Estratto dell’articolo di Maurizio Caverzan per “La Verità”
lucetta scaraffia
Atti impuri. Argomento scabroso, teologicamente incandescente e attualissimo. Ha a che fare con la dottrina della sessualità e del matrimonio. Con il ruolo della donna e i rapporti nelle coppie dello stesso sesso. Con gli abusi e le violenze dei preti e la pedofilia: ferite apertissime nella Chiesa. Se ne occupa in Atti impuri, appunto, per Laterza, la storica e femminista Lucetta Scaraffia, con approccio distaccato e chirurgico.
Da che cosa nasce questo saggio?
«Dalla scoperta che l’unico dei Dieci comandamenti che ha cambiato formulazione è il sesto, ed è quello che riguarda il comportamento sessuale. Ha smesso di essere “Non commettere adulterio” ed è diventato “Non commettere atti impuri”. Il cambiamento è avvenuto nel Cinquecento e solo nel 1992 è tornato alla formulazione originale».
lucetta scaraffia
Qual è lo scopo del libro?
«Trovare le radici dell’atteggiamento della Chiesa di fronte agli abusi sessuali. La Chiesa ha dimostrato una grande difficoltà a risarcire le vittime. Anzi, ancor prima, ad accettare che esistano. Il suo sguardo è concentrato sul colpevole, che diventa peccatore in quanto ha trasgredito il sesto comandamento». […]
«Non commettere atti impuri» equipara l’adulterio, la contraccezione, la masturbazione, l’omosessualità, la pedofilia, la prostituzione. Come si poteva formulare un comandamento per ognuno di questi peccati?
«Il problema è che vengono messi sullo stesso piano peccati che non diventano violenza verso altri, come la masturbazione e la prostituzione, e azioni come l’abuso e lo stupro nelle quali ci sono delle vittime».
BERGOGLIO IN COLLEGAMENTO DA SANTA MARTA PER L ANGELUS
L’errore è aver inglobato lo stupro e gli abusi, la violenza sul partner non consenziente?
«La Chiesa non mostra attenzione alla questione del consenso che oggi è diventata centrale nel giudicare le trasgressioni sessuali».
La Chiesa si preoccupa della conversione del cuore. Gli effetti sulla vittima e la riparazione delle conseguenze delle azioni del peccatore sono il terreno della carità e dell’azione pastorale?
«L’unico comandamento che Gesù ha lasciato è “Amatevi l’un l’altro come io ho amato voi”. Questo è l’unico comandamento della tradizione cristiana. La conversione del cuore deve comprendere anche la carità e la responsabilità verso gli altri. È fondamentale per un cristiano. Questa definizione del peccato deriva da una concezione maschile della sessualità».
lucetta scaraffia foto di bacco
[…] Non riesco a vedere in che modo la Chiesa consideri complice nel piacere il non consenziente.
«La vittima non viene considerata tale. È solo una persona coinvolta nella trasgressione del sesto comandamento».
Queste debolezze attraversano parti consistenti del clero e fanno dire ad alcuni teologi e vescovi che la soluzione potrebbe essere l’abolizione del celibato dei preti e il sacerdozio femminile. Lei cosa ne pensa?
«Penso che non è una soluzione magica. Sappiamo che gli abusi avvengono anche nelle famiglie e con uomini sposati. Però nel matrimonio c’è una donna che controlla l’uomo e sta attenta a quello che combina».
Quindi è favorevole?
LUCETTA SCARAFFIA
«Forse sì. Sarebbero meno soli, e questo è importante. Ma anche la fine del celibato avrebbe risvolti negativi. Sarebbe una soluzione a doppio taglio».
Per esempio?
«Gli interessi della famiglia potrebbero distoglierlo dalla cura dei fedeli, sia dal punto di vista finanziario che emotivo. Poi il comportamento magari trasgressivo dei famigliari potrebbe nuocere alla sua autorevolezza nei confronti dei fedeli… Lei si immagina un prete con figli drogati o bulli?».
