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    PERCHÉ QUEI "DROGATI" CON I TATUAGGI IN FACCIA E I DENTI DI METALLO HANNO CONQUISTATO I NOSTRI FIGLI - UN COMMENTO NON MORALISTA AL SUCCESSO DEI ''TRAPPER'', DI CUI GLI SCORREGGIONI ITALICI SI SONO ACCORTI SOLO DOPO LA STRAGE DI ANCONA. OVVIAMENTE L'ERRORE È DOPPIO. E PARTENDO DA BATTISTI SI ARRIVA A…


     
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    Cristiano Sanna per https://spettacoli.tiscali.it/

     

    sfera ebbasta tatuaggio sfera ebbasta tatuaggio

    Cominciamo dal 1974: "Un fiore in bocca può servire, sai/più allegro tutto sembra/e d'improvviso quel silenzio fra noi/e quel tuo sguardo strano/ti cade il fiore dalla bocca e poi/oh no, ferma, ti prego, la mano". Non era per niente innocente, di quella "innocenza sulle gote tue" di cui cantava Battisti la Canzone del sole che tra sospetti e passaggi radiofonici fu un grande successo. Torniamo un po' indietro nel tempo? Diciamo allora 1968: "Lei è molto giovane/ma per questo non sarà/che dobbiamo attendere la sua maggiore età/per uscir la sera e poi fare quello che vogliamo noi/noi perciò ci vediamo su da me il pomeriggio alle tre".

     

    lanterna azzurra sfera ebbasta lanterna azzurra sfera ebbasta

    Ultimi scampoli di beat e sessantotto, nelle voci dell'Equipe 84. E potremmo andare avanti e indietro sulla freccia del tempo, citando gli anni '80 fra pop, new wave e punk in cui la Rettore spediva in cima alle classifiche Dammi una lametta che mi taglio le vene, Jo Squillo intitolava il suo nuovo singolo Violentami in metrò e Franco Battiato veniva sospettato da certi soloni della critica e del buongusto culturale di istigare al suicidio con il ritornello di Summer On A Solitary Beach: "Mare mare mare/Voglio annegare".

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    Ed eccoci ad oggi, quando la ressa all'interno della discoteca Lanterna Azzurra, e la fuga impazzita della folla di giovanissimi finita con il crollo della balaustra che ha aggiunto morti a morti, scatena i nuovi inquisitori contro i testi violenti ed espliciti e la povertà artistica degli artisti trap. Sfera Ebbasta e soci, dunque. Succede sempre così. Dopo la tragedia si svegliano i moralisti da tastiera e si cerca il capro espiatorio. Errore doppio.

     

    Hanno conquistato il mondo, nel mondo ci sono i nostri figli

    Premessa: la trap esiste da quasi 20 anni ed è genere di successo da almeno dieci. Solo un Paese periferico in termini di industria musicale e culturale, e retrogrado per gusti, com'è il nostro, poteva accorgersene così in ritardo.

     

    young signorino young signorino

    E' ogni volta la stessa cosa: dal punk all'hip hop, dall'r&b fino agli svariati sottostili della dance-electro, l'Italia ha bisogno di un paio d'anni per uscire dalla sua retorica di pop sole-cuore-amore, belcanto da esportazione (Bocelli) e Gianni Morandi (con tutto il rispetto, non esattamente un ragazzino) per capire cosa c'è di nuovo. Finché le viene imposto da potenze industriali dell'intrattenimento come Usa e Regno Unito. Allora l'onda arriva anche da noi. E vai col surfare quella trap. E dunque: Dark Polo Gang, Gué Pequeno, Young Signorino, Capo Plaza, Ghali, Tedua, Achille Lauro, ci mettiamo dentro anche Low Low? No? Troppo hip hop e poco trap? E' aperta la religion war tra fedelissimi del genere. Di certo, ci mettiamo dentro Liuong e Og Eastbull, Izi e Rkomi.

    young signorino young signorino

     

    Ce ne sarebbero altri. Sono i nipotini T.I., Young Jeezy, Gucci Mane, Lil Uzi Vert. Quelli che dagli Usa hanno imposto il nuovo stile, per molti ennesimo sotto-filone dell'hip hop, sfasciando le consuetudini dei grandi network radiofonici e video, scalando classifiche e attirando superstar ben più borghesi (Jay-Z, Beyoncé, Katy Perry e Lady Gaga) che quei suoni hanno captato e sono stati lesti a inserirli nei loro hit miliardari. I trapper hanno conquistato il mondo, nel mondo ci sono i giovanissimi, i nostri figli. Quelli sempre ammusoniti e persi nei loro smartphone e tablet. Che lasciamo volentieri nelle loro mani fin da giovanissimi, disinteressandoci di quel che accade in quel microcosmo. E' da lì che viene il "contagio". Dai nuovi mezzi di comunicazione. Come è sempre stato. Il che ci porta a noi ex giovani, ora adulti.

     

    Questione di "compagnia"

    young signorino young signorino

    La droga è tornata prepotentemente nei testi della musica pop e la trap non fa eccezione. Quando la Dark Polo Gang canta e rappa: "Sto fumando kush, così non penso a te. Troppe pare in testa, dai ti prego lascia perdere. Compro questi fiori colorati al posto del tuo tè". Quando nei versi di Young Signorino si legge: "Sta t... vuole solo a me/Perché mi sfasci, sì, ma bene/Bevile, bevile, bevile/Mischiale, mischiale, mischiale/Calale, calale, calale/Guida forte quando torni". Quando Sfera Ebbasta declama: "Lei lo pompa per borse Prada/C'ho i raga in strada che fanno comparire euro/E scomparire i borselli, Abracadabra, ah/Cinquecento pezzi da cento dentro il borsello/Nel negozio ci entro e compro pure il commesso".

