• Dagospia

    FUORI DAL MOVIMENTO, FUORI DALL'EUROPA - PARAGONE: ''RECOVERY FUND? SONO 4 SPICCI E NON SI SA NEANCHE QUANDO ARRIVERANNO. IL FUTURO SARÀ DRAMMATICO. HO SUGGERITO A CASALINO DI FARSI SPIEGARE BENE COME MAI IL SUO FIDANZATO SIA FINITO NEL CASINO DEL TRADING ONLINE - ALLEANZA CON LA LEGA? PER L'ITALEXIT MI ALLEO PURE CON MARYLIN MANSON'' - LA GRILLINA LOZZI SI CANDIDA SINDACO CON IL SUO PARTITO E VIENE MINACCIATA SUI SOCIAL: ''VENDUTA, DEVI BUTTARTI GIÙ DAL PONTE''


     
    Guarda la fotogallery

    1. PARAGONE: “RECOVERY FUND? SONO 4 SPICCI E NON SI SA NEANCHE SE E QUANDO ARRIVERANNO''

    Da ''Radio Cusano Campus''

     

    gianluigi paragone italexit gianluigi paragone italexit

    Il senatore Gianluigi Paragone, fondatore di “No Europa per l’Italia – Italexit con Paragone”, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

     

    Riguardo al suo nuovo partito. “Questo partito arriva proprio nel cosiddetto apice dell’epifania europeista –ha affermato Paragone-. Io non vedo l’ora di essere smentito e che l’Europa faccia capire ai cittadini che i soldi che stanzia arrivano direttamente nelle tasche delle famiglie, degli imprenditori, degli artigiani. Se però questi soldi non arrivassero, andate a citofonare a tutti quelli che stanno raccontando la favola dei soldi. Quindi presto faremo i conti e secondo me il futuro sarà drammatico. Il -12% del pil vuol dire che se perdi lavoro a 45 anni non lo trovi più. C’è la bomba sociale dell’immigrazione, che è funzionale ad un’Europa che vuole consumare i diritti dei lavoratori.

     

    nigel farage italexit nigel farage italexit

    Da qui a dicembre, per fare -12%, se uno è senza lavoro, chiude la sua attività, vorrà dire che tutti i debiti che ha con le banche non riuscirà ad onorarli. Le banche si ritroveranno una platea grandissima di gente che non potrà pagare i mutui, quindi a dicembre si rischia un nuovo intervento per salvare il sistema bancario. L’evoluzione economica del Paese sarà molto grave. Perché a fronte della crisi finanziaria devo assistere rassegnato al declino della piccola impresa, del commercio e dell’occupazione? Purtroppo tutte le misure assistenziali post-Covid rispetto al lavoro non hanno coperto neanche il 70%, i famosi prestiti bancari con garanzia dello Stato sono rimasti una scatola vuota a meno che non ti chiami Elkann”.

     

    Sul Recovery Fund. “Innanzitutto deve essere approvato da tutti i parlamenti dell’UE e se sarà approvato bisognerà vedere quando. Secondo me l’Olanda avrà difficoltà ad approvarlo perché il parlamento si sta spaccando. Se i parlamenti dicono che questo strumento non funziona si riparte da capo. E comunque si tratta di 4 spicci, se consideriamo quello che ha fatto la Fed in America”.

     

    gianluigi paragone italexit gianluigi paragone italexit

    Sul Mes. “Ho suggerito a Casalino di farsi spiegare bene come mai il suo fidanzato è finito nel casino del trading online, così capirebbe bene l’inganno dei mercati finanziari. Sembra che il fidanzato di Casalino sia rimasto attratto dalla fish d’ingresso del trading online, è la stessa cosa che succede nei casinò. I mercati sono sviluppati sull’algoritmo dei giochi. Il Mes è la stessa cosa. Loro ti invogliano ad entrare nel meccanismo così non ne puoi più fare a meno e rimani intrappolato nell’indebitamento rispetto al creditore senior. Così finchè non rientrerai nel debito dovrai accettare le condizioni di quel creditore. Ecco qual è il veleno mortale di questa roba”.

    nigel farage gianluigi paragone nigel farage gianluigi paragone

     

    Sulla possibile alleanza con la Lega. “Io non credo assolutamente all’idea che l’Europa possa essere corretta. Mi trovo spesso d’accordo con Borghi e Bagnai così come sono d’accordo col centrodestra sulle modalità del controllo delle frontiere. Certo, se dovessero votare Draghi presidente della Repubblica allora lì non sarei d’accordo. Io ho l’obiettivo di realizzare l’uscita dell’Italia dall’UE. Se per realizzare questo obiettivo devo allearmi con Marylin Manson io mi alleo pure con lui”.

