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    “TUTTO QUESTO DA CITTADINO NORMALE MI SAREBBE VIETATO” – GIANLUIGI PARAGONE SI È CONTAGIATO DOPO LE MANIFESTAZIONI NO-VAX E SI LAMENTA PER LE REGOLE CHE GLI CONSENTONO DI VOTARE PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: “DOVREI ANDARE IN UN COVID HOTEL, MA NESSUNO MI HA DATO INDICAZIONI. FAREI QUEL CHE NON È CONSENTITO AI TURISTI PRIVI DI GREEN PASS…” – UGO CAPPELLACCI: “MI FARÒ PORTARE ALLA CAMERA CON UN’AUTO MEDICA E…”


     
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    Cesare Zapperi per il "Corriere della Sera"

    luc montagnier gianluigi paragone manifestazione no vax milano luc montagnier gianluigi paragone manifestazione no vax milano

     

    Uno voterà fin da oggi. L'altro forse da mercoledì, ma è probabile che si chiami fuori del tutto. In comune, Ugo Cappellacci e Gianluigi Paragone hanno lo status di parlamentare (uno deputato di Forza Italia, l'altro senatore ex M5S ora Italexit) e la condizione di positivi al Covid.

     

    Ragione per cui, come da provvedimento ad hoc, per partecipare all'elezione del presidente della Repubblica dovranno utilizzare, se lo vorranno, l'apposito seggio creato nel parcheggio della Camera, seguendo le procedure previste.

     

    UGO CAPPELLACCI UGO CAPPELLACCI

    «Dopo che sono risultato positivo ad un tampone, ne ho dato comunicazione alla Camera - spiega Cappellacci - Per poter votare per il Quirinale ho dovuto compilare un modulo di richiesta e inviarlo a Montecitorio».

     

    Al deputato sardo è stata assegnata una fascia oraria (dalle 15.30 alle 15.45), come è avvenuto per tutti i grandi elettori, in cui potrà recarsi nel seggio ad hoc allestito in via della Missione «con mezzo proprio o con mezzo sanitario» dice la regola.

     

    «Poiché a Roma non utilizzo l'auto privata, ho preso accordi con un'associazione e mi farò portare alla Camera con un'automedica che, fatto il mio dovere, mi riporterà al mio domicilio» continua Cappellacci.

     

    SEGGIO DRIVE IN AL PARCHEGGIO DI MONTECITORIO SEGGIO DRIVE IN AL PARCHEGGIO DI MONTECITORIO

    «Mi ritengo fortunato. Per due ragioni: perché poco più di un anno fa sono rimasto in ospedale quasi un mese per una polmonite interstiziale bilaterale causa Covid e ne sono uscito bene (ora sono positivo ma ho i sintomi di un raffreddore); e perché pur in questa condizione sono in grado di poter partecipare all'elezione del presidente della Repubblica».

     

    Il parlamentare azzurro non si sente un privilegiato per la possibilità che gli è stata data, nonostante sia positivo, di «fare il suo lavoro», a differenza dei semplici cittadini: «È una deroga che non toglie diritti a nessuno ma consente ad un eletto dal popolo di assicurare la massima rappresentatività del Parlamento nel momento in cui vota per la massima carica dello Stato. Nell'attività ordinaria noi deputati siamo equiparati ai normali cittadini. Questo è un caso speciale».

    gianluigi paragone gianluigi paragone

     

    Paragone vive la «deroga» in modo molto diverso. Non vaccinato, da sempre su posizioni critiche rispetto alla gestione della pandemia, trova nel modo in cui è stato organizzato il voto ad hoc per i grandi elettori conferme alle sue contestazioni.

     

    «I malati sono pura merce di scambio» attacca, sostenendo che pur di avere qualche voto in più si calpestano le regole fissate a tutela della salute pubblica. «I positivi ora servono» osserva il fondatore di Italexit. Non vaccinato, ha scoperto di essersi contagiato mercoledì scorso dopo essersi sottoposto volontariamente ad una serie di tamponi dopo aver partecipato a una manifestazione di no vax e no green pass.

     

    gianluigi paragone 5 gianluigi paragone 5

    Non ha sintomi, ma solo un raffreddore. Prende ad esempio il suo caso per spiegare le incongruenze. «Io vivo a Varese. Per scendere a Roma devo prendere l'auto privata. Lungo il percorso farò un paio di soste, per fare benzina e per i bisogni fisiologici. Poi, posso fermarmi in un'area di servizio per prendere un panino. Tutto questo da cittadino normale, se positivo, mi sarebbe vietato. Da senatore no».

     

    E una volta arrivato a destinazione? «Dovrei andare in un Covid hotel, ma nessuno mi ha dato indicazioni. Se dovessi alloggiare in un albergo farei quel che non è consentito ai turisti privi di green pass. Capite che questo è un privilegio concesso per consentire di eleggere il custode della Costituzione. Peccato che in questo modo si calpesti la Carta e il principio di uguaglianza dei cittadini».

     

    SEGGIO DRIVE IN AL PARCHEGGIO DI MONTECITORIO. SEGGIO DRIVE IN AL PARCHEGGIO DI MONTECITORIO.

    Paragone oggi non sarà comunque a Roma. «Sarebbe inutile. Forse scenderò domani o mercoledì, o magari non andrò del tutto. Anche perché qui il disegno è chiaro. Stanno lavorando tutti per portare Draghi al Quirinale e una donna a Palazzo Chigi. Vogliono introdurre un semipresidenzialismo di fatto che mi vede e mi vedrà sempre fortemente contrario».

    luc montagnier alla manifestazione no vax organizzata da paragone a milano luc montagnier alla manifestazione no vax organizzata da paragone a milano SEGGIO DRIVE IN AL PARCHEGGIO DI MONTECITORIO 1 SEGGIO DRIVE IN AL PARCHEGGIO DI MONTECITORIO 1 gianluigi paragone 4 gianluigi paragone 4 gianluigi paragone gianluigi paragone

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