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    MASCHICIDIO! - PER L’OMICIDIO DI PIETRO SANNA, IL DJ UCCISO A LONDRA CON 36 COLTELLATE, CONDANNATA LA EX FIDANZATA, LA 25ENNE BENGALESE HASNA BEGUM - LA RAGAZZA NON AVEVA ACCETTATO LA FINE DELLA LORO RELAZIONE: “NON PENSARE DI SFUGGIRMI, TI CERCHERO’ OVUNQUE E TI PUNIRO’…” - PARRUCCA BIONDA, IMPERMEABILE E COLTELLACCIO: ECCO COME HA ORGANIZZATO IL DELITTO


     
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    Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”

     

    HASNA BEGUM HASNA BEGUM

    «Io o nessun'altra». Non è melodramma d' altri tempi ma la forsennata «insana ossessione» di una ragazza che non ha saputo rassegnarsi a un amore finito, ha perseguitato il suo ex per mesi, con telefonate e sul web, e l' ha infine colpito con 36 coltellate, accanendosi quando era già svenuto a terra e lasciandolo morire dissanguato. Ergastolo e libertà condizionale vietata per almeno 20 anni: ad Hasna Begum, 25 anni, massimo della pena dall' Alta Corte di Londra, ha svelato ieri La Nuova Sardegna .

     

    Sei mesi fa ha assassinato Pietro Sanna, due anni più giovane, allegro e mite, andato via da Nuoro per cercare fortuna in Inghilterra, chiamato dal fratello più grande Giommaria, a fare sandwich di giorno in una paninoteca e il dj la notte per arrotondare e liberare la sua grande passione, la musica.

     

    Hasna, piccoletta, bruna, occhi lampeggianti, carattere forte, mai ha accettato compromessi. Commessa in un negozio di oggetti da regalo, famiglia originaria del Bangladesh che per lei voleva un tranquillo matrimonio «combinato», ha rotto con i suoi quando è andata a vivere con Pietro in una casetta a Canning Town. Neanche un anno insieme, troppo diversi. «Mi chiude ogni spazio, mi sento prigioniero» si lamentava lui con gli amici.

    PIETRO SANNA E HASNA BEGUM PIETRO SANNA E HASNA BEGUM

     

    Ma la fine della storia è stata per Pietro Sanna l'inizio dell' inferno. «Non pensare di sfuggirmi - lo aveva minacciato - ti cercherò ovunque e ti punirò». Hasna è stata di parola: lo ha pedinato, tormentato con telefonate, messaggi di fuoco, irruzioni notturne a casa. «Stalking», «insana ossessione», «gelosia morbosa», ha sentenziato l'Alta Corte.

    Hasna angosciava Pietro anche sul web e reagiva con violenza alle sue nuove simpatie.

    Poche settimane prima dell'omicidio aveva insultato un'italiana che mostrava interesse per una fotografia del giovane postata su Instagram.

     

    PIETRO SANNA PIETRO SANNA

    E sommerso di improperi Pietro: «Comincio ad avere paura» aveva confidato lui al fratello.

    Scene da un «giallo», così la ragazza ha organizzato il delitto. A notte fonda un taxi gira per Ravenscort Grove. Scende una ragazza biondissima (lei, con una parrucca), passo deciso verso Canning Town, nel giubbotto ha nascosto un grosso coltello. Immagini fissate dalle telecamere di sorveglianza. Pietro non ha avuto tempo di difendersi, è stato aggredito alle spalle. Fendenti furiosi, sangue dappertutto.

     

    Urla, poi lamenti sempre più flebili e silenzio. Uno dei vicini ha visto la ragazza bionda scavalcare una finestra, allontanarsi a passo svelto e risalire sul taxi. Testimonianza confermata ancora dalle immagini delle telecamere.

     

    Andando via Hasna si è ripulita i vestiti dal sangue, ha rimesso nel giubbotto il coltello e ha preso il telefono cellulare di Pietro. Prima che Scotland Yard l' arrestasse («Mi ha minacciata con una pistola, ho afferrato il coltello per difendermi», ma lui non ha mai posseduto armi) l' ultima vendetta: ha cancellato da tutti i social network i profili del suo ex e le nuove amicizie.

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