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    C’ERAVAMO TANTO AMATI – STASERA GATTUSO INCONTRA CARLETTO ANCELOTTI: È IL PRIMO RITORNO A SAN SIRO DA AVVERSARI – “RINGHIO” RINUNCIA (ALL’INIZIO) AL NEO ACQUISTO PIATEK, MA LO LODA: “È UN RAGAZZO DI POCHE PAROLE, SEMBRA ROBOCOP. È ARRIVATO QUI CON GRANDE ENTUSIASMO” – “IO E ANCELOTTI ERAVAMO COME PADRE E FIGLIO” – VIDEO


     
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    Monica Colombo per il “Corriere della Sera”

     

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    Rino con affetto ricorda i tempi del decennio scorso, quello delle Champions sollevate insieme. «A tratti nei momenti di difficoltà ci siamo comportati come padre e figlio. Ancelotti non si può imitare altrimenti si rischia di far danni. È unico per come entra nella testa dei giocatori, ma non è possibile fare copia e incolla del suo modo di essere».

     

    Carletto inarca il sopracciglio, consapevole che il primo ritorno da avversario a San Siro contro la squadra con cui si consacrò tecnico di levatura internazionale non sarà esente da emozioni. «Sarà un ritorno affettivamente importante. Ritroverò Gattuso, amico e protagonista del nostro periodo più bello in rossonero». C' eravamo tanto amati, ma stasera per un paio d' ore la nostalgia verrà accantonata.

     

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    Schierando una squadra priva di trentenni - l' età media dei titolari in campo sarà 23 anni - Rino, pur conscio dei rischi cui andrà incontro («talvolta commettiamo errori per inesperienza») rinuncerà all' inizio all' algido Piatek, programmato per segnare. «È un ragazzo di poche parole, sembra Robocop. "Voglio fare gol e spaccare tutto". È arrivato qui con grande entusiasmo, ci darà una mano con la voglia che ha di dimostrare il proprio valore».

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    Proprio quella che non ha ostentato Higuain, troppo supponente verso compagni considerati inferiori per mettersi a disposizione della squadra. «Di lui non voglio più parlare visto che fa parte del passato - dice secco Gattuso che analizza i motivi della fuga del Pipita -. Nel periodo in cui non trovava la via del gol, i media gli avevano messo addosso enorme pressione. Di certo l' eventualità di non essere riscattato senza quarto posto ha inciso, senza contare che il rigore sbagliato nella gara con la Juve e la successiva espulsione hanno lasciato scorie». Così fra passato e futuro, il presente è di Cutrone. Piatek aspetta la sua occasione («il West Ham aveva presentato una grande offerta ma io non avevo dubbi. Non puoi rifiutare un club come il Milan e io non sono venuto qui per sedermi in panchina o accontentarmi» ha detto l' attaccante al quotidiano Prezglad Sportowy ) e in futuro la maglia numero 9. «La volevo ma il club pensa che debba essere una ricompensa per i calciatori che la meritano».

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    Non ci sarà stasera Allan, lasciato a Napoli per sbollire la delusione di non essersi trasferito al Psg. «Resta con noi - annuncia Ancelotti -.

    Non lo convoco perché ha avuto una settimana molto travagliata. Il club voleva accontentarlo e il giocatore ne è consapevole. Poi le trattative non sempre vanno in porto».

    Ultime di mercato. Zapata è al bivio fra rinnovo o Fenerbahce; Antonio Donnarumma si trasferirà all' Olympiakos dopo la sfida di martedì di Coppa Italia; l' ex Deulofeu, considerando le alte richieste di ingaggio di Carrasco, è un' opzione per l' attacco.

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