La sessualità è il terreno nel quale i Papi sperimentano maggiore solitudine, come confermò Paolo VI ad Alberto Cavallari il 3 ottobre 1965: «Si studia tanto, sa… Ma poi tocca a me decidere. E nel decidere siamo soli…». Perché?
«Perché da quando è iniziata la rivoluzione sessuale nei primi decenni del Novecento la Chiesa si è trovata a vivere dentro una tendenza storica che promuoveva una morale opposta a quella che aveva sempre insegnato, cioè in una situazione fortemente contraria al nuovo spirito del tempo».
PAPA FRANCESCO A CHE TEMPO CHE FA
È la stessa solitudine di cui ha parlato papa Francesco intervistato da Fabio Fazio a proposito dell’autorizzazione concessa alla benedizione delle coppie omosessuali contenuta nella Fiducia supplicans?
«Quella è tutta un’altra cosa. In realtà, la decisione di benedire le coppie omosessuali è stata fatta per rispondere alla tendenza storica in atto di riconoscimento degli omosessuali. Quindi, il Papa non è solo e diverso dalla mentalità comune, ma si adegua al fluire del pensiero corrente. Caso mai è solo rispetto a gran parte della Chiesa che non approva quella decisione. È un tipo di solitudine completamente diversa».
papa francesco - intervista alla giornalista messicana Valentina Alakraki
Che cosa pensa della decisione del presidente del Dicastero per la dottrina della fede Víctor Manuel Fernández?
«Penso che non ce n’era alcun bisogno perché, in realtà, le cose sono rimaste come prima. Cioè, è sempre stato possibile per un sacerdote benedire i singoli individui, senza domandare loro se sono buoni o cattivi. Il problema riguarda le coppie, ed è stato specificato che non possono essere benedette in quando coppie omosessuali».
Cosa pensa del fatto che papa Francesco ha detto che chi critica questa dichiarazione non conosce a fondo la materia?
«Penso che l’abbia detto per difendersi dalle polemiche, ma non è vero. È un modo per impedire di criticare una dichiarazione che è nulla perché nella sostanza non fa che ribadire un’azione che già si può compiere». […]
Che cosa rappresenta questo papato dopo quelli di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI?
«A me sembra che ci siano stati cambiamenti importanti come l’attenzione alla terra e all’ecologia che ha aperto una sfera nuova di impegno dei cattolici. Però, per il resto, mi pare che abbia generato molta confusione».
PAPA FRANCESCO
Ambientalismo, teoria gender, migranti: la Chiesa è troppo allineata al pensiero unico?
«Più che altro è silente rispetto ai numerosi punti in cui il pensiero unico si allontana dalla dottrina cristiana, perché parlare la renderebbe impopolare. E il Papa ha scelto la popolarità».
Qualche giorno fa ha detto che si comporta come un influencer. L’influencer influenza scelte e comportamenti dei seguaci come fa anche un’autorità morale, o no?
«L’influencer deve cavalcare la mentalità corrente, non può mai schierarsi contro la mentalità corrente. È questo il problema».
Nel frattempo, le chiese si svuotano?
PAPA FRANCESCO TRE GIORNI PRIMA DI ESSERE ELETTO PAPA
«La ricerca della popolarità di Francesco, le interviste infinite, il suo avvicinarsi al pensiero del mondo: tutto ciò non è servito ad attirare persone al cristianesimo».
È un Papa molto apprezzato da chi non è credente.
«Che rimane tale. Perché i non credenti non vedono la grande differenza tra quello che dice e quello che fa, prestano attenzione solo alle parole».
Qual è questa differenza?
«Ha sempre detto che le donne sono importanti e che bisogna ascoltarle. Ma non ha mai fatto nulla di reale per cambiare il loro ruolo nella Chiesa. Ne ha messa qualcuna qua e là, realizzando una cosmesi superficiale. Non ha mai affrontato seriamente il tema degli abusi contro le suore da parte di sacerdoti e religiosi, che sono numerosi e gravi, e comportano spesso come conseguenza l’aborto». […]
PAPA FRANCESCO Victor Manuel Fernandez papa francesco
papa francesco ratzinger