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    CELLULARI E MOTORI, NIENTE GIOIE SOLO DOLORI: OGGI SI DECIDE SE IL CORONAVIRUS FARA' SALTARE IL ''MOBILE WORLD CONGRESS'', LA PIÙ GRANDE FIERA DI TELEFONIA AL MONDO. GLI ULTIMI FORFAIT DA PARTE DI VODAFONE E NOKIA, CHE SEGUONO AMAZON, LG, SONY, AT&T, E ALTRE 30 SOCIETÀ. SE ASPETTANO UN ALTRO PO' VENGONO QUELLI DEI TELEFONI A GETTONI - SALTA IL GRAN PREMIO DI CINA, A DATA DA DESTINARSI


     
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    1. CORONAVIRUS: STAMPA, OGGI LA DECISIONE SU FIERA BARCELLONA

    MOBILE WORLD CONGRESS SMARTPHONE MOBILE WORLD CONGRESS SMARTPHONE

     (ANSA) - La Gsma, l'associazione mondiale degli operatori delle telecomunicazioni che organizza la fiera di Barcellona "Mobile World Congress", ha anticipato ad oggi alle ore 14 la riunione per decidere se cancellare o meno la manifestazione, in programma a fine febbraio, a causa del coronavirus. Lo riporta il quotidiano di Barcellona La Vanguardia sul suo sito. La riunione, che era prevista per il prossimo venerdì, arriva quando già una trentina di aziende hanno disdetto la partecipazione alla fiera a causa dell'epidemia.

     

    1. CORONAVIRUS: ANCHE NOKIA RINUNCIA A FIERA BARCELLONA

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     (ANSA) - Anche Nokia cancella la sua partecipazione al Mobile World Congress, la fiera hi-tech in programma a fine febbraio a Barcellona, a causa dell'epidemia di coronavirus. La decisione, spiega una nota, è stata presa "dopo una valutazione completa dei rischi connessi a una situazione in rapida evoluzione" e per "salvaguardare la salute e il benessere dei dipendenti e degli altri, riconoscendo al contempo la responsabilità nei confronti del settore e dei clienti". Tra le defezioni eccellenti Ericsson, Lg, Amazon e Facebook.

     

    nokia 5g nokia 5g

    Con Nokia si allunga così la lista delle aziende che rinunciano al Mobile World Congress di Barcellona per i timori dell'epidemia coronavirus. Nelle ultime ore si sono aggiunte Deutsche Telekom - lo scrive l'edizione online di Reuters - e Mediatek, azienda taiwanese di semiconduttori. Ancora, sono arrivate le rinunce dell'azienda spagnola Telnet Redes e della cinese Royole, che avrebbe dovuto presentare il suo nuovo smartphone pieghevole, ma anche dell'azienda antivirus McAfee.

     

    1. CORONAVIRUS: VODAFONE NON PARTECIPA A FIERA BARCELLONA

    nokia 225 nokia 225

     (ANSA) - Vodafone non parteciperà al Mobile World Congress, la fiera in programma a Barcellona a fine febbraio. "Anche se in questa fase è difficile quantificare il rischio potenziale, diamo la massima importanza alla sicurezza e al benessere dei nostri dipendenti, clienti e partner", si legge in una nota. Vodafone si unisce a una quarantina di aziende che hanno rinunciato alla fiera. Tra queste anche Hmd Global, produttrice dei telefoni a marchio Nokia.

     

    1. CORONAVIRUS: SALONE MOBILE, MANCHERANNO 30MILA CINESI

     (ANSA) - Al prossimo Salone del mobile, dal 21 al 26 aprile in Fiera Rho a Milano, mancheranno i visitatori cinesi, che lo scorso anno sono stati 30mila: lo ha detto il presidente della kermesse Claudio Luti, presentando la 59esima edizione. "Certo, i cinesi mancheranno - ha detto Luti - ci saranno dei provvedimenti, abbiamo rafforzato il digitale e questo servirà per il futuro, non solamente per i cinesi. Noi espositori cinesi non ne abbiamo, come invece altre fiere che ne hanno molti, ma - ha aggiunto - abbiamo molti visitatori cinesi, anzi l'anno scorso è stato il gruppo più importante, sono stati circa 30mila. Abbiamo un mercato in sviluppo in Cina che seguiremo, cercheremo di fare il meglio perché diventerà un mercato sempre più importante".

     

    1. EFFETTO CORONAVIRUS SU F1,CINA RINVIATA E SENZA DATA

     (ANSA) - Il calendario della Formula 1 perde pezzi, 'contagiato' dal coronavirus. La Fia ha ufficializzato il rinvio a data da destinarsi del gp di Shanghai del 19 aprile (limitandosi ad auspicare che si possa recuperare "prima possibile"), ma anche per la prima gara in Vietnam, il 5 aprile sulla pista di Hanoi, si fa concreto lo spettro della cancellazione. Il mondiale rischia di perdere due appuntamenti, considerati tra l'altro strategici per un mercato dell'auto importante come quello asiatico.

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    Ma l'espandersi del coronavirus, che appare inarrestabile nonostante le precauzioni sanitarie a livello mondiale, fa paura ed i medici insistono sulla necessità di evitare assembramenti di pubblico in zone a forte rischio. "Ci auguriamo di poter correre in Cina quanto prima possibile, esprimendo i nostri auguri per il meglio alla popolazione locale in questo momento difficile" recita il comunicato della Federazione internazionale, che pesa come una pietra tombale sull'avvenimento, almeno per quest'anno. Una curiosità: il rinvio causa anche lo slittamento del Gp numero 1.000 per la Ferrari, che ha dato nome all'ultima monoposto di Maranello.

     

    Il numero di decessi e contagiati sale ogni giorno e Shanghai si trova a soli 500 chilometri da Wuhan, dove l'epidemia è esplosa. Era inevitabile che la Fia accogliesse la richiesta, avanzata dalla stessa Federazione automobilistica cinese e dall'assessorato allo sport di Shanghai. Già la scorsa settimana il Direttore sportivo della F1, Ross Brawn, aveva ammesso che la gara in Cina era a rischio, pur tenendo aperta la porta alla possibilità che venisse riprogrammata. Eventualità che però appare difficile in un calendario già affollato da 22 appuntamenti.

     

    "Lasceremo aperta l'opportunità di vedere se la gara potrà svolgersi nel corso dell'anno" aveva detto Brawn. Intanto il Gp di Russia, fissato per il 27 settembre, tra Singapore ed il Giappone, ha già escluso lo scambio di date con la Cina. Trovare un altro fine settimana compatibile con la logistica per il trasporto di squadre e attrezzature sarà molto difficile e quasi certamente richiederebbe ai team l'impegno a correre per tre fine settimana di fila. Il Gp in Cina è l'ultimo di una serie di eventi cancellati a causa del coronavirus. Le autorità di Shanghai hanno sospeso le attività sportive locali nella città dall'inizio di febbraio.

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    La Formula E ha annullato il suo meeting previsto a Sanya e anche i Mondiali di atletica leggera di Nanchino sono stati annullati. Così come le partite di qualificazione del Gruppo B di calcio olimpico femminile per Australia, Cina, Taiwan e Thailandia, mentre il torneo di qualificazione del basket olimpico femminile è stato spostato da Foshan (1.000 km da Wuhan) in Serbia.

     

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