Da open.online
TERZA DOSE VACCINI
Per fronteggiare Covid-19 sarà necessario un richiamo ogni anno come per l’antinfluenzale. Parola di Francesco Vaia, direttore generale dell’ospedale Spallanzani di Roma, che su Omicron spiega: «I dati che arrivano dal Sudafrica non giustificano allarmismi».
Vaia, a colloquio oggi con il Fatto Quotidiano, dice che questo è il modo per superare l’emergenza: «Come per l’influenza, fare un richiamo annuale con vaccini che siano però aggiornati alle varianti. La vaccinazione annuale non deve essere un dramma e dobbiamo adottare misure che facciano delle famiglie le nostre alleate, non spaventarle. Con il sorriso e con il buon senso. Ne usciremo, ci siamo».
TERZA DOSE VACCINI
Sulla Omicron Vaia dice che «la variante subentrerà alla Delta (che già era subentrata all’Alfa e che potrebbe a sua volta essere sostituita da altra ancora). Non sembra più patogena e non sta destando allarme per cui si potrebbe pensare addirittura ad una variante più benigna, seppur dobbiamo però considerare che la popolazione sudafricana è molto giovane e, quindi, come ci ha insegnato la pandemia meno soggetta a malattia, soprattutto grave.
TERZA DOSE VACCINI
Ma i colleghi sudafricani sono ottimisti e auspicano, tra l’altro, una revisione delle misure di chiusura da parte degli altri Stati e io credo che abbiano validi motivi. Non dobbiamo avere paura. Non vi sono affatto motivi. In Italia abbiamo pochissimi casi e scarsamente rilevanti clinicamente; allo Spallanzani, ad esempio, allo stato zero».
TERZA DOSE VACCINI