Francesco Salvatore e Maria Elena Vincenzi per “la Repubblica - Cronaca di Roma”
pietro genovese
Aveva detto di essere appena ripartito da un semaforo rosso. Eppure sfrecciava ai 90 all' ora. Aveva chiarito di essersi fermato dopo l' impatto. E invece a fermarsi è stata la sua macchina. E in più aveva bevuto, guardava il cellulare e il saldo dei punti sulla sua patente era 0. C' è tutto questo nelle carte depositate dalla procura insieme alla richiesta di immediato per Pietro Genovese, 21enne figlio del regista Paolo, accusato del duplice omicidio stradale di Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli, avvenuto la notte tra il 21 e il 22 dicembre a corso Francia.
La patente a 0
PIETRO GENOVESE Gaia Von Freymann , una delle due sedicenni morte a corso francia
Le indagini della polizia municipale del II Gruppo descrivono un ragazzo che, appena patentato, ha avuto da subito qualche problema col rispetto delle regole stradali. Nel suo interrogatorio con il gip, Genovese dice di aver perso tutti i punti per un passaggio con il rosso e una guida senza cintura: la licenza gli era stata restituita il 3 dicembre. Gli atti però di violazioni ne elencano quattro, di cui due mancati stop al rosso.
paolo e pietro genovese gaia, una delle due ragazze morte a corso francia
In più, il 21enne è stato fermato con hashish per due volte, una nel 2016 e una nel 2019 con sospensione della patente. Lui stesso dice al giudice di dover rifare l' esame.
Il semaforo Sempre durante il suo interrogatorio, il 2 gennaio, il ragazzo ha raccontato di essere ripartito dal rosso all' incrocio tra corso Francia e via Flaminia. Ricostruzione che è stata smentita dalle telecamere e dal perito della procura: quel semaforo era verde per Genovese, era rosso quello prima. Proprio per questo, il suo Suv viaggiava ai 90 all' ora: aveva avuto tempo per riprendere velocità.
camilla romagnoli
Il cellulare
Il procuratore aggiunto Nunzia D' Elia e il sostituto Roberto Felici contestano come aggravante all' indagato l' uso dello smartphone alla guida, come rilevato da un accertamento della polizia postale che ha evidenziato come, a mezzanotte, 27 minuti e 30 secondi e come abbia selezionato foto e video che, poi, ha spedito via Whatsapp.
camilla romagnoli gaia von freymann 1
Diciannove secondi in tutto che lo avrebbero distratto dalla guida e che sarebbero stati fatali. Questa ricostruzione, però, viene smentita dal consulente della difesa.
L' omissione di soccorso
funerali gaia e camilla
I pm accusano il 21enne anche di non essersi fermato subito dopo l' impatto, ma di aver imboccato la rampa della tangenziale: «proseguiva la corsa per circa 180 metri prima dell' arresto del veicolo non più marciante », si legge nel capo di imputazione. La sua macchina, infatti, per un sistema di autoprotezione, si è fermata dopo l' impatto. Anche su questo, la ricostruzione del giovane era stata diversa: « Ho provato a frenare - aveva detto al gip - però comunque mi ritrovo in mezzo a corso Francia e all' inizio neanche sapevo cosa era successo, perché l' ho capito dopo che erano ragazze... Dopo l' urto io mi accosto sulla destra, però quando premo il freno mi accorgo che la macchina sta frenando e andando contemporaneamente da sola, non rispondeva ai comandi... Le mie opzioni erano o andare addosso al guardrail o andare in quella rampetta, finché ho detto magari si fermerà, però non si fermava, quando a un certo punto ho spento proprio io con la chiave».
la macchina di pietro genovese 1 la macchina di pietro genovese2
Il Capodanno e l' università
Agli atti c' è anche il permesso concesso dal giudice al ragazzo, che sta ai domiciliari dal 26 dicembre, di poter passare il Capodanno in casa con la fidanzata. Non solo: Pietro Genovese può anche uscire per frequentare l' università.
PIETRO GENOVESE gaia e camilla investite e uccise a corso francia gaia von freymann la macchina di pietro genovese 3 la macchina di pietro genovese