Giulio Regeni
Estratto dell'articolo di Giovanni Bianconi per il "Corriere della Sera"
[…] Il racconto del testimone, rintracciato dai legali della famiglia Regeni coordinati dall'avvocata Alessandra Ballerini, prosegue con le inutili invocazioni di Giulio: «Mentre percorreva il corridoio, chiedeva di poter parlare con un avvocato o con il Consolato. In quel frangente ho visto bene il ragazzo italiano, che arrivava con quattro persone in abiti civili. Uno di questi aveva un telefono in mano».
RABAB EL MAHDI TUTOR DI GIULIO REGENI AL CAIRO
Poi il prigioniero fu portato via: «È stato fatto salire su un'auto modello Shine, è stato bendato e condotto in un posto che si chiama Lazoughly. Uno dei poliziotti che si trovavano lì veniva chiamato Sharif un altro si chiamava Mohamed, ma non so se è il vero nome». Chi perorava la causa del giovane fu messo a tacere: «Mentre Regeni chiedeva un avvocato un altro arrestato, che provava ad aiutarlo, riceveva una gomitata al volto da un poliziotto che disse che il ragazzo italiano parlava anche arabo».
Il New York Times annuncia che gli Usa solleveranno il caso di Giulio Regeni con l Egitto
[…] Sul maggiore Sharif pesano, oltre agli indizi dei contatti telefonici e ai rapporti con il sindacalista Moahamed Abdallah che denunciò Giulio alla National security, le parole del teste Gamma. Il quale ha raccontato di averlo visto e sentito confessare a un collega della polizia keniota di aver arrestato e picchiato Regeni: «Ha cominciato a parlare di uno studente italiano, un dottorando, che stava cercando di fomentare un piccolo gruppo di persone al fine di avviare una rivoluzione... Affermava che questo italiano poteva essere un appartenente alla Cia, citò anche il Mossad. Continuava dicendo che loro avevano scoperto che era appartenente alla Fondazione Antipode, che spingeva per l' avvio di una rivoluzione in Egitto. A un certo punto loro ne avevano avuto abbastanza».
AL SISI GIUSEPPE CONTE L'obitorio dove si trova la salma di Giulio Regeni al sisi Giulio Regeni