PUTIN E LE DONNE IN PENSIONE A 50 ANNI
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Flavia Perina
Putin consiglia di modificare la riforma russa delle pensioni in modo che le donne abbiano uno sconto sull'età pensionabile di un anno per ogni figlio fino a cinque figli. Quelle che hanno più di cinque figli dovrebbero andare in pensione con il vecchio regime (a 50 anni). Apprezzo, approvo, mi chiedo perchè nessun partito italiano - putiniano, trumpiano, syriziano, lepenista, democratico, forzista, cattolico, laico - abbia mai preso in considerazione questa cosa.
Fabrizio Dragosei per il “Corriere della Sera”
putin
Impopolare, dolorosa per molti e politicamente pericolosa. Ma in ogni caso la riforma delle pensioni che peggiora le cose per milioni di russi deve andare avanti perché lo Stato non ce la fa più, anche se poi il corrispettivo incassato dai singoli è spessissimo ben poca cosa.
L' unica concessione che Vladimir Putin ha fatto all' opinione pubblica è stata quella di ammorbidire leggermente la norma già approvata dalla Duma in prima lettura: le donne potranno ritirarsi dal lavoro a 60 anni (rispetto ai 55 di oggi) e non a 63. Per gli uomini, che ora hanno un tetto minimo di 60 anni, si passerà a 65 anni, gradualmente entro il 2028.
medvedev e putin sotto la pioggia
Cosa del tutto inconsueta, il presidente si è questa volta assunto la responsabilità di fronteggiare i russi scontenti e non ha lasciato la patata bollente al governo guidato dal fedelissimo Dmitrij Medvedev.
A mezzogiorno è comparso in diretta tv su tutte le reti nazionali: «Vi chiedo di capire. Se non si aumenta l' età del pensionamento, l' intero sistema alla fine crollerà». Ha offerto il suo contentino e ha spiegato che ogni decisione dovrà «tener conto degli interessi della gente».
siloviki
Il blogger Aleksej Navalny, che ha convocato manifestazioni di protesta per il nove settembre, ha subito commentato: «Putin è nel panico e cerca di addolcire la pillola». Il suo tweet è arrivato dal carcere: si è preso una condanna a trenta giorni per organizzazione di manifestazioni non autorizzate. Anche diversi esperti ritengono comunque che la protesta non cesserà, visto che si toccano le tasche di tanti.
«La correzione non ha cambiato la sostanza», dice il politologo Valerij Solovej, mentre rimangono invariate altre agevolazioni che da sempre lo Stato russo concede ai pensionati (come sulle spese di condominio, riscaldamento ed elettricità).
navalny
Ha già suscitato parecchio malumore il fatto che dalla riforma siano esclusi tutti gli uomini in uniforme, i cosiddetti silovikì, che mantengono il loro trattamento di favore. Possono lasciare il lavoro dopo 20 anni di servizio (quelli passati in situazioni di guerra valgono il triplo) con una età minima di 45 anni.
MEDVEDEV
Inoltre lo Stato mediamente versa loro 25 mila rubli (circa 320 euro) per 12 mesi l' anno, contro i 14 mila (180 euro) erogati ai pensionati normali. Non sono grandi cifre, ma pesano parecchio sul bilancio pubblico, visto che i russi in quiescenza sono 46 milioni (i soli silovikì sono tre milioni).
putin e koni
L' anno prossimo ci sarà un rapporto di 1,2 lavoratori attivi per ogni pensionato. Il minor risparmio provocato dalle modifiche annunciate da Putin sarà fra 40 e 45 miliardi di euro. Ma a chi vuole smettere di lavorare al più presto tutto questo sembra interessare poco. Anche perché l' aspettativa di vita in Russia è assai bassa.
Se per le donne è di 77,4 anni, cioè 17,4 anni oltre l' età pensionabile, per gli uomini è di appena 68 anni. Tre dopo il pensionamento.