la venere degli stracci di pistoletto a napoli
(ANSA) Michelangelo Pistoletto ammette che la prima reazione, quando ha saputo che la sua Venere degli Stracci, a Napoli, era stata distrutta da un incendio "è stata di un forte controllo dell'emozione, perché la ragione deve vincere, sempre". "Ma dall'altra parte l'emozione e la ragione esistono sempre e sono una dualità che deve trovare un accordo, un bilanciamento, un'armonia", aggiunge.
Poi, ammette: "Questa società stracciona purtroppo ha preso il sopravvento, è come un'autocombustione del lato peggiore dell'umanità". "La Venere degli Stracci rappresenta proprio questa dualità, due elementi contrastanti, la bellezza senza fine e il degrado continuo - spiega l'artista - due elementi contrari che sono forse uno più emozione e l'altro più ragione, non lo so, ma si incontrano per rigenerare la società, per rappresentare la rigenerazione di questi stracci, di questi detriti che stiamo creando".
michelangelo pistoletto
E per Pistoletto "sono detriti non solo sono fisici ma intellettuali, morali, sociali, politici". "E quindi la Venere rappresenta la venerabilità, c'è un concetto profondo e anche morale di incredibile portata - conclude - e questa incredibile portata deve rigenerare la società stracciona".
DE LUCA, ATTO GRAVE COMPIUTO CONTRO L'OPERA DI PISTOLETTO
(ANSA) "È un atto grave quello compiuto contro l'opera di Pistoletto e ci auguriamo che sia al più presto chiarito nelle responsabilità. Ed è la conferma, in ogni caso, che occorre sempre maggiore rigore contro atti di vandalismo, oltraggio e sfregio, che prendono di mira beni culturali e artistici". Lo ha scritto sui social il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. "Ci auguriamo che Michelangelo Pistoletto possa al più presto realizzare nuove, e come sempre straordinarie, opere per arricchire il grande patrimonio artistico di Napoli e della Campania", sottolinea.
la venere degli stracci di pistoletto in fiamme a napoli la venere degli stracci di pistoletto in fiamme a napoli