Giuseppe Remuzzi per corriere.it
CROMOSOMI XY
La lettera Y dell’alfabeto d’autore con cui il numero di 7, eccezionalmente in edicola giovedì 24 e poi per due settimane, prende commiato dal 2020 e guarda alla vita che verrà. Ogni lettera dell’alfabeto è affidata a una grande firma del «Corriere». Interviste, spigolature, ritratti: ritroverete quello che è accaduto a noi e nel mondo, quello che vi ha colpito e commosso. Con uno sguardo già rivolto ai protagonisti del 2021. Ecco il racconto di Giuseppe Remuzzi del Cromosoma Y
Chissà quante volte nel corso di questa pandemia avrete sentito dire che gli scienziati sono divisi. Ma è proprio vero? Sì, ma solo un po’; di fatto sappiamo talmente poco di quello che sta succedendo che non ci si può meravigliare che fra gli addetti ai lavori ci siano punti di vista diversi ed è solo cercando di ricomporli che riusciremo prima o poi a venirne a capo.
cromosomi X E Y
A domande semplicissime - come: da dove arriva questo virus? (da Wuhan, sì ma dove?); la mascherina serve solo per proteggere gli altri o è utile anche a chi la indossa?; perché gli anziani delle case di cura sono così vulnerabili? - non siamo ancora in grado di rispondere. E ancora: perché gli uomini si ammalano più facilmente delle donne? Lo si era visto già con la SARS del 2003, ma il perché sia così non lo sappiamo ancora, per quanto in questi mesi qualche idea ce la siamo fatta. La prima cosa che è venuta in mente a chi ha cercato di approfondire questo tema sono stati, come potete immaginare, i cromosomi sessuali (XY per il maschio e XX per la femmina).
Questione di cromosomi
remuzzi 9
«Allora guardiamo ai geni che alloggiano su questi cromosomi», si è chiesto qualcun altro, ed è venuto fuori che degli oltre 100 geni del cromosoma X ce ne sono almeno dieci coinvolti nella risposta immune (e di X gli uomini ne hanno uno solo!). Sul cromosoma X, per esempio, c’è il gene che codifica per una proteina - TLR7 - che sa scovare i virus a singola elica di RNA proprio come è Sars-CoV-2, responsabile della malattia che chiamiamo Covid-19. Di quella proteina gli uomini, con un solo X, ne hanno la metà rispetto alle donne (galeotto fu l’Y, è il caso di dire) e così il loro sistema immune fa molta più fatica a difendersi da questo virus. E non ditemi che nelle donne uno degli X si inattiva nella vita adulta, è vero, ma non in certe cellule del sistema immune e non per il gene TLR7.
C’è un’altra considerazione da fare a proposito di X e Y: il virus Sars CoV-2 entra nelle nostre cellule attraverso un recettore, come una chiave che entra nella sua serratura e solo in quella. Ebbene, per questo virus il recettore è un enzima, si chiama Ace-2 e, guarda caso, il gene che forma quell’enzima si trova sul cromosoma X. Averne due di questi geni per le donne, è una bella fortuna, uno forma le proteine che legano il virus (e gli consentono di entrare nelle cellule) mentre l’Ace-2 in eccesso, quello che viene dal secondo X, le proteggerà dai danni al cuore e ai polmoni se si dovessero ammalare.
giuseppe remuzzi
Ma la cosa che mi ha colpito di più degli studi sui rapporti fra geni e Covid - 19 è l’associazione fra gravità della malattia e rischio di morirne e una regione molto particolare del cromosoma 3 che ospita sei geni molto speciali.
Dai Neanderthal a noi
Siamo lontani da XY ma è una storia che vale la pena di raccontare: quel pezzo di cromosoma contiene un certo numero di varianti genetiche - aplotipo - che sono arrivate fino a noi dai Neanderthal con cui l’uomo moderno si è accoppiato fra 35 mila e 85 mila anni fa, probabilmente in Medioriente dopo aver lasciato l’Africa. Questo gruppo di geni ai Neanderthal serviva eccome: è verosimile che li proteggesse da infezioni batteriche o virali altrimenti fatali.
Ma oggi quelle terribili malattie sono scomparse ed ecco l’altra faccia della medaglia, chi di noi ha ereditato quell’aplotipo rischia, se si infetta con Sars-CoV-2, di avere una risposta immune esagerata (troppa grazia, Sant’Antonio insomma) che, non solo non lo protegge, ma lo espone a una malattia più severa. Di certo quando i nostri antenati hanno fatto l’amore con i Neanderthal non pensavano che i loro amplessi avrebbero fatto morire qualcuno di noi... cinquanta mila anni dopo.
CROMOSOMI SESSUALI