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    PER CASO SAPETE CHE FINE HA FATTO GLI ULTIMATUM DI CONTE AI BENETTON? ORA SIAMO AL PUNTO CHE CDP STA NEGOZIANDO CON I FONDI BLACKSTONE E MACQUARIE PER PRESENTARE ENTRO DOMENICA UN'OFFERTA AD ATLANTIA SULL'88% DI ASPI. MA IL GOVERNO NON AVEVA DETTO CHE LA RETE AUTOSTRADALE DOVEVA CONTROLLARLA LO STATO? I FONDI DEVONO REMUNERARE, E BENE, I LORO SOCI: SARANNO MEGLIO DEI BENETTON?


     
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    giuseppe conte – inaugurazione nuovo ponte di genova 1 giuseppe conte – inaugurazione nuovo ponte di genova 1

    DAGONOTA

    Per caso sapete che fine ha fatto l’ultimatum datato 31 agosto scorso di Conte ai Benetton? Ora siamo arrivati al punto che CDP sta negoziando con i fondi Blackstone e Macquarie per presentare entro domenica un'offerta ad Atlantia sull'88% di Aspi. Ma il governo non aveva detto che la rete autostradale doveva controllarla lo stato? I fondi devono remunerare, e bene, i loro soci: saranno meglio dei Benetton?

     

    Atlantia, dalla cordata Cdp un'offerta non vincolante E si cercano alleati italiani

    Rosario Dimito per “il Messaggero”

     

    Negoziato no stop fra Cdp, Blackstone e Macquarie per presentare entro domenica un'offerta ad Atlantia sull'88% di Aspi. Il piano, anticipato dal Messaggero, ha messo il turbo al titolo Atlantia che ieri ha chiuso in rialzo del 9,2% a 14,48 euro. Ma l'offerta non dovrebbe essere vincolante perché gli acquirenti non hanno fatto due diligence, e poi perché manca il Pef e l'atto transattivo.

    Giuseppe Conte Fabrizio Palermo Giuseppe Conte Fabrizio Palermo

     

    Va detto che una generica manifestazione di interesse non sarebbe presa in considerazione da Atlantia, che due giorni fa ha concesso a Cdp e ad alcuni investitori un periodo breve di esclusiva. La holding per scompaginare i suoi piani, per i quali ha convocato l'assemblea per il 30 allo scopo di varare il dual track, avrebbe bisogno di un'offerta definitiva. Avendo pochissimi giorni a disposizione si sta perciò lavorando in modo serrato con l'ausilio degli advisor sull'operazione ma anche per allargare la cordata: Unicredit e Citi per Cdp, Lazard per Blackstone, Rothschild e Claudio Costamagna per Macquarie.

     

    BLACKSTONE BLACKSTONE

    Il Tesoro, che ha spinto Cdp e Atlantia a riprendere il negoziato, in queste ore fa pressioni per rafforzare la componente italiana della cordata. Tutti guardano ad F2i come catalizzatore per raccogliere investitori istituzionali italiani: tra questi, le fondazioni e le casse di previdenza già azioniste del fondo infrastrutturale guidato da Renato Ravanelli.

    costamagna costamagna

     

     Il coinvolgimento di altri soggetti servirebbe a riequilibrare i pesi della cordata a tre, dove i due investitori avrebbero la maggioranza e Cassa il 10-15% con una governance che darebbe voce in capitolo a via Goito. Lo schema di intervento sarebbe ancora fluido. Il fondo Usa e quello australiano vorrebbero partecipare direttamente, i consulenti di Cdp invece ipotizzano la creazione di uno o due veicoli per rilevare l'88% dove cristallizzare meglio i poteri.

     

    Macquarie Macquarie

    Ma queste sono tecnicalità marginali perchè un altro tema di discussione è il prezzo che deve valorizzare la partecipazione, come ha sottolineato Atlantia. I valori si attestano su 9-10 miliardi, compreso il debito. Ma si sta anche considerando come tener conto della richiesta da parte di Cdp della manleva che Atlantia non ritiene possa costituire una priorità.

     

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