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    PER IL CASO DI GABRIELE MARCHETTI, RIMASTO PARALIZZATO DOPO UN INCIDENTE A “CIAO DARWIN” IL 17 APRILE DEL 2019, FINISCONO A PROCESSO QUATTRO PERSONE, TRA I QUALI DUE DIRIGENTI DI RETI TELEVISIVE ITALIANE, SOCIETÀ DI MEDIASET E PRODUTTRICE DEL PROGRAMMA - L'ACCUSA, PER TUTTI QUANTI, È LESIONI COLPOSE GRAVISSIME - PER I MAGISTRATI, NON SAREBBERO STATE UTILIZZATE LE MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE, NON E’ STATA VERIFICATA L’IDONEITA’ DEL CONCORRENTE A CUI NON SAREBBERO STATE FORNITE ISTRUZIONI E ADDESTRAMENTO…


     
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    Michela Allegri per “il Messaggero”

     

    La sua vita è stravolta ormai da tre anni, da quando ha partecipato a un gioco televisivo, ha avuto un incidente ed è rimasto completamente paralizzato. Era il 17 aprile del 2019 quando Gabriele Marchetti, 56 anni, aveva preso parte come concorrente a una puntata di Ciao Darwin, trasmissione di punta di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis.

     

    Durante il gioco del Genodrome era scivolato su uno dei rulli, aveva perso l'equilibrio ed era caduto, sbattendo violentemente la testa. Da quel giorno non può più muovere braccia, gambe e tutto quanto il corpo. Ora, però, si apre un nuovo capitolo di questa vicenda: la Procura di Roma ha disposto la citazione diretta a giudizio per quattro imputati, tra i quali due dirigenti di Reti televisive italiane, società di Mediaset e produttrice del programma. Il processo inizierà il 20 aprile.

    GABRIELE MARCHETTI, IL CONCORRENTE DI CIAO DARWIN CHE RISCHIA LA PARALISI GABRIELE MARCHETTI, IL CONCORRENTE DI CIAO DARWIN CHE RISCHIA LA PARALISI

     

    L'IMPUTAZIONE

    L'accusa, per tutti quanti, è lesioni colpose gravissime. Secondo il procuratore aggiunto Giovanni Conzo e il pubblico ministero Alessia Miele, titolari del fascicolo, i quattro avrebbero agito con «imprudenza, imperizia e negligenza», senza osservare le norme in materia di sicurezza e, soprattutto, senza avvisare il concorrente dei rischi che avrebbe potuto correre. Sotto accusa ci sono Sandro Costa e Massimo Porta, di Rti spa, Massimiliano Martinelli, della Maxima, società produttrice dell'attrezzatura, e Giuliana Giovannotti, della Sdl 2005, incaricata della selezione, formazione e informazione dei concorrenti.

     

    LE CONTESTAZIONI

    Secondo i magistrati, Costa non avrebbe adottato le necessarie misure di prevenzione e di protezione dei partecipanti al gioco e non avrebbe effettuato una completa valutazione dei rischi delle prove incluse nella puntata. Porta, invece, avrebbe omesso di verificare l'idoneità del concorrente e non gli avrebbe nemmeno fornito istruzioni e addestramento. Martinelli, nella fase della progettazione del macchinario, avrebbe trascurato le conseguenze di incidenti e perdite di equilibrio: la vasca sottostante ai rulli era di dimensioni troppo piccole e il fondo non era idoneo ad attutire eventuali cadute. La Giovannotti, infine, non avrebbe fornito alla vittima le informazioni necessarie in relazione ai rischi.

     

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    IL DRAMMA

     L'incidente era avvenuto mentre Marchetti stava facendo la prova dei rulli: saltando da un cilindro all'altro aveva perso l'equilibrio ed era precipitato nella vasca sottostante, che conteneva poca acqua e aveva il fondo rigido. Nella caduta, il concorrente aveva battuto la testa sul pavimento. La superficie dei rulli era scivolosa: un escamotage per rendere più difficile la prova, sottolineano gli inquirenti.

     

    Dalle indagini è emerso che la vasca conteneva acqua «con profondità di appena 1,09 metri»: troppo poca per garantire una caduta in sicurezza. Marchetti aveva riportato subito un grave «trauma cranico con contraccolpo del rachide cervicale», è scritto negli atti. La conseguenza è stata una malattia incurabile: tetraplegia con paralisi totale degli altri superiori e inferiori.

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