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    PER EVITARE L'ERGASTOLO ALESSANDRO IMPAGNATIELLO POTREBBE CHIEDERE LA PERIZIA PSICHIATRICA O AVVALERSI DELLA GIUSTIZIA RIPARATIVA - LE DUE “CARTE” CHE POTREBBE GIOCARSI IL BARMAN 30ENNE, REO CONFESSO PER L’OMICIDIO DELLA COMPAGNA GIULIA TRAMONTANO - SULLA BASE DELLE INDAGINI DELLA PROCURA MA ANCHE PER LA LINEA DIFENSIVA TENUTA FINORA (IMPAGNATIELLO HA RINUNCIATO AL RIESAME ED È IN CARCERE DA 5 MESI), LA RICHIESTA DELLA PERIZIA APPARE PIUTTOSTO REMOTA…


     
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    Cesare Giuzzi per corriere.it - Estratti

     

     

    alessandro impagnatiello alessandro impagnatiello

    Due carte. Una che potrebbe influire in modo decisivo sull’entità della condanna, la seconda sulle cosiddette pene accessorie. Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne reo confesso per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano da qui al 18 gennaio, data della prima udienza davanti alla Corte d’Assise, potrà decidere quali utilizzare. Se solo la prima, ossia quella di una perizia per accertare le condizioni psichiatriche del 30 enne, già annunciata dai suoi legali Giulia Geradini e Samanta Barbaglia, o se invece chiederà di «accedere ai programmi di giustizia riparativa».

     

    La richiesta di perizia psichiatrica, qualora venga davvero accertato un vizio di mente parziale o totale, potrebbe evitare a Impagnatiello l’ergastolo. Ma è una eventualità che al momento, sulla base delle indagini della procura ma anche per la linea difensiva tenuta finora (Impagnatiello ha rinunciato al Riesame ed è in carcere da 5 mesi), appare piuttosto remota. 

    ALESSANDRO IMPAGNATIELLO - GIULIA TRAMONTANO ALESSANDRO IMPAGNATIELLO - GIULIA TRAMONTANO

     

    Il 30nne è accusato di omicidio aggravato dalla crudeltà, dai futili motivi, dal vincolo affettivo, dalla premeditazione. La partita però si deciderà, come giusto che sia davanti ai giudici della prima Corte d’Assise. Finora nelle indagini dei carabinieri della squadra Omicidi del Nucleo investigativo coordinati dai magistrati Letizia Mannella e Alessia Menegazzo, non sono emersi elementi che facciano presupporre agli inquirenti vizi di mente.

     

    Diversa è invece la questione sulla cosiddetta giustizia riparativa.  Un diritto che spetta a tutti i condannati in base alla recente riforma Cartabia. «Non parliamo ora di giustizia riparativa, deve ancora iniziare il processo», frenano per ora i legali. La difesa chiarisce che questo istituto - una forma di risoluzione del conflitto e riparazione del danno con programmi di mediazione, del tutto sganciata dal fronte penale - è previsto per tutti i condannati. Tanto che il gip Angela Minerva, che ha disposto l'inizio del processo per il 18 gennaio, con formula standard ha indicato, come da codice, questa «facoltà» per Impagnatiello nel decreto di giudizio immediato.

    alessandro impagnatiello alessandro impagnatiello

     

    La difesa, dunque, valuterà pure questa ipotesi e semmai ne farà richiesta ai giudici. Sarà, poi, nel caso il Centro per la giustizia riparativa del Comune di Milano a dover dare il via libera al programma, se ne individuerà uno adatto per il 30enne. Una mediazione a cui i familiari di Giulia non dovranno necessariamente prendere parte, tanto che allo stato viene esclusa questa eventualità.

     

    Diversi sono già i casi di ammissione alla giustizia riparativa come quello di Davide Fontana, bancario di 45 anni che uccise e fece a pezzi Carol Maltesi, o di Lorenzo D'Errico in carcere per aver ucciso a martellate il padre Carmine, solo per citarne alcuni.

     

    (…)

     

    alessandro impagnatiello alle 7.08 dopo.l omicidio di giulia tramontano alessandro impagnatiello alle 7.08 dopo.l omicidio di giulia tramontano

    I magistrati hanno scelto però di ascoltare eventualmente ciò che avrà da dire Impagnatiello (che potrebbe sempre avvalersi della facoltà di non rendere dichiarazioni) solo davanti ai giudici della Corte d'Assise. Un esame dell'imputato che quindi potrebbe rivelarsi decisivo per chiarire gli ultimi punti oscuri del delitto. La pressione anche mediatica sul processo a Impagnatiello è già alta. Nelle prossime settimane difesa, accusa e parti civili (la famiglia Tramontano e il Comune di Senago, se verranno entrambe accolte) dovranno redigere e presentare le liste dei testimoni. C'è però la possibilità che Impagnatiello decida per una soluzione «ibrida», in una sorta di abbreviato ma senza sconti di pena:  far acquisire tutti gli atti, rinunciando a sentire i testi in aula.

    GIULIA TRAMONTANO - ALESSANDRO IMPAGNATIELLO GIULIA TRAMONTANO - ALESSANDRO IMPAGNATIELLO alessandro impagnatiello alessandro impagnatiello

     

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