Francesco Velluzzi per "la Gazzetta dello Sport"
roberto mancini con la mamma marianna 1
«È una cosa unica, è una cosa unica». Marianna Mancini, la mamma del c.t. Roberto lo ripete due volte. «Cosa devo aggiungere? Che è una gioia indescrivibile». Lei e Aldo, il marito, sono rimasti chiusi nella villa di Jesi a seguire il figlio e gli azzurri senza che nessuno li potesse disturbare. «Dopo è arrivata mia sorella e abbiamo stappato una bottiglia di champagne. Ci voleva, eh». La sorella del tecnico, Stefania, è andata a Londra, con suo figlio, i figli maschi del c.t., Andrea e Filippo e un amico. «Erano cinque in tutto».
E' stato un mese di felicità continua e di grande sofferenza. Perché la signora Marianna ha, coraggiosamente, scelto di farsi operare alle ginocchia. «Entrambe. Non so quante donne alla mia età lo avrebbero fatto, ma adesso le cose vanno decisamente meglio e non voglio altro che rivedere mio figlio a casa. Lo aspetto». Lo aspetta tutta Jesi che già da qualche giorno aveva tappezzato la città di locandine e manifesti perché ora Mancini è l'idolo assoluto in una città che tra schermidori e calciatori di soddisfazioni ne ha date. Le parole Discrezione. Questa è la parola d'ordine a casa Mancini. E' sempre stato così e il carattere del c.t. evidenzia questo aspetto.
roberto mancini piccolo con la mamma marianna e la cugina francesca
«Non l'ho voluto disturbare, aspetto che mi chiami. Ha tanto da festeggiare. C'erano le cerimonie ufficiali: presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, la cena con la squadra. Insomma, tutto quel che si deve fare. Ma arriverà prestissimo, qui a Jesi dove gli vogliono bene in tanti, a partire dal suo amico Bruno Sassaroli che è un padre putativo. Lui lo conosce bene. Roberto l'ho sentito domenica mattina, prima della finale, ed era tranquillo, come al solito. E' sempre stato così per tutto questo mese. Io gli chiedevo: ma vinciamo 1-0 o 2-0? E lui non si è scomposto: "Mamma, basta che vinciamo, l'unica cosa che conta è quella". E' stato di parola, è un combattente, fantastico. Ma lo sono stati tutti i ragazzi che dal primo giorno hanno costruito questo gruppo meraviglioso».
Il successo Marianna Mancini ora è sollevata: «Ma domenica la sofferenza è stata davvero tanta. Mi è piaciuto molto il finale, ma io e Aldo abbiamo sofferto con quei rigori». La mamma del c.t. non è solita soffermarsi sui singoli o su qualche calciatore in particolare, ma stavolta spende più di una parola: «Devo farlo per Donnarumma, perché quel ragazzo è stato proprio super con quei rigori che ha parato. E poi c'è Chiellini. E' davvero bravissimo, quanto mi piace, un capitano eccezionale».
roberto mancini con la mamma marianna
E quindi c'è la dedica per l'amico del cuore del figlio, quello che arrivava in ritardo alla partenza del pullman, quello che ha forgiato un gruppo incredibile: Gianluca Vialli: «Gli abbracci con Roberto in diretta televisiva sono stati qualcosa di straordinario. Voglio tanto bene anche io a Gianluca, lo conosco ovviamente da quando erano ragazzi alla Samp e l'ho avuto anche ospite qui a Jesi».
Dove oggi è atteso Roberto. Ma non è certo che ci sarà una festa in città. L'assessore allo Sport Ugo Coltorti è attivo, col telefono che squilla in continuazione. «Ma potremmo organizzare qualcosa di bello più avanti, invitando ovviamente anche Valentina Vezzali, che ora è sottosegretario allo Sport. Una bella festa. Perché Roberto starà pochissimo a casa per rivedere i suoi. E poi scapperà in vacanza, come è giusto che sia». Jesi è ai piedi di Mancini e non vede l'ora di incoronare il suo eroe. Ma, usando la stessa discrezione del c.t., che da domenica è campione d'Europa, gli dà tutto il tempo di godersi il meritato trionfo. Poi lo premierà.