     

     

     

    2. MINACCIATA E INSULTATA PER AVER LASCIATO I GRILLINI

    Alessandro Gonzato per ''Libero Quotidiano''

     

    Non è vero che «uno vale uno». I Cinque Stelle lo hanno dimostrato presto, non che avessimo dubbi. Lo slogan che ha portato la loro incompetenza al potere suona beffardo ogni giorno di più: ci sono ministri degli Esteri convinti che la Russia si affacci sul Mediterraneo e colleghi all' Istruzione che sostengono che gli imbuti si possano riempire. Un ex ministro alle Infrastrutture sosteneva l' esistenza di un tunnel che non esisteva: secondo lui però lo imboccavano migliaia di automobilisti al giorno.

     

    MONICA LOZZI VIRGINIA RAGGI MONICA LOZZI VIRGINIA RAGGI

    Il sottosegretario all' Economia che per contrastare la crisi economica ha consigliato ai ristoratori di cambiare mestiere è ancora in carica. Anche il voto di chi augura la morte al politico di turno "colpevole" di aver cambiato partito non dovrebbe valere uno, bensì zero, come certi rappresentanti di governo. E però, questo prevede la Costituzione, quel voto conta come gli altri. Chi sta vomitando minacce e insulti contro Monica Lozzi ha lo stesso diritto di influire sulle elezioni.

     

    Monica Lozzi è la presidente del settimo municipio di Roma. Fuoriuscita dai Cinque Stelle è entrata nel movimento ("Italexit") di un altro ex grillino, il senatore Gianluigi Paragone, che l' ha candidata a sindaco di Roma. È bastato questo perché la pagina Facebook della politica venisse travolta dalle peggiori schifezze. Tal Gianfranco Grifoni, che pare anche un uomo di una certa età (oltre che un grillino), scrive: «Legati un sasso al collo e buttati giù dal ponte così sei sicura di annegare».

     

    MONICA LOZZI MONICA LOZZI

    Umberto Turbinelli le dà della «troia» e della «traditrice del cazzo», regalando improperi anche a Paragone. Il termine prostituta viene declinato in molti modi. Uno che si firma Luca de Montemayor la etichetta come «fallita» e specifica: «Sia politicamente, sia come donna, e ancor peggio come madre». Piovono offese di ogni tipo, quasi sempre in un italiano incomprensibile.

     

    Non è la prima volta che capita a un politico e non sarà certamente l' ultima. E però ci auguriamo che una volta tanto tali gentiluomini paghino il conto. Intanto, sempre su Facebook, la Lozzi ha replicato così: «Purtroppo non sono molto brava a dialogare con chi, non essendo in grado di articolare frasi di senso compiuto, usa parole volgari e frasi molto spesso sgrammaticate per colpirmi. Preferisco "bannare" (bloccare, ndr) e denunciare. È sì cari miei», prosegue il messaggio, «con un solo clic posso eliminare ogni traccia di voi dalla mia vita relegandovi nell' oblio della rete e denunciandovi. Vi ricorderete di me guardando il vostro conto in banca volatilizzarsi, mentre io userò i vostri soldi per sostenere tutte quelle realtà che si battono in difesa delle donne vittime di violenze verbali, psicologiche e fisiche».

     

    monica lozzi monica lozzi

    Il sindaco di Roma Virginia Raggi, sua avversaria tra un anno, le ha espresso solidarietà e la Lozzi l' ha ringraziata del gesto. Qualcuno però, e tra i tanti post prendiamo quello di una certa Giuliana Mariani, addirittura bacchetta la Raggi per aver difeso l' ex compagna di partito: «Non ti confondere con chi ti tradisce... Se fosse in buona fede aspetterebbe la fine del mandato e si presenterebbe con chi le pare... Punto e fine... Certo offendere non va bene ma tradire non è da meno». C' è ancora qualcuno convinto che uno valga sempre uno?

    raggi lozzi raggi lozzi

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport