Francesca Caferri per “la Repubblica”
joe biden
E alla fine Joe Biden cederà- Dopo aver definito, in campagna elettorale, l'Arabia Saudita uno Stato "pariah" per le responsabilità del principe ereditario Mohammed bin Salman nell'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel 2018, il presidente americano è pronto a recarsi alla corte del principe ereditario saudita.
Il viaggio, anticipato sul Washington Post da David Ignatius e confermato da fonti della Casa Bianca alla stampa Usa, non è stato ancora confermato ma si svolgerà con tutta probabilità a fine giugno, in concomitanza con la già programmata visita di Biden in Israele. «Non ho cambiato idea sui diritti umani, ma il mio lavoro è far avanzare la pace », ha detto Biden ai giornalisti che gli facevano domande.
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È un lungo cammino quello che porterà Biden a Riad: nella prima fase della sua amministrazione, il presidente aveva tenuto le distanze dai sauditi, a differenza del suo predecessore Donald Trump, che aveva con Riad rapporti strettissimi. Biden aveva chiamato re Salman - l'anziano monarca che ufficialmente guida il Paese, pur avendo nei fatti passato i poteri al figlio - ma rifiutato ogni contatto con il principe.
Poi, spinte dalla crisi energetica (l'Arabia Saudita è il primo produttore al mondo di petrolio) le cose hanno cominciato a cambiare. Il rovesciamento totale con la guerra in Ucraina quando Mbs, ha raccontato il Wall Street Journal , rifiutò di rispondere a una telefonata di Biden che avrebbe voluto chiedere un aumento della produzione per compensare l'embargo alla Russia.
jamal khashoggi
In quella fase, Mbs lanciò una sfida agli Stati Uniti, con una intervista all'Atlantic: «L'America dovrebbe considerare quali sono i suoi interessi quando si relaziona ai suoi alleati ». Un messaggio che la Casa Bianca, con il barile ormai sopra quota 120 dollari non ha potuto che accettare. Di qui, il viaggio. Che potrà avere anche conseguenze regionali: mentre re Salam si è sempre detto contrario agli Accordi di Abramo che hanno segnato la pace fra Israele e alcuni Paesi arabi, Mbs è più possibilista. Biden potrebbe svolgere il ruolo del facilitatore, presentando a Israele le condizioni dei sauditi.
La stretta di mano fra Biden e Mbs segnerà in maniera definitiva il trionfo del principe 35nne che in cinque anni ha rivoluzionato il volto di quello che era il Paese più chiuso del mondo: concedendo alle donne il diritto di guidare, portando musica e spettacoli in una nazione dove erano proibiti, aprendo l'economia a settori nuovi come l'hi-tech e il turismo.
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Ma anche imponendo una stretta nel campo dei diritti: nessuna forma di dissenso è tollerata, con centinaia di attivisti, economisti, giornalisti, in carcere. E il potere del principe, contrariamente alla tradizione degli Al Saud, non ha limiti nè bilanciamenti: nel 2017 centinaia fra principi e funzionari di Stato sono stati fermati e costretti a cedere le loro ricchezze con l'accusa di corruzione. Alcuni sono ancora agli arresti: come Mohammed bib Nayef, ex principe ereditario per anni vicinissimo a Washington. Un'altra Arabia Saudita: quella di oggi aspetta Joe Biden per segnare, il suo nuovo ruolo nel mondo.
MOHAMMED BIN SALMAN KHASHOGGI mohammed bin salman donald trump jared kushner hatice cengiz e jamal khashoggi 1 il rapporto della cia sul ruolo di mohammed bin salman nell omicidio khashoggi 3 re salman bin abdulaziz il rapporto della cia sul ruolo di mohammed bin salman nell omicidio khashoggi 2 mohammed bin salman vladimir putin e mohammed bin salman 5