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    PER BLOCCARE LE POLEMICHE, GIORGIA MELONI VOLA A PALERMO PER RICORDARE BORSELLINO (MA NON SARA' ALLA FIACCOLATA) - LA PRESENZA DELLA PREMIER NON ERA PREVISTA, MA LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA NORDIO SUL REATO DI CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA, HANNO CONVINTO LEI E IL SUO STAFF A CAMBIARE PROGRAMMA - IL CORTEO CON SCHLEIN E SALVATORE BORSELLINO CHE HA ANNUNCIATO CONTESTAZIONI A “AVVOLTOI E IPOCRITI CHE PORTINO CORONE E ONORI FASULLI”


     
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    Estratto dell'articolo di Giovanni Bianconi per il Corriere della Sera

     

    giorgia meloni alla fiaccolata per borsellino del 2019 giorgia meloni alla fiaccolata per borsellino del 2019

    Dopo quattro anni di videomessaggi e dichiarazioni via Facebook, Giorgia Meloni torna a Palermo nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio, in cui morì Paolo Borsellino, magistrato-icona della destra italiana.

     

    L’ultima volta che la leader di Fratelli d’Italia venne per partecipare alla tradizionale fiaccolata organizzata dagli eredi del Movimento sociale italiano (partito per il quale Borsellino simpatizzò in gioventù) fu nel 2019, quando chiese una commissione parlamentare d’inchiesta per diradare «le troppe omissioni e scandalose ombre» sull’attentato che uccise anche cinque agenti di scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

     

    giorgia meloni carlo nordio giorgia meloni carlo nordio

    Oggi è la prima volta da premier, ma non parteciperà all’appuntamento di partito previsto in serata, limitandosi a una puntata mattutina. La motivazione ufficiale sono altri impegni, quella trapelata (ma smentita da Palazzo Chigi) sono ragioni «di ordine pubblico» per il timore di possibili contestazioni.

     

    In realtà non è usuale che un presidente del Consiglio partecipi a commemorazioni di parte di eventi così significativi, e dunque la presenza di Meloni si limiterà a due appuntamenti istituzionali: la deposizione di una corona di fiori alla caserma del Reparto scorte e, dopo una sosta sulle tombe di Falcone e Borsellino, un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, in compagnia del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della polizia Vittorio Pisani, oltre che alle autorità locali.

     

    giorgia meloni. giorgia meloni.

    Fino a pochi giorni fa la presenza della premier a Palermo non era prevista, ma le recentissime polemiche che hanno coinvolto il governo e la maggioranza dopo le intempestive dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio sul reato di concorso esterno in associazione mafiosa, hanno convinto lei e il suo staff a cambiare programma per cancellare — almeno nelle intenzioni — ogni dubbio sulla volontà dell’esecutivo di non arretrare nel contrasto alla criminalità organizzata.

     

    È quello che Meloni ribadirà oggi nel Comitato, e che ha già sottolineato annunciando un prossimo decreto legge per impedire che una recente sentenza della Corte di Cassazione metta a rischio indagini e processi per reati che hanno a che fare con mafia, camorra, ‘ndrangheta e gruppi simili.

    paolo borsellino e fiammetta borsellino 2 paolo borsellino e fiammetta borsellino 2

     

    Un intervento ben visto dagli stessi magistrati antimafia che nei giorni scorsi hanno difeso la «costruzione giuridica» del concorso esterno in associazione mafiosa contestata da Nordio, come ha fatto il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia rispondendo a un’apposita domanda della presidente Chiara Colosimo, deputata di Fratelli d’Italia che invece parteciperà alla fiaccolata.

     

    Del resto tra oggi e venerdì Palermo sarà meta di molti esponenti post-missini che (ancor più che in passato, dopo la conquista di Palazzo Chigi) intendono rivendicare l’eredità di Borsellino. Almeno al pari del movimento delle «agende rosse» guidato dal fratello del magistrato, Salvatore Borsellino, che invece è sempre stato e continua a essere ostile verso chi è stato e continua a essere alleato di Forza Italia, il partito fondato da Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, quest’ultimo già condannato proprio per concorso esterno in associazione mafiosa e tuttora indagato (come Berlusconi prima di morire, dopo ripetute archiviazioni) per concorso nelle stragi mafiose del 1993.

     

    SALVATORE BORSELLINO SALVATORE BORSELLINO

    Proprio le «agende rosse», insieme alla Cgil e altre sigle di sinistra, animeranno nel pomeriggio un altro corteo che arriverà in via D’Amelio — dove sarà anche la segreteria del Partito democratico Elly Schlein — all’insegna dello slogan «Basta Stato-Mafia». E Salvatore Borsellino ha annunciato contestazioni (non violente) a eventuali «avvoltoi e ipocriti che portino corone e onori fasulli».

     

    Il resto della famiglia Borsellino non partecipa da anni a commemorazioni pubbliche, limitandosi a una messa pomeridiana celebrata da un sacerdote amico

    SALVATORE BORSELLINO SALVATORE BORSELLINO strage via d'amelio 1 strage via d'amelio 1 SALVATORE BORSELLINO SALVATORE BORSELLINO

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