     

    sfera ebbasta sfera ebbasta

    Quando ancora Tedua nella sua ballad scrive: "Volevo dirti che domani mattina sarò ricco come un figlio di p.../Ma non mi sarò dimenticato che vengo dalla strada/Quando verrò trafitto da chi si insidia e grida "vaff..."/Canterò un ritornello/Con le peggio parolacce". Quando questa è la musica e l'attitudine di riferimento per i giovanissimi, la cosa più interessante e intelligente che si possa fare è capire perché amino ascoltare questo genere di cose. Scegliere queste parole, questi personaggi con i capelli rasati e colorati, le scritte in faccia, gli occhiali da incubo techno e i denti di metallo come loro compagnie.

     

    Comprendere è più utile che giudicare

    side e wayne della dark polo gang side e wayne della dark polo gang

    La trap non ha alcuna pretesa di alta artisticità. Nasce negli Usa del Sud e tra elettronica e attitudine underground canta di storie di gangster e di spaccio (le trap house da cui nasce il termine sono luoghi dove si vende la droga) di amori, denari, marchi di alta moda, macchinoni e gingilli di lusso da esibire rigorosamente in primissimo piano e con attitudine tamarra. Non cerca l'appartenenza ad un gruppo. Il trapper è individualista, spiccio, è uno che viene dalle peggio periferie e che ce l'ha fatta con qualunque mezzo. E ora ostenta la sua ricchezza. Realizzata saltando tutte le regole, anche quelle della burocrazia discografica, se mai ne esiste ancora una.

    dark polo gang dark polo gang

     

    Musicalmente torna indietro di trent'anni, usa strumenti elettronici e campionatori come l'808 che c'erano già in piena febbre acid house, si snoda su melodie infantili per semplicità, rese stranianti dall'uso forsennato dell'autotune, lo strumento impiegato negli studi di registrazione per aggiustare le note dei cantanti con problemi di intonazione. Che applicato in modo esagerato sulle voci le rende elettroniche, robotiche. E' facile da ricantare, facilissima da ricordare, la sua popolarità viene accentuata da un immaginario gridato: colori sgargianti, testi espliciti, nichilismo da cameretta, insofferenza per il sistema. Cambiano i gingilli addosso, cambiano le metriche dei testi ma è sempre nuovo mondo contro vecchio mondo.

     

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    Dal bacino mosso da Elvis in modo troppo "porno" negli anni Cinquanta ai versi espliciti in cui Sfera canta di come si "fa" le tipe il passo è brevissimo. Diventa più difficile capire quando nel mentre si è invecchiati mentalmente, se gli oggi quasi cinquantenni cresciuti con i Sex Pistols, i Clash, gli Iron Maiden, i Metallica, i Nirvana, si sono dimenticati dei loro turbamenti, della loro rabbia, della loro inadeguatezza al sistema quando avevano 14, 16, 20, 25 anni, e oggi ragionano solo da cinquantenni. Incapaci di comprendere le nuove compagnie dei loro figli, la confidenza con quei testi e atteggiamenti che passa in questo momento per l'onda trap.

     

    Piste separate

    Ma era con tutta probabilità una mamma che si interessava delle passioni della figlia di dieci anni, che voleva proteggerla, che forse ragionava di quei testi e di quei video mentre almeno qualche volta li guardava con la sua piccola, la 39enne Eleonora Girolimini, morta schiacciata nella ressa di Corinaldo. Che c'entra Sfera Ebbasta con un idiota (o più di uno, e non solo lì nell'Anconetano, l'ultimo anno è pieno di casi simili) che spruzza spray urticante in mezzo alla folla in attesa della star della trap? Che c'entra la trap con i dubbi sulla capienza reale permessa nel locale, le indagini sulle irregolarità del numero di presenti e le certificazioni di sicurezza della discoteca implosa nella calca di ragazzini morti a 14 anni?

    antonella elia achille lauro pechino express antonella elia achille lauro pechino express

     

    E riguardo ai nostri ragazzi ammaliati da testi rabbiosi, pieni di sesso consumato come si consumano le caramelle, descrizioni esplicite di droghe e compravendite tossiche; fatta la tara alla moda del momento (molto passerà, ma qualcosa rimarrà, come sempre) la domanda è: ci siamo chiesti perché chi canta l'individualismo, la sete di rivincita, l'insofferenza alle regole, il disadattamento, parla forte e diretto e arriva subito a chi sta cercando il suo posto nel mondo? La risposta ce l'avevamo, ognuno di noi, 30, 20, 10 anni fa. Poi siamo invecchiati.

     

    Mandiamo avanti una società bloccata, tra molti esclusi e pochissimi spazi per i giovani. La raccontiamo male, facendo i moralisti da carta stampata o da talk show, parlando da cinquantenni per cinquantenni, usando l'altoparlante sbagliato. Piantiamola di gridare contro i "drogati". Cominciamo a comprendere, a riavvicinarci ai giovani questi sconosciuti e sempre velocemente bollati come scemi e nullafacenti e superficiali e para-criminali? E' tardi ma non troppo tardi. Cominciamo, allora.

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