Paolo Baroni per “la Stampa”
STEFANO PATUANELLI
A metà aprile era stato tassativo: «il no al Mes è definitivo, l' Italia non lo attiverà mai». E del resto questa è sempre stata la linea dei 5 Stelle, che da mesi ripetono il loro «no» al Mes sostenendo che ci può bastare il Recovery fund.
Ieri però, parlando in collegamento da Roma al Link festival di Trieste, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha dato l' impressione di cambiare un po' rotta, spiegando che «in questo momento riteniamo non sia necessario attivarlo. Dopodiché in Parlamento valuteremo».
Patuanelli apre a sorpresa al Mes? «Nessuna apertura, il mio è solo un ragionamento.
Ho descritto le condizionalità»ha spiegato a la Stampa.
giuseppe conte patuanelli
Bisogna «capire se c' è bisogno di quelle risorse», aveva argomentato in precedenza rispondendo a una domanda specifica. Si tratta di «prestiti, debiti senior» aveva poi aggiunto, che come tali al momento della restituzione hanno la precedenza su altri, compresi di Bot piazzati ai semplici risparmiatori. E quindi fissava le sue condizioni per attivare le risorse del fondo Salva Stati: «Se dovessimo averne bisogno, occorrerà capire se accompagnare quello strumento con una richiesta forte di una sospensione indeterminata delle previsioni sul rapporto deficit-Pil che l' Ue ha fissato tra gli Stati membri».
giuseppe conte luigi di maio
Speranza: dirò sempre sì Chi invece non ha dubbi è il ministro della Salute che di recente ha presentato in Parlamento un piano di investimenti straordinario. «Attivare il Mes? Per me è evidentemente sì. Se si tratta di risorse per il Servizio sanitario nazionale, il ministro della Salute dirà sempre sì», ha risposto Roberto Speranza nel corso della trasmissione Mezz' ora in più di Rai 3. «Ho sempre detto che per me tutte le risorse, se arrivano per il Servizio sanitario, sono le benvenute: sono assolutamente benvenuti i soldi del Mes, quelli del Recovery Fund e quelli del bilancio dello Stato».
Conte Speranza
E se Patuanelli, come aveva già proposto la scorsa estate, vuol coinvolgere nella discussione il Parlamento, per il ministro della Salute occorre «rovesciare lo schema, partendo dalla considerazione di che cosa ci serve»: in questo modo «riusciremo anche a sciogliere i nodi politici, che effettivamente ci sono, perché non possiamo far finta di non vederli».
conte speranza
Mes sì o Mes no? Il dibattito oggi è certamente destinato a prendere ulteriormente quota dopo che la scorsa settimana si è capito che il varo del Recovery fund potrebbe slittare.
A questo punto i 37 miliardi che il fondo Salva stati ci potrebbe assicurare, con l' unico vincolo di investirli in sanità, ci potrebbero davvero fare comodo.
Il Pd è a favore e lo stesso vale per Renzi, a favore anche tanti governatori regionali, il premier Conte traccheggia e non si sbilancia, mentre al ministero dell' Economia ci si preoccupa di tenere in qualche modo in equilibrio sussidi a fondo perduto (che non impattano sul debito, come quelli del Recovery fund) e prestiti (compreso il Mes) che pur se erogati a tassi molto convenienti invece lo ingrossano.
GIUSEPPE CONTE URSULA VON DER LEYEN
Lo scoglio della manovra Occhi puntati alle decisioni dell' Eurogruppo, che si riunisce oggi in videoconferenza e che dovrebbe proseguire la messa a punto del Recovery fund; mentre stasera sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva la Nota di aggiornamento del Def che rappresenta la cornice all' interno della quale il governo dovrà muoversi per mettere a punto la nuova legge di Bilancio. Il responsabile dell' Economia Gualtieri ha in mente una manovra da 40 miliardi, per metà finanziata in deficit e per metà legata a nuovi fondi europei. «È un esercizio complesso» ha spiegato, riferendosi alla questione tecnico-contabile ma forse non solo a quella.
stefano patuanelli foto di bacco patuanelli conte