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    PARTITO DEL LIVORE: TRA FALCHI E COLOMBE È GUERRA TOTALE - NON SI PARLANO, NON SI SALUTANO E, APPENA POSSONO, SI SFANCULANO


     
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    Amedeo La Mattina per "La Stampa"

    Alessandra MussoliniAlessandra Mussolini

    Più che falchi e colombe dovremmo parlare di cani e gatti. Il Pdl che sta correndo a fari spenti nella notte verso Forza Italia è ormai una comunità politica in frantumi, un falò di rapporti umani, un grumo di odii e sospetti. Si guardano in cagnesco, alcuni non si salutano quando si incontrano nei corridoi di Montecitorio e di Palazzo Madama. Anni di comune fede berlusconiana andati in fumo. Capannelli separati, discussioni fitte, «ma appena si avvicina o passa uno dell'altra cordata tutti muti: "zitto, che il nemico ti ascolta"», racconta Alessandra Mussolini.

    angelino alfanoangelino alfano

    «Non puoi capire il clima di sospetto nel quale viviamo. L'altro giorno in aula mi arriva una telefonata e mentre parlo prendo appunti. Quando finisco una colomba che mi chiede "con chi stavi parlando? stai raccogliendo le firme per il documento dei falchi, eh?" Io gli rispondo "ma che te ne frega a te?». Mussolini scuote la chioma bionda, fa un sospiro di dolore. «Finirà che ci saranno più firme sui documenti contrapposti che voti. Chi va al governo sbrocca, le poltrone fanno perdere la trebisonda».

    Due eserciti in rotta, la fine di un idem sentire che brillava di luce riflessa, un partito che girava tutto insieme attorno a Silvio Re Sole. Il quale si è stufato delle «mozioni d'affetto» di Alfano. «Mi dice in continuazione "presidente, lei lo sa che lei per me è come un padre ma non possiamo far cadere il governo". Io gli dico "non possiamo rimanere con chi vota la mia decadenza" e lui mi risponde "non è il Pd a portarla alla decadenza, ma una sentenza della Cassazione contro la quale non possiamo fare nulla". Del suo affetto non me ne faccio niente».

    Francesca Pascale e Maria Rosaria RossiFrancesca Pascale e Maria Rosaria Rossi marinella brambillamarinella brambilla

    Non ci sono solo motivi politici ad avere trasformato il Pdl in un partito di cani e gatti. C'è l'invidia di chi non è diventato ministro o capogruppo. L'invidia per chi va di più in televisione: Porta a Porta viene monitorato per vedere quante volte Vespa, considerato dai falchi vicino ad Alfano, invita le colombe. Cani e gatti, amicizie rotte, donne che odiano le donne, sospetti e cattiverie sulla senatrice Maria Rosaria Rossi che segue come un ombra il Cavaliere, ribattezzata la «badante del presidente» ma con un cuore politico che batte per Alfano.

    Renata PolveriniRenata Polverini

    Lei gestisce l'agenda del capo, filtra gli appuntamenti e il suo modo di farlo sembra che non piaccia nemmeno a Marinella Brambilla, la segretaria storica di Berlusconi rientrata in servizio dopo la gravidanza. Non c'è pace neanche a Villa San Martino.

    Gaetano QuagliarielloGaetano Quagliariello

    L'ex senatore Giuseppe Saro l'altro giorno è tornato a Palazzo Madama per seguire il caso Cancellieri dal vivo e fare due chiacchiere con vecchi colleghi di partito. È rimasto sbalordito per il deterioramento dei rapporti umani. «Ho trovato una situazione psico-politica devastata. Sentivo parlare di Quagliariello come di un appestato. Si sputtanano l'uno con l'altro. Schifani non viene salutato perché lo accusano di barcamenarsi e vogliono sostituirlo con un falco. Questa classe politica - osserva Saro - non è abituata alla battaglia politica, a discutere dentro il partito. E ora che un ciclo politico è finito c'è la guerra civile».

    Pure alla buvette cani e gatti vanno separati. «Una situazione veramente imbarazzante. L'altro giorno alla Camera - racconta Renata Polverini - mi sono avvicinata a due colleghi siciliani di fede alfaniana, Misuraca e Bosco, e scherzando ho detto "possiamo prenderci un caffe insieme o creiamo un incidente diplomatico? Mi sono trovata in ascensore con Cicchitto e non mi ha detto ciao, solo un freddo e imbarazzato "salve". Ma cosa ci sta succedendo?».

    CICCHITTO VERDINICICCHITTO VERDINI

    «Te lo spiego io», dice Sergio Pizzolante, vicinissmo a Cicchitto. «È stato inserito nel Pdl un virus estremista e devastante che ci allontana dalla cultura di governo. Lo hanno inserito i Santanché, Sallusti, Capezzone, figli di culture minoritarie missine, e radicali. Nel '94 Berlusconi ha riempito un vuoto politico con Forza Italia. Oggi - sostiene Pizzolante - la rinascita di Forza Italia crea un vuoto politico nel centrodestra moderato e riformista».

    Nervi a fior di pelle. L'altro giorno un misunderstanding tra Verdini e Cicchitto stava finendo alle mani. Cani e gatti non possono più stare nella stessa stanza. Anche Berlusconi ne sta prendendo atto.

     

     

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