Francesco Grignetti per “la Stampa”
matteo piantedosi alla camera 4
Ottantaduemila ingressi in Italia di stranieri per lavoro. È quanto prevede il nuovo decreto Flussi. I numeri si attestano a quelli dell'anno scorso, ma la novità che contiene è esplosiva: come annunciato dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, perché un datore di lavoro ottenga il via libera alla manodopera straniera, in genere un lavoratore stagionale, prima ci dovrà essere una verifica su chi vive con il reddito di cittadinanza.
«Si prevede - scrive Palazzo Chigi - che il datore di lavoro che voglia assumere dall'estero un cittadino non comunitario, debba verificare presso il centro per l'impiego competente l'indisponibilità di un lavoratore presente sul territorio nazionale a ricoprire il posto di lavoro per il profilo richiesto». E qui arriva la bomba.
matteo piantedosi alla camera 5
I centri per l'impiego verranno coinvolti massicciamente perché senza il loro lasciapassare (l'Anpal sta già lavorando alla modulistica) non arriverà lo stagionale dall'estero. A loro volta, i Centri per l'impiego busseranno alla porta di tutti i percettori di reddito e non più solo, come era finora, a quelli che vivono entro 80 km di distanza. Con la legge di Bilancio in discussione in queste ore, infatti, il paletto geografico è saltato. E quindi le richieste potrebbero arrivare da qualunque provincia e per qualunque lavoro. E se il percettore di reddito rifiuterà l'offerta, decadrà il reddito stesso.
francesco lollobrigida funerale di sinisa mihajlovic
«Noi abbiamo scelto di rivedere il Reddito di cittadinanza - spiega il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida - perché pensiamo vadano aiutati i deboli e che la solidarietà sia un elemento fondamentale. Ma in Italia esisteva, ed esiste ancora, una parte di persone che pretende di avere un privilegio. Ma se puoi lavorare e ci sono offerte, allora devi andare a lavorare».
Si capisce meglio, adesso, il meccanismo a cui pensava questo governo quando ci si riferiva agli «occupabili». Subordinando gli ingressi dall'estero alla risposta di un percettore di reddito, ovunque in Italia, si accelera all'inverosimile la verifica su chi dice sì e chi no.
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Insiste Lollobrigida: «A chi dice "senza il Reddito di cittadinanza vado a rubare", possiamo dire: prima vai a lavorare? Mi vergogno di pensare che un italiano non sia disposto a fare quello che fa un immigrato».
E ancora: «È una cosa strana: esistono lavori che vanno bene per gli immigrati, ma non vanno bene per gli italiani? Noi importiamo schiavi quando apriamo flussi dall'estero? Credo che quei lavori che vengono offerti a cittadini che vengono dal resto del mondo siano dignitosi». Infine, come richiesto da Piantedosi e sostenuto dal sottosegretario Alfredo Mantovano, «alcune quote sono state riservate ai lavoratori di Paesi con i quali entreranno in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria». Una quota è confermata anche ai lavoratori stranieri che abbiano completato programmi di formazione nei Paesi di origine e che negli anni scorsi erano stati dimenticati.
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