DAGOREPORT
JEAN PIERRE MUSTIER
Da tempo il governatore della BCE Mario Draghi predica che le nostre banche di punta, Unicredit e Intesa, debbano diventare più grandi e internazionali, e quindi fondersi con altri istituti europei per contrastare la potenza finanziaria delle rivali americane. Mustier, a capo di Unicredit, ha pensato bene di puntare alla sua ex banca, Société Générale.
Soc Gen
I colloqui sono partiti e continuano alacremente. Ma per riuscire nell’operazione, il manager francese ha un problema: fare cassa e diventare più ''grande'' finanziariamente per far sembrare che è Unicredit a prendersi SocGen e non viceversa (attualmente la banca italiana capitalizza 33 miliardi contro i 32 dei francesi, quindi si tratterebbe di un matrimonio tra pari). Per fare questo ha pensato di vendere la quota in Mediobanca che ha al suo interno quel tesoretto del 13% di Generali Assicurazioni.
NAGEL MUSTIER1
Mustier ha dato mano libera all’ad di Mediobanca Alberto Nagel di trovare qualsiasi tipo di compratore purché paghi. Tra i contattati, il fondo Elliott di Paul Singer. Fuori gioco, per ora, la cordata italica formata dai tre azionisti di Generali Caltagirone-Benetton-Del Vecchio, vista la tempesta di calcinacci che si è abbattuta sui magliari di Ponzano Veneto.
jean pierre mustier SOCIETE GENERALE
Segnali di distacco sono arrivati anche dal boss Luxottica: i suoi contanti preferisce investirli nella Fondazione e nello Ieo, l'Istituto Europeo di Oncologia di Milano, per il quale ha già stanziato la cifretta di 500 milioni ed è pronto a ''mettere a disposizione le mie risorse'' per trasformare il centro in un polo di eccellenza globale.
gilberto benetton