DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
1. L’HACKER DELLA GARBATELLA PASSAVA LE NOTIZIE AI RUSSI INDAGINE SU UN MAGISTRATO
Estratto dell’articolo di Valentina Errante per “il Messaggero”
CARMELO MIANO AL COMPUTER NEL SUO APPARTAMENTO
L'obiettivo adesso è capire per chi lavorasse e a chi girasse le informazioni sensibili Carmelo Miano. Di certo, il ragazzo prodigio […] è riuscito a guadagnare 5 milioni di euro in criptovalute, conquistati sui black market della droga. A insospettire è anche il fatto che, da utente registrato, si sia collegato a un portale russo che commercia informazioni sensibili. Spiega il gip che i file ritrovati sul suo pc sono solo una minima parte di quelli prelevati dai pc "target', perché «l'attaccante era solito cancellarli dopo averli inviati all'esterno».
L'hacker agiva dal suo appartamento alla Garbatella, a Roma. È lì che è stato sorpreso, nonostante le mille cautele adottate e l'anonimato mantenuto per anni. A tradirlo è stata la traccia del suo Ip, lasciata navigando su un sito porno. […]
[…] È il 4 giugno scorso, quando attraverso l'attività di monitoraggio del computer dell'hacker, gli uomini della postale lo intercettano, attraverso il suo pc, mentre si collega: «A partire dalle ore 12.08 alle ore 12.59 senza effettuare l'accesso», Miano si collega alla pagina web di login della sala stampa della Finanza.
Si legge nell'ordinanza: «Subito dopo l'indagato ha effettuato l'accesso al portale Russian Market99 il quale, da accertamenti Osint, risulterebbe essere un vero e proprio portale di e-Commerce del Criminal Hacking, dedicato alla vendita illegale di informazioni sensibili, come password, dati bancari e carte di credito, particolarmente orientato all'Italia».
CARMELO MIANO AL COMPUTER NEL SUO APPARTAMENTO
Sottolinea il gip nell'ordinanza: «La circostanza appare di assoluto rilievo non solo per le sue implicazioni transnazionali, ma anche per il fatto che il Miano vi avesse fatto regolare accesso "in chiaro", circostanza che dimostra come lo stesso sia con ogni probabilità un utente registrato sul market […] ed avesse già utilizzato in precedenza i suoi "servizi"».
[…] Nell'aprile del 2023, Miano ha visualizzato, «prelevandolo» da una cartella accessibile dal suo pc, due documenti di Telespazio spa. In particolare uno dal titolo "Servizi satellitari flotta aeronavale guardia di finanza architettura generale e servizi".
Spiega il gip che il "furto" presenta elementi dì connessione con l'attacco ai sistemi della Finanza. Infatti, accedendo illecitamente alla rete Gdfnet, Miano avrebbe utilizzato «come "ponte" postazioni di lavoro ubicate a bordo di due imbarcazioni, connesse proprio alla rete satellitare gestita da Telespazio».
Il giudice conclude: «Appare evidente come questi avesse dapprima violato la rete satellitare di Telespazio, per poi utilizzare le macchine compromesse per accedere alla rete interna della Finanza». Il documento acquisito, in pratica, conteneva «la descrizione dell'architettura della rete satellitare di Telespazio e dei servizi offerti, con informazioni sulle vulnerabilità.
[…] È il 21 maggio del 2021 quando, in un'attività «frenetica» Miano usa le password di un magistrato per inserirsi nel portale giustizia. Si legge nell'ordinanza: «L'indagato effettuava un ulteriore collegamento in desktop remoto, copiando e incollando le credenziali di accesso da un file di testo aperto sul suo pc, riusciva a fare accesso ad una macchina non meglio identificata, utilizzando un account utente effettivamente esistente nel dominio Giustizia e verosimilmente ricollegabile ad un magistrato della procura della Repubblica di Napoli». Una vicenda sulla quale indaga la procura di Roma. […]
2. L’HACKER IMPRENDIBILE, LE NOTTI AL PC ALLA GARBATELLA E UN TESORO DA SETTE MILIONI
Estratto dell’articolo di Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”
È partito da Gela che già aveva cominciato a infiltrarsi nei sistemi informatici del tribunale della sua città. E poi anche in quelli della procura di Brescia e del ministero della Giustizia. All’inizio Carmelo Miano, 23 anni, voleva sapere a che punto fossero le denunce sul suo conto per truffa, una a un’assicurazione e una per traffico di cryptovalute, ma forse non sapeva fino a che punto si sarebbe spinto: scardinare le protezioni della cybersicurezza di alcune fra le più importanti istituzioni nazionali, come la Guardia di Finanza, Tim, Telespazio, ma anche inoltrarsi sul terreno rischioso del black market […].
«Sì, sono stato io», ha confermato ieri durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Roma, descrivendo la carriera di hacker. Con lui l’avvocato Gioacchino Genchi, che chiederà i domiciliari e di trasferire l’indagine a Perugia perché il ragazzo ha violato anche i profili dei pm titolari dell’inchiesta.
Il legale ha comunque lodato «un’indagine informatica fatta così bene, anche se la contestazione del danneggiamento del sistema informatico non sussiste visto che il sistema era già disastrato e privo dei minimi dispositivi di protezione».
«È il più bravo mai visto in Italia», confermano gli investigatori parlando di Miano, arrestato martedì scorso nella sua abitazione romana, alla Garbatella, trasformata in un covo informatico dal quale colpire ed esfiltrare dati sensibili da sistemi giudiziari e sanitari. A incastrarlo la visita su un sito porno, ma anche le microtelecamere piazzate dai poliziotti proprio sulla postazione e sul pc portatile del 23enne, che secondo l’accusa agiva con la complicità di un agente infedele amico di famiglia, Ivano I., e di altre tre persone, compreso il padre Antonino.
Rampollo di una famiglia benestante, figlio di un funzionario sanitario, con una sorella minore che studia Medicina, Miano ha frequentato il liceo scientifico mostrando una passione sfrenata per la matematica e l’informatica. Un talento innato che ha rischiato di essere bruciato da una brutta storia di bullismo, di cui è rimasto vittima, che lo ha allontanato a lungo dai banchi di scuola. E lo ha spinto a chiudersi in casa. Davanti al pc.
La Postale […] gli ha dato la caccia per almeno quattro anni, lui ha dato la caccia a chi cercava di prenderlo, violando mail e piattaforme social scaricate sui computer di magistrati e investigatori costringendoli a non poterli utilizzare. Nell’elenco ci sono perfino i quadri di comando del pattugliatore «Greco» delle Fiamme Gialle e accessi al portale Russian Market 99 dedicato alla vendita di informazioni sensibili.
[…] A favore di chi? C’è un livello superiore? Miano è in isolamento nel carcere di Regina Coeli, rischia fino a 30 anni, ma al momento non sono emersi collegamenti fra la sua attività e gli ambienti della malavita organizzata o eversiva, oppure ancora di spionaggio militare o industriale. Forse è presto.
Anche sul suo arrivo a Roma, dove conclusa la scuola e già hacker affermato, si è iscritto all’università privata Unicusano e si è laureato in Ingegneria informatica (è stato anche bocciato in alcuni esami) si continua a indagare. Viveva in un appartamento preso in affitto da un ex magistrato del Csm ed era stato assunto dopo sei mesi di stage nella sede romana della NttData, società specializzata in cyber security. «Non ha mai utilizzato i nostri sistemi per commettere reati», spiegano dall’azienda.
Anche perché Miano non ne aveva bisogno. […]
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