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SENZA PIÙ SPEECH – L'AGCOM DA' IL VIA LIBERA AL REGOLAMENTO CONTRO L'HATE SPEECH, L'ISTIGAZIONE ALLA VIOLENZA, ALL'ODIO O A COMMETTERE REATI DI TERRORISMO. IN CASO DI VIOLAZIONI, SONO PREVISTE SANZIONI CHE VANNO DA 30 MILA A 600 MILA EURO – PER IL MOMENTO IL TESTO REGOLA QUELLO CHE ACCADE SUI “MEDIA AUDOVISIVI” MA NON SUI SOCIAL, DOVE IL FENOMENO È DILAGANTE – MA IL PUNTO CRITICO È: COME STABILIRE CON ESATTEZZA COS’È INCITAMENTO ALL'ODIO E COSA NO?
(ANSA) - Stop all'istigazione alla violenza, all'odio o a commettere reati di terrorismo e sanzioni, in caso di violazioni, che vanno da 30 mila ai 600 mila euro: è il senso del Regolamento in materia di tutela dei diritti fondamentali della persona, di rispetto del principio di non discriminazione e di contrasto ai discorsi d'odio, in attuazione delle disposizioni dell'articolo 30 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi, approvato ieri all'unanimità dal Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.
Il provvedimento - spiega una nota dell'Agcom - è stato assunto a valle della consultazione pubblica avviata con delibera 292/22/CONS del luglio scorso che ha visto un'ampia partecipazione del settore dei servizi media principali destinatari del Regolamento, del mondo delle università e del mondo dell'associazionismo dedito alla tutela della dignità della persona in tutte le sue sfaccettature.
Il testo introduce una tutela rafforzata per le lesioni più gravi dei diritti fondamentali, quali l'istigazione alla violenza, all'odio o a commettere reati di terrorismo e indica i criteri a cui i programmi televisivi devono attenersi al fine di prevenire tali violazioni.
Inoltre, il Regolamento recepisce il presidio sanzionatorio che il legislatore ha individuato nel caso di violazione delle disposizioni con sanzioni che vanno dai 30.000 ai 600.000 euro. L'intervento, infine, getta le basi per la riflessione in materia di estensione della tutela della persona sulle piattaforme video, al fine di dare attuazione agli artt. 41 e 42 del Testo unico.
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