don paolo glaentzer
Da https://iltirreno.gelocal.it/
Prosegue la linea di estremo rigore di Papa Francesco contro gli abusi sessuali e la pedofilia nella Chiesa: il Vaticano ha reso noto che un ex parroco toscano, condannato 11 mesi fa per abusi su una bimba, è stato ridotto allo stato laicale. Decisione presa proprio da Bergoglio. "La Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso noto che il Santo Padre Francesco ha deciso la dimissione dallo stato clericale del reverendo Paolo Glaentzer, sacerdote incardinato nella Diocesi Suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto, gi amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Rufignano a Sommaia", ha spiegato in una nota l'Arcidiocesi di Firenze.
Don Paolo Glaentzer
Paolo Glaentzer, ex parroco a Calenzano (Firenze), fu condannato a 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Prato il 5 marzo 2019 per abusi su una bambina. Quando fu sorpreso era in auto con la piccola di 10 anni, e rischiò anche il linciaggio. Non era la prima volta, per sua stessa ammissione, che il prete di 71 anni aveva contatti con la piccola, figlia di una coppia a cui dava assistenza, considerate le condizioni disagiate in cui si trovava la famiglia.
Don Paolo Glaentzer
Oltre alla condanna, con il rito abbreviato, il gup di Prato aveva previsto anche una provvisionale per il risarcimento danni in favore della piccola pari a 50.000 euro e una serie di pene accessorie, tutte volte a proibire eventuali contatti con minori: dalla possibilità di insegnare a quella di avvinarsi a luoghi di aggregazione giovanili. Era stato annunciato anche che sarebbe stato avviato un processo canonico contro Glaentzer, iniziativa che ha portato alla decisione di "spretare" l'ex parroco.
DON PAOLO GLAENTZER
Don Paolo Glaentzer - L auto su cui ha molestato una bambina di dieci anni
Durante il procedimento il prelato si era difeso spiegando che i suoi "erano solo gesti d'affetto" e che non credeva che la bambina "fosse così piccola". Il suo legale aveva chiesto per lui una perizia psichiatrica, adombrando il sospetto che il prete potesse essere incapace di intendere e di volere. Il giudice non aveva però accolto la richiesta. La parrocchia dove prestava servizio l'imputato fa parte della diocesi di Firenze, che si era costituita parte civile al processo: una decisione che è avvenuta per la prima volta in Italia, aveva spiegato l'avvocato della curia toscana, Paolo Ghetti.