Michela Proietti per corriere.it
ghali
«Perché ti comporti cosi? Cosa ti ho fatto?», le ha ripetuto più volte Ghali nel tentativo di calmarla. E lei: «Lo sai benissimo, lo sai benissimo...». Un sabato sera di paura e follia per Ghali Amdouni, il rapper milanese di origini tunisine che, rientrando alle 21.30 nella sua villetta di Buccinasco, è stato aggredito da una fan fuori controllo, una 22enne arrivata in treno da Moiano, paese in provincia di Benevento, proprio con l’intenzione di avvicinare il suo idolo.
Agli agenti della polizia locale di Buccinasco e ai carabinieri della compagnia di Corsico che hanno immobilizzato la ragazza e chiamato il 118 ha detto che voleva solo conoscerlo. Ma in realtà prima ha preso a calci la sua Bmw X2 parcheggiata sul vialetto, poi una volta scavalcato il cancello ha preso di mira tutto quello che si è trovata davanti, distruggendo i vasi e gli oggetti in giardino.
ghali aggredito
Ma il vero bersaglio era ovviamente Ghali: quando è comparso è stato aggredito dalla fan, che ha cominciato a insultarlo e ha tentato di colpirlo con una bottiglietta. Le forze dell’ordine intervenute per sedare l’aggressione si sono trovate davanti il rapper in stato di choc — incapace di dare una spiegazione dell’accaduto — e la fan definita «esagitata», subito trasportata all’ospedale San Carlo Borromeo per accertamenti di tipo psichiatrico.
Una possibile stalker
Dalle fonti investigative si apprendono altri dettagli che tracciano un profilo sopra le righe: anche davanti alle pattuglie la ragazza avrebbe manifestato un acceso rancore nei confronti dell’artista, rancore per il quale è giunta appositamente a Buccinasco.
ghali
Qualcuno ha ipotizzato che la 22enne possa essere una stalker: ma anche vittima di una psicosi passionale, conosciuta in ambito scientifico come sindrome di Clérambault, che prevede il passaggio da una fase di speranza di poter essere ricambiati, a una di profonda delusione e infine di rancore aggressivo, proprio come quello manifestato dalla giovane campana nei confronti di Ghali.
Non è chiaro se alla base ci sia una infatuazione irrazionale o un motivo legato a qualche dichiarazione fatta dal cantante: la ragazza è stata poi rilasciata ed è stata solo denunciata (a piede libero) per danneggiamento e violazione di domicilio.
ghali
Un episodio che riporta alla mente ossessioni del passato finite tragicamente, come quella per John Lennon ucciso da Mark David Chapman, ma anche fatti più vicini e recenti che hanno visto protagonista Michelle Hunziker, minacciata di una aggressione con l’acido. Ghali, nato nel ‘93 da genitori tunisini e cresciuto a Baggio, periferia milanese, ha visto aumentare la sua popolarità negli ultimi anni, dopo una serie di brani postati su YouTube e poi raccolti nell’album «Lunga vita a Sto»:
GHALI
il suo singolo di debutto «Ninna Nanna», uscito nel 2016 su Spotify, ha stabilito il record del più alto numero di ascolti e il nuovo album «Dna» ha conquistato il primo posto in classifica. Un successo figlio del suo tempo, denso di messaggi di integrazione, in cui i social e la Rete hanno giocato un ruolo importante: in un’intervista esclusiva rilasciata a 7, proprio alla vigilia del debutto di «Dna», Ghali ha svelato gli alti e bassi con il popolo della Rete, fatto di follower ma anche di haters.
Icona della musica e della moda, grazie a un gusto spiccato ereditato dalla madre e alimentato da frequentazioni come quella con la top model Mariacarla Boscono, l’artista è stato attaccato per il suo modo di vestirsi. «Provo un forte senso di dispiacere quando leggo quei commenti — ha confidato Ghali —. A volte però clicco sul profilo degli haters per capire chi sono: vedo i loro interessi e capisco che siamo diversi. La mia moda, come la mia musica, non è mai stata una cosa facile da digerire».
ghali
Il traguardo della casa
Potrebbe forse essere stata una delle sue canzoni a scatenare l’ira della fan, così inferocita da mettersi in viaggio solo per poter avere un confronto con il trapper, simbolo di una generazione che ha fatto dell’inclusione e della multiculturalità valori fondamentali.
Un percorso avvenuto non senza sacrifici, sostenuto dall’appoggio della madre, ma non da quello del padre, detenuto a San Vittore. Anche quella villetta a Buccinasco vandalizzata dalla fan campana è il simbolo di un riscatto sociale dopo anni difficili: «Io e mia madre abbiamo dormito nella stessa stanza, uno di fianco all’altra, fino allo scorso anno — ha detto Ghali —: solo da quando ho comperato la casa abbiamo due stanze diverse».
ghali con nuova fidanzata
Ora quel sogno di integrazione e accoglienza scricchiola sotto il peso dell’aggressione di una fan fuori controllo: «Non so che dire — queste le uniche parole che affida all’ufficio stampa —, sono ancora molto scosso».
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