TIRATURA E VENDITA DEI PERIODICI A GIUGNO 2019
Sergio Carli per https://www.blitzquotidiano.it
Mentre il Governo Conte si avvia, speriamo, alla sua meritata fine, ho dato uno sguardo al mercato dei periodici e l’ho trovato in condizioni peggiori dei quotidiani. L’ultimo che si è occupato in modo serio dei problemi dell’editoria è stato Arturo Parisi, quando fu sottosegretario di Prodi, fra il 1996 e il 1998. Sono passati 20 anni e ad ogni cambio di Governo c’è stato un peggioramento. Destra e sinistra unite nell’odio per i giornalisti e gli editori. Si potevano Salvare Chiti e Bonaiuti, ma le circostanze glielo hanno impedito.
Arturo Parisi
Ora, con Crimi, la guerra è aperta. Il guru Beppe Grillo lanciò la fatwa, i grillini tutti dietro. Ma non meglio di Grillo fu D’Alema, quando incitò gli italiani a non leggere i giornali, a fidarsi solo del suo verbo come riferito senza mediazioni dalla tv, di Stato e di Berlusconi comunque meglio degli odiati giornali.
La tabella che pubblico in questa pagina conferma il trend dei quotidiani. Non c’è bisogno di molti commenti. Molte riviste che venivano stampate ancora nel 2009, oggi non ci sono più, testate illustri del giornalismo femminile sono morte (alcune anche per colpa di certi dirigenti editoriali, ma non farò nomi).
VITO CRIMI
Le cifre del mercato mettono paura, anche se, per quanto riguarda il 2000 vanno prese con alcuni limiti. Il trend ricalca quello dei quotidiani: 4.691.215 copie vendute a giugno 2019, 5.202.462 copie nel 2018, calo anno su anno dell’11,1%, 10.844.995 nel 2009, calo nel 2019 rispetto a 10 anni prima del 57%, 15.642.252 nel 2000. Quotidiani venduti a giugno 2019: 1.998.500, giugno 2018: 2.206.271, perdita anno su anno del 10%, giugno 2009: 4.852.671, perdita 219 su 2009 del 59%.
TIRATURA E VENDITA DEI PERIODICI A GIUGNO 2019
Nei periodici si segnala negli ultimi anni qualche atto di fede con lancio di nuove testate di Cairo. Ma la strage è da ecatombe. Il confronto col Duemila è da fare con le molle. Nell’elenco che fornisce Ads figurano, per il 2000, anche settimanali di cronaca locale che non corrispondono al modello rivista se non nella periodicità. Inoltre, in quegli anni alcuni editori si ingegnavano a produrre tirature di scarso peso pubblicitario e davano molta importanza agli abbonamenti. Il modello era quello americano.
Tirature monstre grazie ad abbonamenti scontati oltre il 75%, confidando nella pubblicità. Ma i prezzi, schiacciati dalla concorrenza della tv, erano troppo bassi e di conseguenza le foliazioni molto elevate. Al contrario degli americani: Time non superava mai le 120 pagine, per Panorama e l’Espresso era la foliazione minima.