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    CONFRONTO PER FINTA! - PERCHÉ CULATELLO BERSANI HA IMPOSTO SKYTG 24 PER L’UNICO CONFRONTO TV CON GLI ALTRI CANDIDATI? FACILE: HA SOLO LO 0,3% DI SHARE - LORIS MAZZETTI: “GLI AVEVAMO OFFERTO RAITRE MA HA RIFIUTATO” - I VENDOLIANI PROTESTANO. PER BERSANI È COMUNQUE UN PASSO AVANTI: NEL 2009 A FRANCESCHINI CONCESSE SOLO LA TV FANTASMA DEL PARTITO YOUDEM…


     
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    Angela Mauro per "Huffington Post Italia"

    L'appuntamento è fissato per le 20.30 di lunedì prossimo al Teatro della Luna di Milano. Lì, nell'arena dove di solito si sfidano i cantanti di X-Factor, si affronteranno i cinque candidati delle primarie del centrosinistra. A due settimane dal primo turno di voto ai gazebo, quindi, Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Bruno Tabacci, Laura Puppato arrivano al loro primo e unico confronto tv. All'americana.

    Pierluigi BersaniPierluigi Bersani

    In tutto e per tutto. Internazionale anche per la rete tv prescelta: Sky. C'è voluto del tempo per trovare una data buona per tutti e cinque, libera dagli impegni della campagna elettorale. Ma ora che c'è, non mancano i malumori. Per cosa? Perché la Rai è stata tagliata fuori dall'unica sfida televisiva delle primarie del centrosinistra.

    saluti_RENZI E BERSANIsaluti_RENZI E BERSANI

    Oggi la polemica è stata sollevata da Nino Rizzo Nervo, ex consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, autore di un editoriale sul quotidiano Europa. "Confronto sì, ma non solo su Sky", è il titolo. "È sicuramente una contraddizione puntare per il 25 novembre alla partecipazione di tre milioni di persone o più e scegliere per il confronto la televisione che ha la minor platea di pubblico (lunedì scorso Sky Tg24 nell'edizione delle 20.30 ha fatto registrare lo 0,3% di share)".

    E ancora: "Sky è una pay tv e non mi sembra molto di sinistra escludere chi può sintonizzarsi solo sulla tv gratuita. Sarebbe come se per assistere a un comizio in un teatro Bersani o Renzi facessero pagare il biglietto".

    PIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZIPIERLUIGI BERSANI E MATTEO RENZI

    Fin qui l'ex consigliere di area Margherita. Ma il problema alberga anche altrove. Ieri per esempio su twitter lo sfogo di Loris Mazzetti, capostruttura di Rai 3 a Milano e responsabile di vari programmi come 'Che tempo che fa': "Avevamo offerto al Pd rai3 per le primarie-tv Bersani ha deciso per Sky invece del servizio pubblico".

    LE SAGOME DI MATTEO RENZI E PIERLUIGI BERSANI PER LE PRIMARIE jpegLE SAGOME DI MATTEO RENZI E PIERLUIGI BERSANI PER LE PRIMARIE jpeg

    E anche in area vendoliana non ci si arrende all'idea che l'unico confronto televisivo tra i cinque sfidanti si realizzi su Sky. Il problema, dicono, è stato sollevato con i bersaniani e inizialmente veniva sostenuto anche dai renziani, che però poi si sarebbero arresi per evitare il rischio che saltasse anche la sfida di lunedì prossimo.

    Il ragionamento dell'entourage di Vendola è: la Rai è piena di professionalità giornalistiche, che tra l'altro proprio in questi giorni sono finite sulla 'lista nera' di Grillo insieme ai colleghi di Mediaset e La7. Insomma, non si può mollare sulla richiesta che, oltre a Sky, anche il servizio pubblico possa ospitare un confronto tv dei candidati alle primarie, non in un format televisivo dato - tipo 'Porta a porta' o 'Ballarò' e tutti gli altri - bensì in uno creato ad hoc. Come farà la tv di Murdoch.

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    Critiche che i bersaniani respingono al mittente. Perché - è convinzione del segretario del Pd - in Rai non si sfuggirebbe alle trasmissioni già esistenti. Meglio un contenitore più neutro, lontano dai partiti. Come Sky. Tanto più che l'evento di lunedì sera verrà trasmesso in chiaro anche su Cielo tv, quindi, insistono dallo staff del segretario, non regge l'accusa che il confronto si fa solo su una tv a pagamento. Un ragionamento, quello di Bersani, che conferma l'esigenza di riformare l'azienda pubblica. Il nodo evidentemente sta e resta qui. Ma questa, si sa, è cosa lunga, nonché vecchia.

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    Per il resto, tutto liscio? Assolutamente no. Domani pomeriggio in sede Sky si riuniranno i portavoce dei candidati per decidere le regole: certo, dopo quelle per le primarie, non si sfugge alla discussione sulle regole per il confronto tv. E' deciso che la sfida verrà moderata dal conduttore Gianluca Semprini, è previsto un pubblico con domande da rivolgere ai candidati, non ci saranno altri giornalisti in studio.

    L'azienda proporrà una discussione per temi. In sostanza, si ragiona intorno a quattro blocchi: economia, esteri, politica interna, alleanze. Ma solo domani si decideranno i dettagli e non sono secondari. Per esempio, in quale ordine i cinque formuleranno l'appello finale al voto. Alfabetico? A sorteggio? Sono problemi. Seri.

     

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