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    PARIGI VAL BENE UN PARCHEGGIO – FERMI TUTTI: NELLA CAPITALE FRANCESE ANCHE SCOOTER E MOTO DOVRANNO PAGARE PER PARCHEGGIARE. LO HA DECISO LA SINDACA ANNE HIDALGO – I MOTOCICLISTI DOVRANNO SGANCIARE DAI 2 AI 3 EURO L’ORA – LA GIUNTA PROCEDE SPEDITA, NONOSTANTE LE INCAZZATURE DEGLI SCOOTERISTI. CON LA SCUSA DELLA TRANSIZIONE VERDE, INCASSERÀ BEI SOLDONI IN VISTA DELLE OLIMPIADI DEL 2024 - VIDEO


     
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    Anais Ginori per “la Repubblica”

     

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    Una piccola rivoluzione è in arrivo nella Ville Lumière: anche scooter e moto dovranno pagare il parcheggio. Dal primo settembre diventa obbligatorio il pagamento di un ticket per la sosta dei veicoli a due ruote. È una nuova misura della sindaca Anne Hidalgo contro i mezzi inquinanti.

     

    La giunta formata da socialisti e verdi ha già pedonalizzato diverse aree della capitale e ristretto la circolazione in molte strade, oltre ad aumentare le piste ciclabili e limitare la velocità massima consentita sulle strade parigine a trenta chilometri orari.

     

    anne hidalgo anne hidalgo

    Parigi continua insomma nel suo obiettivo di diventare sempre più verde e sostenibile, anche a costo di aumentare la rabbia di chi si muove su veicolo con motore a benzina contro la sindaca socialista rieletta nel giugno 2020 per un secondo mandato e candidata sfortunata alle presidenziali dell'aprile scorso.

     

    Il costo della sosta per scooter e moto va da 2 a 3 euro l'ora a seconda degli arrondissement, mentre le multe possono salire fino a 37,5 euro. Il comune ha già aggiornato tutti i suoi parchimetri e anche le applicazioni di pagamento come ParkNow o Flowbird tra poche ore offriranno nuove tariffe per le due ruote. Per agevolare i lavoratori, e soprattutto i residenti, il comune ha negoziato tariffe scontate con i gestori dei parcheggi sotterranei, con un costo annuo che dovrebbe essere compreso tra 770 e 990 euro all'anno.

     

    Anne Hidalgo Anne Hidalgo

    Nonostante le proteste degli automobilisti, Hidalgo conferma di voler trasformare Parigi a tappe forzate, anche con l'obiettivo di presentare al mondo una città "green" in occasione dei Giochi Olimpici del 2024. La sindaca ha già pedonalizzato le banchine della Senna e allargato le zone vietate al traffico in alcune piazze simboliche come Bastille e Nation. Il limite di velocità a 30 chilometri orari è stato presentato nel settembre scorso come «una grande vittoria culturale».

     

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    In questo caso l'obiettivo, sostengono i fautori della riforma, non era tanto ridurre traffico ed emissioni di Co2 ma l'inquinamento acustico, oltre che garantire maggiore sicurezza per pedoni, in particolare bambini e anziani, e per tutti i nuovi adepti della "mobilità dolce", dai ciclisti agli utilizzatori di monopattini.

     

    La sosta a pagamento per le due ruote rischia di provocare disagi. Al momento sono state realizzate 43mila zone di sosta per due ruote, con specifica segnaletica orizzontale e verticale.

     

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    Un numero ritenuto insufficiente, sottolineano i proprietari di scooter e moto, visto che ogni giorno si stima che a Parigi, tra residenti e pendolari, circolino più di 100mila due ruote. La prossima rivoluzione green che prepara la giunta è la creazione di una grande Ztl nel centro storico di Parigi, sull'esempio di quanto fatto da alcune città italiane a cominciare da Milano.

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