BORSA: EUROPA CHIUDE POSITIVA, SI ALLONTANA PROSPETTIVA RIALZO TASSI USA
mario draghi e janet yellen
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Chiusura positiva per le Borse europee che hanno chiuso in rialzo una giornata vissuta all'insegna della volatilita', incoraggiate dall'andamento di Wall Street e dall'allontanarsi della prospettiva di un ritocco dei tassi Usa. D'altra parte l'incertezza per le mosse della Federal Reserve su tassi, i dubbi su una possibile uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea e l'approssimarsi delle elezioni americane spingono gli investitori a sposare un atteggiamento cauto e rendono i mercati finanziari estremamente nervosi.
La Brexit, che emerge piu' probabile dai risultati degli ultimi sondaggi, non solo ha penalizzato la sterlina, ma ha reso volatili anche gli spread dei Paesi periferici della zona euro, come l'Italia. Il differenziale tra Btp a dieci anni italiani e Bund tedeschi a dieci anni tedeschi, balzato sopra 140 punti, e' poi tornato a 127 punti sul finale. Londra, comunque, ha registra to la pe rformance migliore d'Europa, seguita da Milano che sul finale e' salita dello 0,74%. A Piazza Affari sono salite del 5% le azioni del Banco Popolare, nel primo giorno dell'aumento di capitale da un miliardo.
GHIZZONI MONTEZEMOLO
Mossa propedeutica alla fusione con Bpm (+3,17%). Hanno chiuso contrastate le altre banche, con Unicredit che ha lasciato sul parterre l'1,9%, soffrendo dell'incertezza sulla nomina dell'amministratore delegato che sostituira' Federico Ghizzoni. Sono state gettonate le Cnh (+6,3%), spinte dal 'buy' di Goldman Sachs, e le Tenaris (+5%), quest'ultime dopo i dati sulla ripresa dell'attivita' di trivellazione negli States, oltre che sull'onda del rialzo del petrolio, con il wti in progresso del 2,4% a 49,8 dollari al barile (il wti consegna a agosto si attesta sopra i 50 dollari al barile cosi' come il Brent).
Sul fronte dei cambi l'euro e' scambiato a 1,1360 dollari (1,1364 venerdi') e 121,87 yen (121,17), mentre il dollaro-yen e' pari a 107,27 (106,94). Il rapporto tra moneta unica e sterlina, inoltre, si attesta a 0,7855, mentre il rapporto sterlina-dollaro vale 1,4459.
BORSA: AUMENTO BANCO PARTE IN DISCESA, +7,6% COMBINATO AZIONE-DIRITTO
banco popolare
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Buona la prima: l'aumento di capitale del Banco Popolare supera il test di Piazza Affari all'avvio delle negoziazioni in Borsa dei diritti di opzione sulla ricapitalizzazione da un miliardo propedeutica alla fusione con Bpm. Le azioni dell'istituto, dopo lo stacco del diritto, hanno guadagnato il 5,04% a 3,082 euro, mentre i diritti sono balzati del 14,71% a 1,17 euro.
Complessivamente il combinato azione piu' diritto ha messo a segno un progresso del 7,6% rispetto alla chiusura di venerdi'. Da segnalare che al momento per un nuovo investitore interessato a entrare nel capitale del Banco la strada piu' conveniente e' quella dell'acquisto del diritto: il prezzo implicito di un titolo del Banco agli attuali corsi del diritto e in base alle condizioni dell'operazione (9 nuove azioni ogni 7 possedute, da sottoscrivere a 2,14 euro ciascuna) e' infatti di 3,05 euro.
INFLAZIONE: BANKITALIA, ANCORA ZERO IN 2016, POI RISALE GRADUALMENTE
IGNAZIO VISCO RELAZIONE 2016
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - 'L'inflazione in Italia rimarrebbe ancora pari a zero nella media di quest'anno per poi risalire solo gradualmente (allo 0,9% nel 2017 e all'1,5 nel 2018) riflettendo sia il contributo della componente importata, sia quello dei prezzi interni, trainati soprattutto dalla ripresa ciclica dei margini di profitto'. Lo scrive Banca d'Italia nelle 'Proiezioni macroeconomiche per l'Italia' di giugno. Al netto della componente energetica, precisa l'istituto nelle sue stime, l'indice dei prezzi al consumo aumenterebbe dello 0,6% nel 2016, dell'1% nel 2017 e dell'1,5% nel 2018.
PIL: BANKITALIA, TAGLIA STIMA 2016 A +1,1% DA +1,5%, 2017 A +1,2% DA +1,4%
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Bankitalia taglia le stime di crescita del Pil dell'Italia per quest'anno e per il 2017. 'Nel primo trimestre di quest'anno il Pil e' aumentato dello 0,3% con un lieve rafforzamento rispetto alla fine del 2015 e le piu' recenti informazioni congiunturali indicano una crescita analoga per il trimestre in corso.
david cameron brexit
In media d'anno, il Pil aumenterebbe dell'1,1% quest'anno per accelerare all'1,2% sia nel 2017 che nel 2018'. Lo scrive Via Nazionale nelle 'Proiezioni macroeconomiche per l'Italia' di giugno. Rispetto alle previsioni di gennaio che prevedevano una crescita dell'1,5% quest'anno e dell'1,4% nel 2017, 'la stima di crescita e' stata rivista al ribasso, riflettendo soprattutto un piu' debole andamento dell'economia mondiale'.