Marco Antonellis per Dagospia
fico grillo di maio
Finalmente l'ha capito anche Giggino Di Maio: come Dagoanticipato, il Pd, il suo principale alleato di governo, oltre che un intervento "pesante" di Beppe Grillo non disdegnerebbe affatto un cambio di leadership al vertice dei 5Stelle magari con un nome che sappia serrare le fila e tenere unito il Movimento in queste settimane fondamentali, pena la caduta del governo Conte (un nome sicuramente gradito in ambienti Dem è quello di Roberto Fico, non per niente lestissimo ad auspicare che "l'Italia sia matura" a proposito della proposta zingarettiana sullo Ius Soli).
fico di maio
Perché tra i Dem, la vera paura ormai non è più rappresentata da Matteo Renzi (i numeri di Italia Viva non spaventano mentre è stata bloccata con successo l'emorragia interna) ma dallo sfaldamento del pianeta grillino ("come è possibile che dopo due mesi non abbiano ancora un capogruppo alla Camera?").
luigi di maio roberto fico napoli
Ed è proprio per questo assicurato i bene informati, per il timore che andando avanti di questo passo possa perdere la guida del Movimento che Giggino di Maio ha cominciato a mettersi di traverso a "Giuseppi" Conte, prima con la storia del Mes manco fosse Salvini e poi rinunciando addirittura al G20 in Giappone per un tour in Sicilia: insomma, meglio le elezioni (che peraltro grazie al vincolo del doppio mandato farebbero uscire di scena molti dei suoi rivali interni ma vedrebbero Giggino rimanere comunque saldamente leader dei 5Stelle) che perdere il partito", assicurano in Transatlantico.