PAPA BERGOGLIO SULL AEREO PAPALE
Se un figlio rivela la sua omosessualità ai genitori, questi devono "pregare, non condannare, dialogare, capire, fare spazio perché si esprimi" perché altrimenti viene meno "la maternità e la paternità". Lo ha detto il Papa nella conferenza stampa sul volo di ritorno da Dublino. "Mai dirò che il silenzio è un rimedio. Tu sei mio figlio, sei mia figlia, come io sono tuo padre, tua madre. Parliamo. Quel figlio ha diritto ad una famiglia e non ad essere cacciato via".
E ha aggiunto: "In quale età si manifesta questa inquietudine [dell'omosessualità] del figlio? Una cosa è quando si manifesta da bambino che ci sono tante cose da fare con la psichiatria, per vedere come sono le cose. Un'altra cosa è quando si manifesta dopo 20 anni o cose del genere".
Da www.repubblica.it - Polemiche sui social per una frase del Pontefice pronunciata durante la conferenza stampa sul volo di ritorno da Dublino. Rispondendo alla domanda su cosa consigliare a un genitore che scopre di avere un figlio gay, nell'ambito di un discorso più ampio in cui ha parlato anche di "dialogo" e di accoglienza, Francesco ha affermato: "In quale età si manifesta questa inquietudine? Se si manifesta da bambini, ci sono tante cosa da fare con la psichiatria. Un'altra è se si manifesta dopo i vent'anni".
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Le associazioni per i diritti delle persone lgbt hanno definito "gravi e irresponsabili" le parole del Papa e hanno ricordato che dal 1990 l'Organizzazione mondiale della sanità ha cancellato l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali (a cura di Pasquale Quaranta).