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    DOPO OGNI SCONTRO TRA POLIZIA E MANIFESTANTI, RICICCIA L’ANNOSA QUESTIONE: PERCHÉ NON METTERE I NUMERI SUI CASCHI DEGLI AGENTI, DANDO LORO LE BODY CAM? - E’ UN MODO PER TUTELARE CHI MANIFESTA MA ANCHE LE FORZE DELL’ORDINE - D’ALTRONDE C’E’ UNA RISOLUZIONE DELL'UE CHE HA ESORTATO GLI STATI MEMBRI “A GARANTIRE CHE IL PERSONALE DI POLIZIA PORTI UN NUMERO IDENTIFICATIVO”. MA IL CENTRODESTRA SI OPPONE CONSIDERANDOLI STRUMENTI "VESSATORI" PER POLIZIOTTI E CARABINIERI…


     
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    Estratto dell’articolo da “la Stampa”

     

    CAMPAGNA DI AMNESTY PER AVERE IL NUMERO IDENTIFICATIVO SUL CASCO DEI POLIZIOTTI CAMPAGNA DI AMNESTY PER AVERE IL NUMERO IDENTIFICATIVO SUL CASCO DEI POLIZIOTTI

    Numeri sui caschi e body cam. Le opposizioni, dopo i fatti di Pisa, vanno in pressing per chiedere che in Parlamento si discutano le proposte di legge per consentire l'identificazione degli agenti. Un modo – dicono – per tutelare non solo i manifestanti ma anche chi ha il compito di tutelare l'ordine.

     

    Ma arriva il no del centrodestra che si dice contrario a strumenti "vessatori" per poliziotti e carabinieri. Il tema, d'altra parte, dal G8 di Genova in avanti, è aperto da oltre vent'anni. E da tredici se ne parla in maniera più concreta. Da quando, cioè, una risoluzione sulla situazione dei diritti fondamentali nell'Ue ha esortato gli Stati membri «a garantire che il personale di polizia porti un numero identificativo». Ora l'opposizione lo rilancia. […]

    NUMERO IDENTIFICATIVO SUL CASCO DI UN POLIZIOTTO NUMERO IDENTIFICATIVO SUL CASCO DI UN POLIZIOTTO

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