1.CINA, 'A GEDDA SI È CONSOLIDATO CONSENSO SU UCRAINA'
SUMMIT GEDDA
(ANSA) - I colloqui internazionali ospitati a Gedda nel fine settimana dall'Arabia Saudita hanno contribuito a "consolidare il consenso internazionale sulla soluzione della crisi ucraina".
L'inviato speciale cinese per gli Affari eurasiatici, Li Hui, "ha avuto ampi contatti e comunicazioni con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi", ha ascoltato le opinioni e le proposte di tutte le parti e ha ulteriormente consolidato il consenso internazionale", secondo una dichiarazione diffusa dal ministero degli Esteri di Pechino.
2,LO SPIRAGLIO DI GEDDA CINA DISPONIBILE A NUOVI NEGOZIATI
Estratto dell’articolo di P.Bre. per “la Repubblica”
zelensky gedda
Era partito con poche aspettative, ma le indiscrezioni filtrate dal vertice di Gedda chiuso ieri sera in Arabia Saudita — 42 delegazioni, alcune delle quali di Paesi più vicini a Mosca che all’Occidente — sono sorprendenti. È la più interessante mediazione vista da mesi, e potrebbe essere stato posato il primo mattone di un processo che porti finalmente alla pace in Ucraina.
Il presupposto era pessimo: dopo la presentazione al G7 della “proposta di pace” in dieci punti del presidente Zelensky — che prevedeva cardini ferrei come il ritorno ai confini del 1991 e l’indisponibilità a trattare fino alla liberazione di tutti i territori occupati (compresa la Crimea) — il primo vertice a Copenaghen era stato un fallimento, con solo 15 Paesi partecipanti. Troppo rigida la posizione ucraina, troppo lontani i Paesi del mondo non allineati con l’Occidente come i Brics. Ma a Gedda sembra cambiato il vento.
LI HUI
L’assenza della Russia e la presenza della Cina e degli altri Brics hanno arato il terreno a qualcosa di inedito. Per la prima volta anche i Paesi che non avevano mai condannato l’invasione avrebbero accettato di fatto il principio del rispetto dell’integrità territoriale ucraina come fondante di un processo di pace. È una svolta. Ma non arriva a costo zero, per Kiev.
LI HUI
A traballare è infatti l’indisponibilità a negoziare fino alla liberazione dei territori occupati: era il punto più controverso, prevedeva la vittoria sul campo di battaglia prima di intavolare qualsiasi trattativa. Trasformava la “proposta di pace” in quella che per Mosca era una “ratifica di capitolazione”: se ora davvero Kiev fosse pronta a restituire al tavolo diplomatico quello che ieri voleva conquistare con le armi non fidandosi della Russia, il mondo potrebbe sperare. […]
PUTIN E LI HUI
Già si parla di un prossimo vertice. Riad si è impegnata a parlarne col Cremlino, la cui reazione all’esclusione da Gedda è furente. «Non c’è alcun presupposto per la pace, l’operazione militare proseguirà». E ha inviato decine di missili nelle città ucraine. Intanto verranno formati gruppi di lavoro per ciascuno dei punti della formula di Zelensky. […]