PAPA: L'ONDA DEL MALE COMINCIA DALL'INDIFFERENZA
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 NOV - Comincia sempre dall'indifferenza "l'onda del male": lo ha detto il Papa nell'omelia della messa celebrata nella Cattedrale di Asti. "È il contagio letale dell'indifferenza. Una brutta malattia l'indifferenza".
PAPA FRANCESCO AD ASTI
"L'onda del male si propaga sempre così: comincia dal prendere le distanze, dal guardare senza far nulla, dal non curarsi, poi si pensa solo a ciò che interessa e ci si abitua a girarsi dall'altra parte". Per Papa Francesco "è un rischio anche per la nostra fede, che appassisce se resta una teoria e non diventa pratica, se non c'è coinvolgimento, se non ci si spende in prima persona, se non ci si mette in gioco. Allora si diventa cristiani all'acqua di rose, come ho sentito dire a casa mia, che dicono di credere in Dio e di volere la pace, ma non pregano e non si prendono cura del prossimo e anche non si interessano a Dio e neanche alla pace. Quindi cristiani solo di parola".
PAPA FRANCESCO AD ASTI
PAPA: IL PRIMO SANTO ERA UN MALFATTORE
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 NOV - Il Papa, commentando il Vangelo di oggi, ha sottolineato che "un malfattore diventa il primo santo: si fa vicino a Gesù per un istante e il Signore lo tiene con sé per sempre. Ora, il Vangelo parla del buon ladrone per noi, per invitarci a vincere il male smettendo di rimanere spettatori. Per favore, questo è peggio di fare il male: l'indifferenza". Il Papa ha allora invitato i cristiani ad evitare una fede solo formale: "E noi, abbiamo questa fiducia, portiamo a Gesù quello che abbiamo dentro o ci mascheriamo davanti a Dio, magari con un po' di sacralità e di incenso? Per favore non fare la spiritualità del trucco", "davanti a Dio solo acqua e sapone, senza trucco, con l'anima come è, e da lì viene la salvezza".
PAPA FRANCESCO AD ASTI
PAPA: TANTE COSE NON VANNO NELLA CHIESA, RIMBOCCARSI MANICHE
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 NOV - Il Papa chiede ai fedeli di non rimanere indifferenti di fronte alle cose che non vanno, anche nella Chiesa. "Sta a noi scegliere se essere spettatori o coinvolti", "vediamo le crisi di oggi, il calo della fede, la mancanza di partecipazione... Che cosa facciamo? Ci limitiamo a fare teorie, ci limitiamo a criticare, o ci rimbocchiamo le maniche, prendiamo in mano la vita, passiamo dai 'se' delle scuse ai 'sì' della preghiera e del servizio?
PAPA FRANCESCO AD ASTI
Tutti - ha detto il Papa nell'omelia della messa sta celebrando nella Cattedrale di Asti - pensiamo di sapere che cosa non va nella società, tutti ne parliamo tutti i giorni di questo, anche che cosa non va nella Chiesa, tante cose non vanno nella Chiesa, ma poi facciamo qualcosa? Ci sporchiamo le mani come il nostro Dio inchiodato al legno o stiamo con le mani in tasca a guardare?".
PAPA: TROPPI PRETI VECCHI, CI VOGLIONO SACERDOTI GIOVANI
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 NOV - Il Papa, nella messa nella Cattedrale di Asti, ha presentato un giovane che nel corso della celebrazione è stato ordinato accolito, e ha sottolineato che servono "preti giovani". "Abbiamo visto questo ragazzo, Stefano, che chiede di essere ordinato accolito nel suo percorso verso il sacerdozio. Dobbiamo pregare per lui, perché vada avanti nella sua vocazione, sia fedele ma anche dobbiamo pregare per questa Chiesa di Asti - ha chiesto il Papa - perché il Signore invii vocazioni sacerdotali, perché, come voi vedete, la maggioranza sono vecchi, come io. Ci vogliono preti giovani", ha sottolineato Papa Francesco.
PAPA FRANCESCO AD ASTI
PAPA: CI VOGLIONO GIOVANI TRASGRESSIVI,NON SCHIAVI CELLULARE
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 NOV - Il Papa all'Angelus, celebrato nella Cattedrale di Asti, ha ricordato che oggi si celebra la Giornata Mondiale della Gioventù a livello diocesano. "Oggi ci vogliono giovani veramente 'trasgressivi', non conformisti, che non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace", ha auspicato il Pontefice.
PAPA FRANCESCO AD ASTI
PAPA: SALUTA FEDELI IN DIALETTO, CH'A STAGA BIN, STATE BENE
(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 NOV - Il Papa all'Angelus, recitato nella Cattedrale di Asti, ha ringraziato le autorità civili e religiose "per i preparativi che hanno reso possibile questa desiderata visita". Poi ha salutato tutti in dialetto piemontese: "A tutti direi che a la fame propri piasi' encuntreve! [mi ha fatto piacere incontrarvi]; e augurarvi: ch'a staga bin! [state bene!]".